NPSI: CALDORO, ANCHE IN UMBRIA A SOSTEGNO PDL BERLUSCONI

NPSI: CALDORO, ANCHE IN UMBRIA A SOSTEGNO PDL BERLUSCONI
(ANSA) – PERUGIA, 5 DIC – Anche in Umbria il nuovo psi dara’ il proprio contributo alla costruzione del Pdl, il nuovo partito annunciato da Silvio Belusconi: lo ha ribadito stamani a Perugia il segretario nazionale NPsi, Stefano Caldoro.
‘La nostra chiara scelta politica ci consente di essere punto di riferimento dei socialisti riformisti che intendono contrapporsi alla falsa sinistra italiana’, ha ribadito Caldoro in una conferenza stampa a Perugia, presenti anche il vicesegretario nazionale, Umberto Caruso, e quello regionale, Ario Acquarelli. (ANSA).

PDL: CALDORO, GUARDIAMO QUANTO BERLUSCONI HA MESSO IN CAMPO

(ANSA) – MILANO, 4 DIC – Il restyling del simbolo del Nuovo partito socialista italiano, con un garofano rosso che ormai domina quasi tutta l’effige, non ha mutato l’orientamento politico della formazione guidata da Stefano Caldoro.
‘La nostra scelta di campo – ha detto il segretario – e’ sempre quella: stiamo con i riformisti, con gli innovatori, per questo rivendichiamo il nostro sostegno alla leadership di Silvio Berlusconi‘.
Caldoro ha scelto Milano, ‘patria del socialismo riformista’, per presentare la nuova veste grafica del proprio simbolo. ‘Siamo qui a Milano – ha detto Caldoro – spendiamo quindi una buona parola per il sindaco Letizia Moratti, per il presidente lombardo Roberto Formigoni ma soprattutto per il buon esercizio del governo, pertanto riconosciamo la leadership di Silvio Berlusconi‘. Caldoro ha rivendicato l’identita’ di partito della sua formazione: ‘Ma siamo attenti – ha aggiunto – a quanto messo in campo da Silvio berlusconi, come rimescolamento delle carte nel panorama politico italiano.
Tuttavia finche’ resta questa la legge elettorale e’ necessario e utile per noi rimanere partito’. (ANSA).

PDL: BERLUSCONI, SARA’ UN CONTENITORE, FI NON SI TOCCA (neanche il nuovo PSI)/ANSA

PDL: BERLUSCONI, SARA’ UN CONTENITORE, FI NON SI TOCCA/ANSA
CONFEDERAZIONE PER FINANZIAMENTO PARTITI E INVOGLIARE ALLEATI (di Federico Garimberti) (ANSA) – ROMA, 28 NOV – Si delineano meglio i contorni del nuovo partito di Silvio berlusconi. La creatura del Cavaliere assume la forma di un ‘contenitore’ (come lo ha definito lui stesso) nel quale potranno confluire partiti, movimenti, associazioni e singoli cittadini. Uno schema che ha una prima, importante conseguenza: l’annunciato scioglimento di Forza Italia non ci sara’ piu’.
Per capire bene il progetto berlusconiano, bisogna partire dalla domenica di San Babila, quando berlusconi annuncio’ per la prima volta le sue intenzioni: ‘Forza Italia si sciogliera’ dentro questa nuova formazione politica’, aveva detto l’ex premier. Poi, col passare dei giorni, il tiro e’ stato corretto.
Il Cavaliere ha dapprima tranquillizzato il partito: ‘C’e’ spazio per tutti’, aveva detto, Fi restera’ il ‘ceppo’ del nuovo soggetto. Due giorni piu’ tardi, in una lettera, nuove precisazioni. Altre garanzie.
Oggi, nel corso di una riunione con i vertici di via dell’Umilta’, il quadro assume contorni ancora piu’ precisi con la presentazione da parte di Renato Brunetta di una ‘road-map’.
Un percorso, cioe’, che dovra’ portare a compimento il progetto berlusconiano. Le tappe prevedono un ‘comitato costituente’ (in cui saranno rappresentati tutti i partiti che vorranno aderire in base al loro ‘peso’ e cioe’ al numero degli iscritti), dei ‘congressi comunali’, dei coordinatori provinciali e regionali ed infine una ‘Consulta nazionale’.
Quest’ultima avra’ tre obiettivi: approvazione dello Statuto e della Carta dei valori, elezione del Gruppo dirigente ma, soprattutto, scelta del leader. Un particolare, quest’ultimo, che sembra indicare che non ci saranno ‘primarie aperte’ per l’elezione del leader, ma piuttosto un sistema piu’ simile a quello congressuale.
Un percorso, si precisa in ambienti di Fi, tutto da definire ma che rappresenta la ‘traccia’ su cui lavorare. Ma al di la’ delle precisazioni, la sostanza non cambia: Fi restera’ in piedi. Ecco perche’ si diffonde la lettura di un ‘contrordine’ da parte del Cavaliere.
Dietro front che lui, passeggiando per i negozi del centro di Roma, sembra inizialmente confermare. Pur negando di aver mai annunciato lo smantellamento del partito (‘avevo risposto: ‘forse”, dice), il Cavaliere conferma infatti che ‘per il momento non e’ assolutamente possibile sciogliere’ i partiti nel nuovo soggetto. Il perche’, lo spiega lui stesso: in primo luogo, per una ragione economica, visto che ‘ci sono partiti in attesa dei finanziamenti pubblici’. In effetti, come confermano i vertici del partito, la stessa Forza Italia se scomparisse perderebbe i crediti accumulati negli anni precedenti. Vi sono dunque, problemi burocratici e amministrativi (ivi inclusi i contratti dei dipendenti) che impediscono lo scioglimento. Ma ci sono anche ragioni politiche, a iniziare dalle imminenti amministrative. E’ sempre berlusconi a spiegarle: con il ‘partito-rete’ spero che anche An e Udc possano entrare visto che’ ‘e’ quello che volevano’. Insomma, tira le somme berlusconi, il modello e’ quello del Ppe: ‘Un partito in cui potranno iscriversi formazioni politiche, spezzoni di partito, associazioni e parti della societa’ civile’, ma soprattutto un soggetto deciso ‘dal basso’, dai cittadini.
berlusconi torna a palazzo Grazioli e come di consueto trova sulla scrivania la rassegna stampa con le ultime notizie. Legge l’interpretazione dei media e le dichiarazioni di alleati e avversari. L’idea che e’ passata e’ quella di una retromarcia.
Ed e’ qualcosa che proprio non gli va giu’. Nella sua residenza ci sono anche alcuni ‘quarantenni’ del partito. A loro conferma che non ha nessuna intenzione di tornare indietro. Anzi, dice, ‘il progetto va avanti, eccome!’.
Cosi’, prende carta e penna e insieme ai piu’ stretti collaboratori butta giu’ un comunicato di fuoco: ‘Il nuovo partito e’ gia’ nato! ‘Il dove’, ‘il quando’; ‘il come’ lo stabiliremo insieme alla gente’. Ed anche se ‘certamente non butteremo via l’esperienza e la storia di 14 anni di Forza Italia’, non c’e’ ‘nessuna ‘retromarcia’, nessun ‘contrordine’ come vorrebbe far credere qualche interessato disinformatore’.
Le interpretazioni, persino dentro Fi, divergono: c’e’ chi ammette che la retromarcia c’e’ stata eccome, perche’ berlusconi ‘era andato troppo in la”, e chi, al contrario, sostiene che nulla e’ cambiato. Nome e simbolo di Fi, spiega infatti un sostenitore di questa seconda teoria, alle prossime politiche non ci saranno piu’ ed anche lo scioglimento, alla fine, sara’ un passo obbligato.
Comunque si leggano i fatti, una cosa appare evidente: la dirigenza di Fi incassa una bella vittoria, non solo per la sua sopravvivenza, ma anche per quanto riguarda il ruolo di Michela Vittoria Brambilla. La ‘rossa’ presidentessa dei circoli della liberta’ infatti dovra’ dovra’ ancora vedersela con lo zoccolo duro del partito. (ANSA).

Apc-PDL/ NUOVO PSI E LAB: SI’ A NETWORK DEI MODERATI E DEI RIFORMISTI

Sì a berlusconi per una politica più moderna e innovativa

Roma, 28 nov. (APCom) – “La mancanza dei vecchi valori ci obbliga ad avere una visione della Politica più moderna e più innovativa.
Ed in questo contesto si inserisce la novità di berlusconi; creare un nuovo movimento, all’interno del quale ognuno, mantenendo la propria storia, la propria cultura la propria identità, partecipi con pari dignità ed in aperta competizione, al cambiamento dell’Italia”. Cosi ‘Il socialista Lab’, quotidiano del nuovo psi, domani in edicola con un editoriale di Franco Spedale, vice segretario nazionale del partito.

“Tante culture diverse, tante reti diverse, che sappiano cogliere i bisogni dei cittadini, che sappiano individuare – scrive il Lab – le nuove trasformazioni di cui l’Italia ha bisogno, che sappia porsi nel momento elettorale come un unico grande movimento che sia rappresentativo di tutte le culture” “Questo può e deve essere – sottolinea Spedale a nome del Nuovo Psi – secondo noi il nascente movimento: un nuovo soggetto politico Federato”.

“Questa configurazione può esistere – si legge sul quotidiano – laddove vi sia un sistema elettorale che abbia come riferimento il bipolarismo e l’indicazione diretta del Premier”.
“Solo così possiamo passare alla fase costruttiva del percorso post-ideologico che non vede più la destra contrapposta alla sinistra, ma il riformismo contrapposto al conservatorismo.
In questo partito-rete – conclude Spedale – mantenendo la propria identità, la propria autonomia, il nuovo psi dovrà esserci”.

Red/Pda

== L. ELETTORALE:FINI, NO A TEDESCO – INTESA FI-LEGA IN VISTA? =

== L. ELETTORALE:FINI, NO A TEDESCO – INTESA FI-LEGA IN VISTA? =
(AGI) – Roma, 26 nov. – Un sistema alla tedesca con uno sbarramento al 4% e l’indicazione preventiva del premier. Fonti parlamentari della Lega spiegano che potrebbe essere questa l’ipotesi che potrebbe riavvicinare le posizioni tra Bossi e berlusconi.
Il leader del Carroccio ai suoi in questi giorni ha spiegato di sentire “puzza d’inciucio” e di non volere “il ritorno dei democristiani”. Il timore e’ che berlusconi voglia chiudere “un accordo sottobanco” con il leader del Pd sul referendum oppure su uno sbarramento alto, che metta la Lega fuori gioco. “Lo sbarramento alto – spiegava nel pomeriggio un ‘delfino’ del Senatur – e’ tipico dei paesi come la Russia dove la democrazia c’e’ solo sulla carta”. Inizialmente dunque l’aut aut di Bossi prevedeva un ritorno al patto di Gemonio: “Il proporzionale – e’ il ragionamento – da’ una sponda a Casini e non salvaguarda la dimensione territoriale, il fatto e’ che la pazienza e’ finita e berlusconi ci deve dare delle rassicurazioni una volta per tutte”.
E l’ex premier avrebbe in un colloquio telefonico che ha preceduto l’incontro ad Arcore con Bossi (iniziato alle 20,50) garantito al Carroccio di non voler puntare affatto sul referendum e di poter venire incontro alle esigenze della Lega.
Da qui la possibile apertura di Bossi sulla riforma della legge elettorale in senso proporzionale. Noi – questo il messaggio che avrebbe ‘recapitato’ il Senatur al Cavaliere – non aderiamo, ma ti seguiamo nel progetto del Partito della liberta’, ma tu non devi giocare con il fuoco del referendum.
Sarebbe una sorta di ok a quella che deputati della Lega neanche tanto velatamente chiamano ‘Opa’ di berlusconi su Fini e Casini.Questa sera l’incontro a casa berlusconi chiarira’ se sussistono le basi per chiudere un intesa tra il Cavaliere e il leader della Lega. berlusconi se riuscira’ a ‘disinnescare’ la mia della Lega potra’ presentarsi sul tavolo di Veltroni venerdi’ forte dell’appoggio di un importante alleato.
Oggi Gianfranco Fini ha ‘aperto’ il fronte del dialogo con il segretario del Pd ribadendo l’ok ad un confronto sulle leggi cosituzionali e il no a qualsiasi dibattito sul modello tedesco. Ma il tener legate le due questioni alla lunga puo’ rivelarsi un punto a favore del leader di An. “La verita’ – spiega Vincenzo Nespoli presente all’incontro – e’ che Veltroni non ha il coraggio di aprire al referendum, perche’ ha i partiti piccoli che gli mordono le caviglie”. Anche oggi la ‘querelle’ tra Fini e berlusconi e’ andata avanti con le accuse dell’ex ministro degli Esteri al Cavaliere ‘reo’ di aver archiviato il centrodestra.
berlusconi, intanto, continua a lavorare alla costituzione del partito che, ha ripetuto piu’ volte, non deve essere “un restayling” di Forza Italia. Per questo motivo starebbe pensando ad un “movimento leggero”, all’americana senza avvalersi di sedi mastodontiche, ma solo della partecipazione dei cittadini tramite gazebo e manifestazioni. (AGI

PROVINCE: PALERMO; CONSIGLIERE RIENTRA NEL NUOVO PSI

(ANSA) – PALERMO, 26 NOV – Il Nuovo partito socialista italiano ha un rappresentante anche alla Provincia di Palermo.
E’ il consigliere Giuseppe Saglibene che e’ rientrato nelle file del partito in cui era stato eletto a Palazzo Comitini e che adesso fa riferimento al deputato nazionale Stefano Caldoro.
Una delegazione del nuovo psi ha incontrato il presidente della Provincia Francesco Musotto confermando la posizione politica del partito nell’ambito del centrodestra.(ANSA).

NUOVO PSI: CALDORO, PDL NON E’ ALTRO CHE FI CON UN ALTRO NOME =

(AGI) – Olbia, 24 nov. – Il segretario nazionale del nuovo psi, Stefano Caldoro, e’ intervenuto oggi a Olbia all’assemblea regionale del “garofano”, convocata in vista dello svolgimento dei congressi che stabiliranno gli organismi dirigenti del partito. Il popolo socialista che non ha gradito la scelta di Gianni De Michelis si e’ ritrovato nella sala congressi dell’hotel Martini per discutere di futuro, in particolare della collocazione che riguarda il partito dopo l’annuncio di berlusconi sulla nascita della nuova formazione politica che prendera’ il posto di Forza Italia.
“Se si restera’ in una logica bipolare – ha chiarito Caldoro – resteremo dove siamo attualmente, nel centrodestra.
Se invece il sistema elettorale sara’ ispirato al modello tedesco, ci sara’ grande liberta’ di scelta e decideremo al momento opportuno”. Non ci sara’, comunque, alcuno scioglimento del nuovo psi “anche perche’ – ha detto il segretario nazionale – il nuovo soggetto politico non e’ altro che Forza Italia con un altro nome”.
Intanto stasera, alle 17, all’Hotel Melia’ di Olbia, si tiene il congresso provinciale di Forza Italia. (AGI)

CdL: Caldoro, si a nuovi processi ma con nostra identità

“La nostra scelta di campo è stata fatta ed è all’opposizione del Governo Prodi e dell’Unione. Una scelta che abbiamo confermato anche dopo la nascita del Partito Democratico”. Lo ha sottolineato ad Olbia, dove è per incontri di partito, Stefano Caldoro, segretario Nazionale del Nuovo Psi.
“Anche se la Casa delle Libertà oggi è in crisi è stato un errore – sottolinea- aver messo in discussione la guida di Berlusconi. La sua leadership nasce dal consenso della gente e va per questo sostenuta e confermata”.
“Il nuovo partito, anche se nasce da una geniale intuizione, allo stato rappresenta – aggiunge – un rafforzamento di Forza Italia e non ancora una forza che possa coinvolgere tutti quelli che si oppongono a questo Governo ed a questa sinistra”.
“Il Nuovo Psi segue, con la propria identità, il nuovo processo – conclude Caldoro – con forte interesse”.

L.ELETTORALE: CALDORO (NPSI), DOPO LA RIFORMA IL VOTO

L.ELETTORALE: CALDORO (NPSI), DOPO LA RIFORMA IL VOTO
(ANSA) – ROMA, 20 NOV – ‘Se si crea il clima favorevole per affrontare il dibattito sulla riforma della legge elettorale, e’ bene mettere in campo ogni tentativo per giungere ad un accordo il prima possibile’. Lo afferma Stefano Caldoro, segretario del nuovo psi.
‘Ancora una volta berlusconi ha delineato i punti sui quali sviluppare l’intesa. E’ necessario – aggiunge – lavorare su un sistema di tipo proporzionale che valorizzi e garantisca le diverse identita’ che in questi anni hanno animato il progetto della Casa delle Liberta’, pur salvaguardando la governabilita”.
‘Come sempre e’ accaduto nella storia parlamentare sarebbe opportuno – conclude Caldoro – tornare al voto subito dopo l’approvazione della nuova legge’.(ANSA).

PDL: BARANI (NUOVO PSI), CON BERLUSCONI CONTRO POSTCOMUNISTI

PDL: BARANI (NUOVO PSI), CON BERLUSCONI CONTRO POSTCOMUNISTI
(ANSA) – CARRARA (MASSA CARRARA), 20 NOV – ‘Il nuovo psi seguira’ la intuizione di Silvio berlusconi che ha sempre dimostrato di essere innovativo nelle sue proposte’. Lo dichiara Lucio Barani, parlamentare del nuovo psi.
‘Nel 1994 con la sua discesa in campo – aggiunge – scongiuro’ la vittoria della gioiosa macchina da guerra post comunista. Il suo disegno, oggi come allora, si pone come una importante alternativa alla confusa sinistra italiana’. ‘I socialisti autonomisti e riformisti, conservando la loro identita’, seguiranno con attenzione – conclude l’onorevole – l’evolversi del ‘popolo delle liberta”. (ANSA).

CDL: CALDORO (NPSI), FINI E CASINI SI FERMINO

(ANSA) – ROMA, 18 NOV – Le posizioni di Alleanza Nazionale e l’Udc sono utilizzate dall’Unione per attaccare berlusconi.
Questo dovrebbe bastare per consigliare a Fini e Casini di fermarsi’. Lo dichiara Stefano Caldoro, segretario Nazionale del nuovo psi.
‘Mentre il governo Prodi perde la maggioranza politica – aggiunge – la Casa delle Liberta’ deve presentarsi unita e con la leadership di berlusconi che, come riconoscono tutti, non ha alternative’.
‘Si e’ troppo parlato della federazione dei partiti moderati liberali e riformisti della Cdl, ora e’ il momento di realizzarla. Non dobbiamo dimenticare – conclude Caldoro – che la stragrande maggioranza di cittadini vuole la caduta di Prodi e nuove elezioni’. (ANSA).

CDL:Caldoro, bene federazione, si a tappe

“E´ urgente stringere i tempi sulla federazione della Casa delle liberta´ che metta insieme le forze moderate, liberali e riformiste. Bisogna farlo anche se il percorso dovra´ essere a tappe”. Lo dichiara Stefano Caldoro, segretario nazionale del nuovo psi, che ha commentato la proposta di berlusconi a Verona.
“Il Paese ha bisogno di una forza compatta che contrasti il mal governo dell´unione. La Cdl -conclude- puo´ iniziare a sperimentare in Parlamento maggiore unita´, per esempio presentando emendamenti comuni sulla sicurezza e sulla Finanziaria”.

CDL: BERLUSCONI, INDISPENSABILE LA FEDERAZIONE PRIMA DEL VOTO

CDL: BERLUSCONI, INDISPENSABILE LA FEDERAZIONE PRIMA DEL VOTO

(ASCA) – Verona, 3 nov – ‘La federazione e’ indispensabile prima che si arrivi al voto’. Lo ha detto ai giornalisti Silvio berlusconi parlando della federazione nella Cdl che il leader di Forza Italia ha rilanciato dal convegno dell’area Giovanardi dell’Udc.
‘Io e i miei ci stiamo lavorando’, ha detto berlusconi.
Davanti alla numerosa platea dei seguaci di Giovanardi (ma erano presenti anche Gasparri di An e il sindaco di Verona Tosi) berlusconi ha auspicato ‘un passo in avanti’ perche’ nella Cdl si passi dalla coalizione alla federazione, che significa – ha esemplificato – che se si va al voto magari con due terzi il partito che non e’ d’accordo ‘si obbliga a rispettare la maggioranza’.
berlusconi ha osservato che si puo’ partire anzitutto tra Forza Italia e Udc, ‘perche’ siamo entrambi nel Ppe’, che ‘non e’ una unione di comodo, ma facciamo parte della stessa identita’ di valori’. berlusconi, richiamando il senso di fare politica dei ‘democristiani’, ha citato una frase di Paolo VI: ‘La politica e’ l’atto piu’ alto della carita”, per cui -ha aggiunto- ‘fare politica significa darsi agli altri per il bene di tutti’.
berlusconi ha tra l’altro ricordato di aver cominciato a fare politica, proprio per la Dc, all’eta’ di 12 anni, attaccando manifesti elettorali. In una di queste occasioni il piccolo berlusconi sarebbe stato aggredito, come lui stesso ha affermato, da un gruppo di attacchini comunisti: ‘e poi qualcuno si stupisce – ha commentato – che io ce l’ho con i comunisti’.
Alla federazione, dovrebbe esser associato, come ha sottolineato ancora berlusconi, anche Rotondi. Soffermandosi poi sull’organizzazione del nuovo soggetto politico, berlusconi ha precisato che Forza Italia, Udc e Rotondi dovrebbero aprirsi in un secondo tempo ad An, che – ha ricordato berlusconi – e’ interessata ad entrare nel Ppe, ‘che io preferirei chiamare partito dei popoli europei’. Un terzo livello della federazione – ha aggiunto berlusconi – e’ quello di realizzare ‘un patto confederativo con la Lega’.
‘Su questa prospettiva gli elettori della Cdl – ha concluso berlusconi – sono piu’ avanti degli eletti’. Sono elettori che, secondo berlusconi, vogliono in tempi molto rapidi ‘un grande, grande, grande partito dei moderati italiani, il grande partito delle liberta”.

CDL: CALDORO, IN PIAZZA ASSIEME A BERLUSCONI

(ANSA) – ROMA, 23 OTT – Il segretario Stefano Caldoro annuncia che ‘il nuovo psi sostiene con convinzione l’iniziativa promossa da Silvio berlusconi di mobilitarsi contro il governo Prodi’. Secondo Caldoro, ‘i socialisti riformisti sono da sempre schierati dal lato opposto ai cattocomunisti’, e ‘l’attuale maggioranza, come ha ricordato Silvio berlusconi, si regge su una intesa fra le forze ex comuniste e la vecchia sinistra di base della Democrazia Cristiana’.
‘Questa intesa ha immobilizzato – sempre secondo Caldoro – per anni il paese ed oggi si ripropone con una nuova ragione sociale ma con le stesse logiche che impediscono lo sviluppo del sistema Italia’. Per questo, Caldoro giudica ‘fondamentale dare voce al paese stanco di questa coalizione confusa che limita gli spazi di liberta’, in questa ottica e’ utile ogni iniziativa per tornare alle urne’. (ANSA).

FI: GAGGIA (NUOVO PSI), CON FI FORSE SVOLTA IN ALTO ADIGE

(ANSA) – BOLZANO, 20 OTT – ‘Che Forza Italia riprenda il filo politico imbastito da Franco Frattini, e cioe’ entrando nel merito delle questioni con il metodo politico, dunque confrontandosi con gli altri sulle cose e sulle scelte mirando ad un progetto di societa’, e’ una notizia positiva per chi desidera la svolta nella gestione dell’autonomia locale’. Lo dice Franco Gaggia del nuovo psi.
‘Si sono persi anni – si legge in una nota – dal grande convegno del 1996 ‘Forum per l’Alto Adige’ e dal tentativo della lista elettorale del 1998. Per l’autonomia sono stati anni di grande squilibrio il cui rimedio sta solo nell’affermarsi di un contrappeso rappresentativo alla Svp. Pare che si stiano ponendo tutte le condizioni per arrivare a questo risultato. Il cittadino altoatesino che si senta di appartenere al filone politico del socialismo attento alle riforme ed alla modernizzazione, puo’ vedere nella svolta di Forza Italia il primo segno di una nuova stagione politica, nella quale possono trovare spazio anche i suoi valori’. ‘E nella popolazione – dice la nota – potra’ trovare attenzione un progetto politico imperniato su Forza Italia che non metta contro italiani e tedeschi ma insieme tutti quelli che mirano ad un assetto dell’autonomia basato su una politica di tipo liberale e non statalista, aperto all’Europa e non chiuso in una improponibile autosufficienza, che abbia la forza del dialogo politico e non la debolezza dei proclami al vento. Forse e’ finita la fase della rassegnazione ed inizia la fase della fiducia’. (ANSA).