QUELLE CARTE SU MINNITI, I DS E LA ‘NDRANGHETA

  

                        Marco Minniti, il super mediatico vice Ministro dell’Interno, l’uomo famoso per le frasi fatte (c’è un salto di qualità della mafia), l’elegantone che non disdegna far sapere il costo delle sue scarpe fatte a mano, il Lothar della politica, è stato eletto Segretario Regionale del Partito Democratico essendo, tra l’altro, l’unico candidato in lizza avendo ‘convinto’ gli avversari a ritirarsi dalla competizione, e che adesso però lo condizioneranno ben bene a partire da Loiero, passando per Fuda, ed arrivando agli stessi compagni di partito.

 

                        In Calabria è un susseguirsi di ringraziamenti e di dichiarazioni improntate ai buoni propositi sul come dirigerà il Partito e sul cosa lo impegnerà, come se lo stesso fosse nuovo alla Calabria ed ai suoi problemi, e non fosse l’uomo ‘forte’ che ha fatto, da oltre 15 anni, il bello e cattivo tempo nella Regione. In fotocopia si verifica in Calabria ciò che sta avvenendo a livello nazionale con l’altro uomo nuovo che si chiama  Walter Veltroni.

 

                        Il problema, comunque, non meriterebbe alcun commento se non fosse perché, il giorno prima della sua elezione, un giornale nazionale gli ha dedicato un articolo da prima pagina riferendo  di una inchiesta dei Ros dal titolo “Minniti, i Ds e gli affari calabresi”, non ripreso da altri  giornali che lo hanno letteralmente ignorato. Conoscendo ‘l’indipendenza’ della maggioranza dei giornali italiani la cosa non ci ha sorpreso per nulla, semmai, e amaramente, abbiamo fatto il paragone con la stampa del golpe giudiziario che ha seppellito
la Prima Repubblica anche se non è stato in grado di far vincere la gioiosa macchina da guerra occhettiana, e poi con la stampa della Seconda Repubblica specializzata nel tiro al bersaglio su Berlusconi, e su quanti lo hanno sostenuto e lo sostengono. Questo tiro al bersaglio è andato avanti, senza soluzione di continuità, anche oggi che i moderati non sono al governo, perchè Berlusconi fa paura, anche quando sta all’opposizione, per la sua innata capacità di aggregazione. Questa purtroppo è la vita.

 

                        Ma veniamo all’articolo in questione. Gian Marco Chiocci scrive che “la lettura di atti giudiziari non più coperti dal segreto, divenuti pubblici e di cui tanti temono la divulgazione…. mette in luce… le relazioni pericolose fra imprenditori, esponenti dei DS e cosche calabresi”. E più avanti riferisce di informative dei carabinieri sul Viceministro degli Interni (comunista, mai indagato), su l’ex sindaco Italo Falcomatà (comunista, deceduto), su Demetrio Naccari Carlizzi  (margherita, all’epoca vicesindaco di Falcomatà) e su tanti altri esponenti provinciali e regionali.

 

                        L’articolo continua riferendo della potente cosca Libri, della gestione dei rifiuti, della spartizione degli appalti in provincia di Reggio, dell’affare Centro Direzionale per il quale erano interessate due Società che, scrive il ROS: “sembrano rispondere a due gruppi mafiosi contrapposti”. I titolari di una delle due Società erano la moglie del vice di Amato e il di lui suocero.

 

                        Lungi da noi gridare all’untore, o pretendere la colpevolezza ad ogni costo. Siamo garantisti e lo resteremo, ma non siamo innocentisti a tutti i costi, per cui chiediamo che su questioni così delicate che interessano un uomo politico che occupa un posto importante al Ministero degli Interni, sia fatta piena luce. Mettere la testa sotto la sabbia, come fanno i maggiori giornali italiani, con un finto atteggiamento di solidarietà, rischia di non rendere giustizia ad un uomo politico così impegnato, perché lascia che il passa parola cammini, che si sviluppi, che diventi  enorme col rischio, se la verità è quella dei Ros, che oltre a Minniti e i suoi, travolga la debole democrazia calabrese.

 

                        Il doppiopesismo di togliattiana memoria può ritardare, ingarbugliare, confondere, ma non può cancellare la verità qualunque essa sia.

 

                                                                                               Adolfo COLLICE

lì 16.10.2007

Le primarie del PD ed il nuovo PSI

Finalmente siamo arrivati al 14 Ottobre; una data che per la politica Italiana può rappresentare un punto di novità.

Credo che un momento di così profonda crisi politico-istituzionale non sia mai capitato nel nostro paese dal dopoguerra ad oggi.

Nemmeno il colpo di Stato di Tangentopoli aveva mostrato i limiti di una classe politica che non si mostra degna di tale nome.

Un Governo, quello di Prodi, che fa rimpiangere i Governi Balneari della Prima Repubblica, che cerca di sopravvivere senza alcuna dignità e senza orgoglio, provocando la lenta agonia di un Paese che già deve affrontare numerose difficoltà.

Si parla di un’imminente caduta del Governo, di una Finanziaria che non sarà approvata, e quindi di un “commisariamento” dello Stato con l’esercizio provvisorio.

Non credo che ciò avverrà così presto, vero è tuttavia che soprattutto nel centrosinistra ogni giorno si vive un imbarazzo crescente.

Le sparate di TPS, i malumori della FIOM, i malesseri della sinistra Radicale che minaccia la rottura sul welfare, Dini che minaccia la sinistra Radicale.

Per non parlare di Mastella, che subisce un attacco mediatico vergognoso, che al di là delle possibili e corrette osservazioni, sembra più una forma di pressione ricattatoria al fine di obbligarlo a votare questo Governo; un tipico atteggiamento integralista del tipo “ o ti adegui o ti massacro”.

Ecco perché, indipendentemente dall’esito, in sé già scontato, e dal numero dei partecipanti, problema interno alle guerre del nuovo soggetto politico, quello delle primarie del PD è un fatto nuovo.

In primo luogo lo è perché è un passo verso la semplificazione del sistema politico verso uno schema bipartitico oltre che bipolare; in secondo luogo perché esso obbliga i protagonisti della nuova formazione politica a trovare una piattaforma programmatica e ad un modo necessariamente nuovo di procedere al confronto sia con gli alleati che con gli avversari.

È auspicabile che il Partito Democratico sia un partito, così come esiste in tutte le civiltà democratiche europee e mondiali, così come lo erano i partiti nella Prima Repubblica in Italia, che abbia una leadership una classe dirigente, che abbia un programma.

Questo non solo gioverebbe alla coalizione di Governo, poiché servirebbe ad evitare equilibrismi e tatticismi inutili e dannosi, ma diventa necessario anche per la CDL che così finalmente si troverebbe obbligata ad un confronto programmatico e culturale rispetto al quale potrebbe far emergere quegli elementi di novità che lo caratterizzano.

E la forte presenza del Partito Democratico ha ovviamente una fondamentale ripercussione sull’area Socialista ed in particolar modo sul futuro del Nuovo PSI.

La collocazione che in qualche maniera cercherà anche di occupare il PD sarà presumibilmente anche quella della storica collocazione dei Socialisti.

Qui per noi si apre uno spazio enorme che se saremo capaci di occupare ci potrà far tornare protagonisti della Politica Italiana.

Finita la fase dell’ambiguità Politica della collocazione e da alcuni giorni conclusosi anche l’imbarazzo della titolarità del nome e del simbolo, i Socialisti del Nuovo PSI devono saper trovare il loro percorso di crescita.

Da socialisti, riformisti, liberali, dobbiamo saper trovare le risposte ai bisogni che avanzano, costruendo un progetto che non sia mirato solo al tamponamento dell’emergente ma che viceversa preveda l’evoluzione della società e ne prevenga i possibili guasti.

Credo che un elemento fondamentale sia quello di ridare autorevolezza alle Istituzioni; tutto passa da lì.

Non vi può essere nessun provvedimento che riguardi la sicurezza se non vi è contemporaneamente autorevolezza dello Stato; uno Stato che troppo spesso viviamo come lontano da noi e come il nostro principale nemico.

Non vi può essere nessun provvedimento che riguardi la rimessa in ordine dei conti dello stato se non vi è un sentimento di uno Stato che tuteli i propri cittadini.

Nella visione dello Stato consiste la grande differenza oggi tra noi e loro.

Noi siamo per uno Stato moderno, agevole, snello, che garantisca i più meritevoli, che protegga i più deboli; ma non siamo per uno Stato ancorato alle vecchie logiche del passato, che non segue la modernità, che non sa prendere atto del progressivo ed inesorabile allungamento della vita e delle problematiche connesse.

Noi siamo perché la Politica abbia un ruolo centrale e non crediamo che screditandola, la vita quotidiana di ognuno di noi migliori; noi siamo per sgomberare le ipocrisie, siamo contro gli opportunismi, siamo per un Paese civile moderno.

Speriamo che Veltroni dia una svolta a questo stallo politico, perché senza confronto serio tutti noi siamo indeboliti.

Speriamo che Veltroni raggiunga quei consensi popolari tali per cui si senta autorizzato a far cadere il Governo, e che si giunga presto ad una nuova consultazione Popolare, pur sapendo che in questo momento la sconfitta per loro sarebbe quasi certa.

Sarebbe un modo nuovo per fare Politica, sarebbe il ritorno degli interessi del cittadino rispetto a quelli personali di un gruppo di persone autoreferenziate e nulla di più.

 

Franco Spedale

 

 

A Latisana (Ud) i socialisti con la CDL


Anche i Socialisti del Centro-destra nella persona di Lauretta Iuretig, segretario provinciale del Nuovo PSI, hanno partecipato al Congresso Comunale di Forza Italia a Latisana.
È stato ribadito che la costituente di Borselli anche in regione non pone fine alla diaspora ma la codifica definitivamente. Ora il quadro della galassia socialista risulta più chiaro e semplificato.
Rimangono in campo due organizzazioni di tradizione socialista, una collocata nell’Unione con il Partito Socialista formata dai socialisti di E. Boselli, di G. De Michelis e di Bobo Craxi, e una collocata nella Casa della Libertà con il Nuovo PSI di Stefano Caldoro che è l’unico legittimato ad utilizzare la sigla “Nuovo PSI”.
Abbiamo scelto di stare con la Casa della Libertà non per tatticismo né per opportunismo ma perché convinti che questo sia il luogo dei veri riformatori e innovatori nonché custodi della nostra cultura e tradizione.
Nell’augurare un buon lavoro ai congressisti forzisti, Iuretig ha affermato che tutti noi dobbiamo lavorare all’interno dei nostri partiti per fare pulizia etica e per fare rispettare le regole democratiche. Anche Forza Italia dovrà avviare un dibattito con tutti i Circoli, della Brambilla e di Dell’Utri, con i quali rapportarsi perché solo nella dialettica c’è la possibilità di crescita.
Quando all’interno di un partito si perdono di vista le procedure democratiche e prevalgono le logiche del più forte, si disconosce la dignità dell’uomo e così agendo si scivola verso la corruzione e l’immoralità che è la morte del sistema democratico.
Iuretig poi ha sottolineato come i Socialisti che lei rappresenta dal 2001 abbiano sempre coerentemente sostenuto la Casa della Libertà in tutti gli appuntamenti elettorali ed in tutte le province del Friùli Venezia Giulia, ricevendo in cambio poco o nulla. Ed è per questo che ha chiesto ad alta voce agli alleati ed in particolare a Forza Italia, che spesso all’interno delle loro liste ha ospitato socialisti, rispetto e confronto a pari dignità. Nelle competizioni elettorali anche uno 0,5% può fare la differenza. La Fondazione “Libera Idea” è un’iniziativa indubbiamente importante perché finalmente si mettono delle persone al servizio di un programma e non il contrario ma il programma deve essere il risultato di una riflessione aperta a tutte le componenti della Casa della Libertà anche a quelle considerate fino ad oggi delle cenerentole.
Potrebbero essere proprio queste a fungere da stimolo, pungolo al vero rinnovamento politico.

Segretario Provinciale di Udine
Lauretta Iuretig

SICUREZZA: CALDORO, BENE INIZIATIVA DI AN

(ANSA) – ROMA, 12 OTT – ‘L’iniziativa sulla sicurezza di Alleanza Nazionale, voluta da Gianfranco Fini, e’ apprezzabile ed importante’. Lo sostiene Stefano Caldoro, segretario Nazionale del nuovo psi.
‘E’ necessario che la Casa delle Liberta’ incalzi, anche con altre iniziative, il governo Prodi. Un impegno comune della coalizione in Parlamento deve garantire le necessarie modifiche al pacchetto sicurezza. Il rinvio del provvedimento, deciso dal Consiglio dei Ministri di oggi, mette in luce – conclude Caldoro – ancora una volta le contraddizioni di questa maggioranza di governo‘. (ANSA).

Gli incoerenti

Coerenti solo nell’incoerenza, i nostri ex compagni di partito continuano a messaggiarsi e a confessarsi utilizzando lo stesso sito e Forum che non ha più ragione di esistere e non è più ” solo ” loro. Se si reputano Partito Socialista, noi siamo Nuovo Psi… pertanto…Può darsi pure che esista una clausola d’uso negli accordi susseguenti la separazione consensuale del recente 4 ottobre… Tuttavia mi rifaccio alla dignità: individuale e di rappresentanza. Poi alla coerenza. Sanno senz’altro che esiste un sito intestato ” Costituente socialista “e allora perchè utilizzare un ambito che non interpreta più il loro partito ? Non credo alla buona fede, nè   aspetto sconti, qui in Veneto, da De Michelis, Laroni, Verrecchia, De Bona e dal “di nuovo amico Cresco” o dal “questo o quello per me pari sono” Romeo”. Ciò premesso e traendo spunto dalle solite improperie che da quel ” blog ” ci vengono indirizzate, voglio esprimere, in loro risposta, alcune considerazioni.
Si è parlato, in questi giorni, della sola Costituente. Si parlerà della rinascita del Partito Socialista. Nessun accenno, sui media, al Nuovo Psi che continuerà il suo cammino, con ancora maggiori difficoltà, sulle stesse posizioni che lo videro nascere 15 anni fa, dalle twin towers socialiste di tangentopoli : rappresentare l’ala riformista e laicoprogressista della Cdl, non credere a questa falsa sinistra ambientalmassimalista, non dimenticare il passato e la politica del compromesso cattolico-comunista che i buoni discepoli Fassino, Veltroni e D’Alema, stanno concretizzando con la nascita del Pd ( complice ancora una volta la Chiesa…. non la parrocchia, badate bene… ).
Il fattore K, il flagello di questo paese inventato da Gramsci, è stato prima concausa ( ripeto: concausa; non ” ha causato ” ) del fascismo, poi del terrorismo armato, infine, dopo la caduta del muro, della distruzione, con tangentopoli, del sistema politico italiano. Il Nuovo Psi,cosa diversa dal Partito Socialista, non è, non era e non sarà un partito di destra, ma per dirla giusta, non è, non era e non sarà un partito conservatore. Se traduciamo la politica agli slogan, come spesso accade, sviliamo irrimediabilmente questo Forum, nel quale mi colpì tempo fa un intervento di un certo ” Ciccio “, e talvolta le dichiarazioni di un altrettanto ” Paolo socialista e basta “… Insomma scritti che erano pregni di signiicati politici.
Può essere accettabile ridurre il tutto ad un tifo ” noi ” e ” Voi ” ? intendendo, come ancora qualcuno fa, lo Sdi ed il Nuovo Psi ? non dovrebbero essere forse il dialogo ed il confronto i nostri primi connotati caratteristici ? Dispiace, in tal senso, leggere le affermazioni del compagno di Palermo… mi ricordano l’alterigia dei comunisti berlingueriani, anche amici, ai quali, in domeniche di proselitismo, andavo a proporre, per un’offerta, ” L’Avanti “, il nostro quotidiano… lo stupore spregevole con il quale si schernivano, a me che libertario e pacifista, non esitavo a visitare i loro Festival dell’Unità… offendeva non poco, oltretutto troivandolo assai farisaico, doroteo… insomma falso !! L’approdo ad una scelta diversa dalla Costituente, non è dovuta per noi Riformisti ( spero che presto si addivenga a così identificarci )del NuovoPsi, a calcoli politici da osteria ( e peralrltro simili a quelli di Del Bue o De Michelis,Battilocchio, Angius, Spini, Intini…loro alla riconferma in Parlamento non ci pensano ? ) per non dimenticare l’esempio più eclatante e svenduto di Bobo Ahinoicraxi ! Ma, sforzandoci un poco, anche ad un’analisi di previsione e ad una sintesi di conclusione, entrambe politiche, vivaddio, immagino che quanti convintamente hanno aderito al progetto della Costituente lo abbiano fatto scevri dai soliti luoghi comuni ( destra, sinistra, sano, insano e sciocchezze simili … ). Bensì dal cammino e dallo sbocco che la società italiana dovrà fare e potrà avere. Ancor più dalle tematiche, semplificando, che mi( ci ) consentiranno di parlare ai nostri figli offrendo loro ipotesi di rappresentatività ” più garante ” per il loro futuro, un miglior futuro… Sono convinto che i nostri obiettivi e quelli di coloro che hanno aderito all’invenzione ” non socialista ” del Partito Socialista, sono, quasi certamente, gli stessi. Tuttavia abbiamo scelto strade diverse, meglio: percorsi ritenuti più sicuri, per arrivarci. Cammin facendo parecchi di noi si accorgeranno dell’abbaglio… e su queste convinzioni, magari errate, i riformisti del Nuovo Psi aspetteranno gli amici del Partito Socialista… Per molti di qua, sarebbe stato facile l’approdo in Forza Italia, ma come vedete, non tutti facciamo di cognome Cicchitto, Sacconi o Stefania Ahinoicraxi.. Per qualcuno tale porto non sarà mai quello della sua nave ! ” La politica è l’arte del possibile ” diceva Nenni. Consapevole che dal bipolarismo non si tornerà indietro – e qualche intervento alla Conferenza Programmatica l’ha anche detto – la scelta che già da mesi, e più, noi del Nuovo Psi ci sentivamo di fare era semlice: ” rafforzarci di qua o rafforzare di là “. La terza via è, oggi, utopia, e la politica è cosa diversa da ” scienze politiche “. Agli ex Npsi ora amici e compagni nella Costituente voglio dire che saremo nella Cdl a rappresentare anche le loro istanze. Lì noi lo potremo fare. Ci auguriamo che loro, nell’alleanza che obbligatoriamente dovranno accettare con comunisti e cattolici episcopali – non parrocchiani – , riescano a fare altrettanto. Confermiamo, intanto, che la nostra posizione circa questo Governo in carica non è ” autonoma ” ma contraria. Vedremo, a breve, il loro “sano” voto parlamentare. Il tempo come sempre sarà galantuomo.
In virtù di quanto sopra, nulla da eccepire sull’uso di quel sito ( a proposito un sincero abbraccio a Carlo Di Russo ). Un’unica richiesta: tolgano almeno la dicitura “nuovopsi.com “  cioè noi. Perchè continuare a confondere i lettori ?

Angelino Masin

Nuovo PSI LECCO: No “Costituente Comunista”

 

Il 4/ottobre, il Consiglio Nazionale del “Nuovo P.S.I”,conferma coerente la posizione Politica di sostegno alla C.D.L.,ed ha aderito alla federazione di forze politiche che si richiamano agli ideali di democrazia e libertà.

Dal Nuovo P.S.I.,sono usciti alcuni compagni che fanno capo a Gianni De Michelis,ed hanno scelto di confluire nella cosiddetta“costituente socialista”di  Angius e Boselli.

Di fatto,rimarranno in campo due organizzazioni di tradizione socialista:una,dogmatica e conservatrice collocata nell’Unione di Prodi,D’alema,Fassino,Bertinotti,Caruso ed altri; l’altra il “Nuovo P.S.I”.,moderata e riformista che ha avviato il processo di federazione,confermando la scelta di campo all’interno della C.D.L.

Due diverse e legittime posizioni che avranno,anche nella simbologia,diverse espressioni.

Enrico Borselli,con quanti lo hanno seguito e con la rosa del socialismo europeo,rimane ancorato nell’unione di Prodi in compagnia della sinistra massimalista;il “Nuovo P.S.I”.,con il garofano rosso,conferma la posizione con coerenza ed in autonomia ,all’interno della coalizione composta di forze politiche liberal democratiche.

Ormai è chiaro lo scenario Politico,dopo le elezioni al Parlamento Europeo, il N.P.S.I.con alla guida del partito Gianni De Michelis,ha vissuto nel limbo e con l’elezione a Seg. Nazionale di Stefano Caldoro;al Midas di Roma il 23/24 giugno U.S.,è emerso come la contrapposizione non è tra destra e sinistra  ma tra,laici,moderati e riformisti e dogmatici,conservatori ed integralisti.

Il partito di Boselli,scegliendo di confluire a nozze con Gavino Angius,e fare alleanze di coalizione insieme a chi orgogliosamente si ritiene ancora comunista,ha fatto una scelta chiara,facendo emergere quanto poco veritiera sia la motivazione della  riunificazione dei socialisti.

Una costituente seria non può prescindere da quello che è avvenuto negli anni novanta ad opera di coloro i quali sconfitti dalla storia non hanno esitato alla distruzione del glorioso P.S.I.e del suo ultimo segretario Bettino Craxi uno dei più grandi statisti in europa e nel mondo che il nostro paese abbia mai avuto, morto esule in terra straniera.

Il “Nuovo P.S.I.,guidato da Stefano Caldoro ha messo in evidenza l’imbroglio che si cerca di nascondere dietro la pseudo costituente. Enrico Boselli,dica chiaramente che questo è un modo per alzare la voce e chiedere dopo le primarie del Partito Democratico,un ministero al tandem Prodi/Veltroni.

Sulla coerente scelta Politica del Consiglio Nazionale,L’esecutivo provinciale del “Nuovo P.S.I.”ha deciso di programmare una serie di iniziative volte a rilanciare l’azione politica dei socialisti:

 

La prima di queste riguarda il tesseramento 2007 allo scopo di ristrutturare l’organizzazione dei socialisti di Lecco e provincia.

La seconda la convocazione di riunioni informative,organizzative ed operative del “Nuovo P.S.I.”di Lecco.Grazie e cordiali saluti

                                                                                     L’esecutivo della

                                                                                     Federazione Lecco:

                                                                                     Gianmarco Beccalli

                                                                                      Angelo Panzeri

                                                                                      Luigi Monolo

                                                                                      Valentino Mandelli

                                                                                      Lino Guglielmo

 

SOCIALISTI: SPEDALE (NPSI), SIMBOLO GAROFANO RESTERA’IN CDL

(ANSA) – Roma, 7 OTT – ‘Il garofano del nuovo psi restera’ nella Cdl’. Lo sottolinea Franco Spedale, vice segretario nazionale del nuovo psi guidato dall’ex ministro Stefano Caldoro.
‘La contrapposizione in Italia non e’ piu’ tra destra e sinistra, ma tra laicita’ e dogmatismo, tra riformismo e conservazione, tra moderazione ed integralismo – dice Spedale – Noi Socialisti del Garofano abbiano deciso di stare nella nostra collocazione naturale, laica, riformista, liberale, moderna. Per questo crediamo convintamene che la collocazione dei Socialisti sia con la Cdl’.
‘Il nuovo psi – aggiunge – sta laddove la storia del riformismo socialista ci ha sempre fatto stare. Apprendiamo della costituzione di un nuovo partito che legittimamente, sotto il simbolo della Rosa, si colloca dalla parte opposta e cioe’ tra i dogmatici, i conservatori e gli integralisti’.
‘E’ certamente una posizione legittima – conclude Spedale – ma alquanto innaturale: a loro comunque i migliori auguri di buon lavoro’.(ANSA).

Parliamo di politica e non di altro, bene Caldoro

 

Nell ultimo consiglio nazionale svoltosi giovedi 4 all hotel royal ho seguito con attenzione tutti gli interventi .
Purtroppo la sensazione che via via ascoltando gli interventi diventava sempre più convinzione e che mi ha convinto a non prendere la parola per esprimere le mie considerazioni in merito,-quello che ho percepito io e sono convinto lo ha percepito pure la presidenza è che il livello politico espresso dal consiglio nazionale è stato molto deludente in quanto ogni intervento era intriso di vecchi schemi mentali tipici del vecchio PSI che tendevano piu a contestare banalita tipo il colore del simbolo o la pendenza del garofano. nessunno degli intervenuti ha ritenuto di fare un analisi politica del percorso che ha portato ilnuovo psi alla separazione consensuale con i socialisti di De michelis e alla linea politica che ha portato all elezione a segretario STEFANO CALDORO.
L´evoluzione della societa e di conseguenza della politica ha dato al psi la collocazione naturale nel centrodestra insieme a F.I perchè dopo la caduta del muro che ha sconfessato nel mondo i regimi comunisti dando ragione a BETTINO CRAXI che con la sua lungimiranza politica aveva intuito che in italia era necessaria una forte coalizione di centro x dare stabilita al paese.Da qui nasce la COSA comunista e quindi il percorso che ha cambiato la storia politca italiana negli ultimi 30 anni cioe:la nascita del PDS che in collaborazione con i magistrati di sinistra spazzarono via la DC e il PSI e la collocazione del vecchio PCI diventato DS diventò di colpo partito di governo.
solo l´intuizione di SILVIO BERLUSCONI,creando forza italia diede la possibilita a tutti gli elettori moderati come i socialisti i democristiani e gran parte della societa civile,di creare un fronte democratico e liberale per contenere la famosa “macchina da guerra” di Occhetto.
Ecco perchè i socialisti del nuovo PSI di CALDORO seguendo l´ evoluzione della società oggi si ritrovano e ci ritroviamo insieme nella coalizione della CDL perche FOrza Italia non è altro che l´evoluzione storico-politica del vecchio centrosinistra di CRAXI. Personalmente ho apprezzato la posizione e la linea politica di Caldoro sia al congresso che giovedi al consiglio nazionale.Avanti cosi
SEGRETARIO MICHELE GRIIEA
SEGRETARIO PROVINCIALE DI VARESE

SOCIALISTI: CALDORO, ROSA CON UNIONE E GAROFANO CON CDL

(ANSA) – ROMA, 6 OTT – ‘Dopo la riunione della Costituente, con la definizione del nuovo nome e del simbolo, si fa piu’ chiaro lo scenario delle forze socialiste’. Lo dichiara Stefano Caldoro, segretario Nazionale del nuovo psi.
‘Due diverse e legittime posizioni politiche che sottolinea – avranno, anche nella simbologia, diverse espressioni. Enrico Boselli, con quanti lo hanno seguito e con la rosa del socialismo europeo, rimane ancorato nell’Unione di Prodi in compagnia della sinistra massimalista. Il
nuovo psi, con il garofano rosso, conferma conclude Caldoro – la opzione riformista della Casa delle Liberta’ con Silvio Berlusconi‘. (ANSA).

Genova: una città fuori dal mondo

In questi giorni questa amministrazione senza idee, ad aggravare i danni fatti da questo versante politico negli ultimi quindici anni, ha chiamato un nugolo  di architetti per far dire  in sostanza che questa città deve perdere ancora qualche centinaia di migliaia di abitanti.

Sempre di alcuni giorni fà la proposta dei ticket di accesso non solo per gli autoveicoli ma anche per i mezzi di trasporto di cose.

Un’altra scelta contro tendenza di una città dinamica, laboriosa e produttiva quale dovrebbe essere per disincentivare i giovani ad abbandonarla.

Non vi sembrano ce “FUORI DAL MONDO”

Prendo spunto da uno degli argomenti più sotto gli occhi di tutti: Il traffico.

Un tema che  quando non si riesce a dare spiegazione plausibile di scelte contro il privato cittadino considerato alla stregua di suddito, si invoca il verde, l’ambiente, e tutti gli annessi e connessi.

Nessuno parla invece della ricerca fatta in UK dove a chiare lettere si punta l’indice contro il trasporto di massa, treni, bus, navi responsabile del maggior inquinamento..

Da ciò si evince che è errato attribuire lo smog esclusivamente ai veicoli privati:

Uno studio che è facile scoprirne ogni giorno anche noi in maniera empirica la verità di quanto asserito.

In primis perchè il trasporto pubblico collettivo che utilizza ancora un parco macchine antidiluviano;

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      • Il trasporto pubblico di massa utilizza prevalentemente ancora un parco macchine molto vecchio;
      • La PP.AA: ha un parco auto e mezzi che la loro libera circolazione è una beffa ai poveri automobilisti vessati da mille divieti e balzelli;
      • Nel caso di Genova in particolare, anni di scelte politiche insensate sulla viabilità che anziche diradarla e ridurre la concentrazione degli “inquinanti” l’ha strozzata tanto che quando è inagibile l’autostrada si blocca la viabilità del nodo genovese con ripercussioni e danno per l’intera economia del paese, in quanto il percorso cittadino consta di una sola corsia nella direttrice est-ovest, ovest - est per i mezzi pesanti con diverse strozzature, un’infinità di semafori e molti sottopassi con altezze ridotte.
      • Poi perchè il mezzo privato si avvia e si mette in moto solamnete quando serve per trasportare qualcuno e non gira invece “a vuoto”, con un spreco considerevole di energia, nell’attesa che qualcuno gli salga sopra non compensando minimamente i momenti di trasporto a pieno carico e di conseguenza l’emissione di sostanze inquinanti senza nessun conveniente motivo sia in loco che nelle centrali elettriche per i veicoli elettrici (tram, metropolitane, treni e filobus).

E’ sufficiente accodarsi ad un bus per osservare l’oscuramento del cielo ad ogni partenza, così come spesso si può osservare quando i bus transitano sotto i cartelli segnalatori che offuscano la scritta : “divieto di circolazione ai veicoli non “ecodiesel” dalle 10 alle 18 “.

Per non parlare del “fil di fumo” che, nelle città portuali, contrariamente a Cio – Cio – San si vede emettere giornalmente in grandi quantità dalle navi dalla fase di riscaldamento dei motori in poi.

A questo punto il ticket proposto dovrebbero pagarlo questi amministratori e i precedenti che non hanno mai voluto dare vere e positive risposte ad esempio con  l’ampliamento e il potenziamento viario (AD ESEMPIO CON O PIU’ UNA BRETELLE URBANE)  non tralasciando il diradamento e l’ammodernamento urbano e l’allontanamento anche degli attracchi navali dalle case.

E’ urgente ripensare le scelte della mobilità delle persone e delle cose, superando gli attuali sistemi di trasporto inefficenti ed antidiluviani che ancora sono legati a percorsi ed orari prestabiliti , che tengono maggiormente conto delle esigenze aziendali e occupazionali che a quelle del cittadino, il quale credo, non essendo suddito, debba avere giustamente diritto ad una mobilità più spedita, con pronta disponibilità e percorsi  porta a porta sia con i propri mezzi ( conservando contestualmente la privacy e il confort e la sicurezza avendo anche la possibilità di muoversi  ed avere sempre al seguito parte dei propri interessi di lavoro o di tempo libero e sopratutto con costi ridotti) che pubblici a tariffe che sicuramente possono diventare assimilabili all’attuale trasporto di massa in conformità elle esigenze ad una società del terzo millenio e non del diciannovesimo secolo; senza sottovalutare che vi può anche essere un significativo risparmio per la collettività.

Sicuramente ciò non può essere sotitutivo della mobilità delle medie e grandi distanze, delle isole con la terraferma che per i prevedibili trasporti concomitanti di grandi quantità rispettivamente di persone e cose che abbiano necessità di effettuare il medesimo percorso in maniera contemporanea (viaggi organizzati – treni blocco ).

Con risposte in questo senso penso si possa dimostrare concretamente di aver superato quella cultura conservatrice di sinistra, latentemente bolscevica,  che blocca la vita dei liberi cittadini adducendo scuse ecologiche per garantire invece solamente qualche migliaio di stipendi per i dipendenti e elevati ingaggi per gli amministratori, consulenti ecc….elargiti esclusivamente a titolo clientelare ed assistenziale.

Piergiorgio Razeti

SOCIALISTI: CALDORO, BOSELLI LASCI PRODI O SARA’ COSTITUENTE BONSAI =

SOCIALISTI: CALDORO, BOSELLI LASCI PRODI O SARA’ COSTITUENTE BONSAI =
Roma, 5 ott. – (Adnkronos) – Invece di firmare una costituente bonsai tra ex socialisti di sinistra ed ex comunisti ormai privi di identita’, stacchi la spina al governo Prodi’. Questa la richiesta di Stefano Caldoro, segretario nazionale del nuovo psi che aderisce alla Cdl, ad Enrico Boselli. ‘Boselli concordi con la Cdl elezioni anticipate ed un programma di rilancio dell’ economia italiana e di salvaguardia delle liberta’. Altrimenti – conclude Caldoro – sara’ un modo per alzare la voce e chiedere, dopo le primarie, un ministero al tandem Prodi-Veltroni’

SOCIALISTI: CALDORO (NUOVO PSI), NO ALLA COSTITUENTE =

SOCIALISTI: CALDORO (NUOVO PSI), NO ALLA COSTITUENTE =
Roma, 4 ott. – (Adnkronos) – “Il Consiglio nazionale del Nuovo Psi riunitosi a Roma ha modificato lo statuto del partito. I socialisti riformisti del segretario nazionale Stefano Caldoro confermano la posizione coerente con la Cdl, in contrapposizione alla Costituente socialista, mantenendo la scritta nuovo psi ed il garofano rosso”. E’ quanto si legge in una nota del partito.

“Di fatto rimarranno in campo due organizzazioni di tradizione socialista, una collocata nell’Unione, con la Costituente che nascera’ domani, e il nuovo psi del garofano rosso che conferma la scelta di campo con la Cdl che ha avviato il processo di federazione”, specifica ancora il nuovo psi.

NON AVEVAMO DUBBI: A BERLINO C’E’ SEMPRE UN GIUDICE…

 

L’annullamento delle elezioni amministrative dell’autunno del 2005, a Messina, per la esclusione dalla competizione elettorale della lista del Nuovo PSI,  fa giustizia dell’arroganza e della prepotenza che il gruppuscolo di fuorusciti, capitanati allora da Bobo Craxi e Saverio Zavettieri, esprimeva. Non contenti dell’aver tentato la distruzione del Partito, hanno ottenuto di cancellarci dalla scheda elettorale avendo trovato una valida sponda nel Presidente del TAR di Catania che come minimo vive fuori dalla realtà del nostro Paese ed era poco informato delle vicende politiche del nostro Partito.

A distanza di due anni, essendoci anche in Sicilia il famoso giudice di Berlino, vengono annullate le elezioni e, in primavera, a Messina si dovrà ripetere la consultazione elettorale. Analogo tentativo si era avviato anche a Reggio Calabria, sei mesi fa, (sostenuto dalla decisione monocratica del Presidente del Tar di Catania) non trovando però eguale accoglienza: la lista del Nuovo PSI non è stata esclusa dalla competizione e la causa di merito è fissata ai primi di dicembre. Dopo la sentenza riguardante Messina credo sia difficile tenerla ancora in piedi a Reggio Calabria, per cui la partita almeno quella con gli scissionisti, è praticamente finita.

Ma il Nuovo PSI pur essendo un Partito piccolo è certamente scomodo. E se non ha amici tra i propri avversari, purtroppo non ne registra molti neanche tra i propri alleati. Infatti rimane aperto un ricorso avanzato da una candidata di AN (iniziativa personale?) contro la proclamazione del nostro unico Consigliere eletto che, come da accordi assunti prima delle elezioni avrebbe dovuto essere nominato Assessore con relativo subentro del primo dei non eletti. Il non aver mantenuto, finora, gli accordi non ci stanca per nulla, nè ci spaventano i muscoli grossi di qualche nostro alleato al quale ricordiamo la storia di David e Golia.

Lungi da noi il pensare a rotture dell’alleanza, ma lungi da noi pure ipotesi di sottomissione. Abbiamo rifiutato il partito unico delle libertà, aderendo al percorso federativo, anche perché ci sentiamo e siamo capaci di reggerci sulle nostre gambe che sono rappresentate dalle idee innovative, laiche e pragmatiche del riformismo.

Auguri compagni di Messina, auguri compagno Di Trapani che hai voluto e tenacemente perseguito il ricorso che oggi ti rende giustizia, ma auguri anche a noi tutti che dobbiamo difendere a denti stretti la nostra autonomia e la nostra identità ed intendiamo sederci al tavolo degli alleati con pari dignità, ed essere trattati con eguale rispetto.

                                                                                    Giovanni ALVARO

Reggio Calabria 03.10.07

Masin Segretario Regionale del Nuovo PSI:Laroni non è del Nuovo PSI

Lettera aperta agli elettori del NuovoPsi del Veneto
Quesito informale al Presidente Galan

Recentemente il Consigliere regionale Nereo Laroni è stato pubblicato sui quotidiani veneti con diverse dichiarazioni ambigue e, adesso, anche false. Mi preme e ci tengo a chiarire ed evidenziare due aspetti.
Il primo è che Laroni, come aderente all’iniziativa Angius-Boselli,  anche  detto progetto politico della Costituente social- comunista ( millantato, ancora, come socialista ), non fa più parte del Nuovo Psi e lui lo sa bene.
Proprio in questi giorni De Michelis, leader di quanti hanno svoltato verso il Partito Democratico, e Caldoro, leader di quegli ultimi ed unici ( finalmente ) socialisti che sono rimasti convintamente a rappresentare la Sinistra della Casa delle Libertà, si sono incontrati a Roma davanti ad un Notaio. Scopo, sancire la separazione definitiva delle loro strade : De Michelis e Laroni verso i comunisti, Caldoro e il sottoscritto ancora a fianco di FI ed Udc. Il simbolo, in calce alla presente,  dovrà mutare, pur restando sempre il garofano rosso l’immagine di riferimento, per entrambi i soggetti ( anche se la Costituente e Angius, pare, fagociteranno la presenza di questo emblema ). La dicitura Nuovo Psi, invece, sarà ad esclusivo appannaggio della scrivente Segreteria, che congressualmente,  ha rappresentato e rappresenta in Veneto la linea Caldoro.
Sarà, dunque, abusivo da qui in poi ogni riferimento di Laroni al nuovo Psi, stante il fatto che non è iscritto e non appartiene più a questo partito. E soprattutto si è fatto fautore, oltre che sostenitore, della svolta a sinistra ( ricordo la liason con Covi ), in palese divergenza con la sua attuale collocazione in Consiglio Regionale, dove sostiene il Governatore Galan della Cdl.
E da qui arrivo al secondo aspetto.
La sua recente decisione di appartenere “ ad una forza della sinistra riformista ancorata al Pse “, stride fortemente con il suo ruolo istituzionale a sostegno di un Governo, seppur  regionale, di “ centro destra”.
E’ la ragione per la quale a Bruxelles, complici D’Alema, Fassino ed anche Angius, l’Internazionale Socialista non permise tre anni fa, a De Michelis, di farne parte.
Se tanto mi dà tanto l’ambizione dell’ex europarlamentare, ex deputato, ed ex sindaco di Venezia, ma non ex trasformista, dovrebbe sfociare in una convinta e sin qui repressa, immagino, opposizione alla Giunta Galan…
La coerenza e la dignità non sono qualità di tutti i politici. Personalmente Laroni potrà fare quello che vuole, risponderà alla sua coscienza. Evidenzio, però, che non c’è solamente “ un dovere morale “ di non tradire  gli elettori. C’è anche “ un dovere politico “ di rappresentare l’idea proposta ai cittadini per il mandato ricevuto. Avendo cambiato posizione politica, perché restare in Consiglio Regionale ? ma anche perché “ tenerlo “ nella maggioranza che non è più la sua ?

Esprimeremo presto queste nostre perplessità al Presidente Galan.

Grazie per l’ospitalità e distinti saluti.

Angelino  Masin
Segretario Regionale

Li 4 10 2007
Ps.- il suddetto testo è stato inviato al Gazzettino di Venezia

Comunicato della Federazione Veneto

L’Esecutivo di Segreteria Regionale si è incontrato ieri sera nella Sede di Verona per dibattere sulle  conclusioni della recente Direzione Nazionale del Partito convocata dal Segretario Nazionale Stefano Caldoro. Presenti il Segretario regionale Masin, il Presidente del Comitato Pavoni, i Segretari provinciali Curti, di Verona, Boninsegna, di Venezia, Gamba, di Padova,, e Tessarin per Rovigo,  l‘organismo ha espresso condivisione e plauso circa la risoluzione unanime che indirizza il Nuovo Psi verso la Federazione dei Partiti della Libertà, come emerso al recente Convegno di Gubbio. Riconfermata, dunque, la posizione del NuovoPsi  che ribadisce con coerenza la sua lealtà alla coalizione centroprogressista che da alcuni anni governa non solo la regione  Veneto ma anche tutti i comuni del suo territorio, non per ultimo quello della città scaligera. In vista dei prossimi appuntamenti elettorali del 2008 il Nuovo Psi veneto indirà, a breve, un’agenda di incontri bilaterali con i soggetti politici della Cdl, per individuare ed approfondire, in tempi utili, le tematiche e gli obiettivi della prossima legislatura. Entro il mese di ottobre, inoltre, verrà organizzato un convegno sul tema del Lavoro e la legge Biagi, con la presenza non solo di rappresentanti politici ma anche di titolati esperti. Infine si è concordato di incontrare quanto prima il Governatore Galan per approfondire la posizione del Consigliere Nereo Laroni uscito dal partito ed approdato con De Michelis alla Costituente socialcomunista. Nelle sue conclusioni Il Segretario  Angelino Masin ha proposto la convocazione del Consiglio Regionale per il 20 ottobre prossimo, dove, oltre ai punti sopra espressi, verrà ufficializzata l’apertura del tesseramento 2007 –08  col nuovo simbolo del partito.

Angelino Masin

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