La democrazia NON va solo predicata

 

Sono rimasto semplicemente sbalordito e sconcertato a leggere “la soluzione” di Paolo Del Bufalo.  

Sbalordito, perché egli che tanto ciancia di regole e di democrazia le mette letteralmente sotto i piedi pretendendo che
la Commissione congressuale composta da 9 membri sia integrata da ben 20 Segretari Regionali che avrebbero, a maggioranza, richiesta la loro inclusione (e se fossero stati i Segretari Provinciali a fare detta richiesta?). Si dimentica il Nostro che le eventuali integrazioni possono essere fatte solo dall’Esecutivo così come stabilito dal deliberato del Consiglio Nazionale.  

La democrazia è tale se governata da regole certe, e tra esse c’è quella che prevede in ogni consesso, dove albergano posizioni diverse, che la gestione del processo decisionale, per capire qual è l’orientamento della maggioranza, avvenga con Commissioni paritetiche salvo le decisioni assunte all’unanimità.  Di questa prassi (Commissioni paritetiche) Del Bufalo se ne ricorda solo in coda al suo assunto ma dopo aver chiesto la convocazione illegittima del Consiglio Nazionale che ha esaurito, lo si vuole capire, il suo ruolo il 31 marzo ultimo.  

Sono, altresì, rimasto sconcertato per
la VOLGARITA’ gratuita con cui si attacca uno dei due nostri parlamentari REO D’AVER ACCETTATO IL RUOLO DI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONGRESSUALE ed aver proceduto al suo insediamento che è frutto dell’unità delle due Commissioni presiedute da Trillo (Garanzia) e da Di Trapani (Tesseramento).  Che il compagno Barani abbia diversi incarichi dimostra semmai il suo equilibrio, cosa che manca totalmente al compagno Del Bufalo.  

Del Bufalo finisce facendoci sapere che preferisce una separazione consensuale. Noi non siamo dello stesso avviso anche perché accettando le regole della democrazia ne accettiamo i risultati anche se dovessimo essere costretti a turarci il naso.  

Sarà il Congresso che deciderà la linea e gli approdi nella salvaguardia dell’autonomia e nella difesa dell’identità. Vagheggiare Costituenti che esistono solo nell’immaginario di alcuni dirigenti è sempre legittimo, pensare alla ricostituzione del PSI e sognare il ritorno al periodo d’oro dei socialisti è altrettanto legittimo, ma ritornando con i piedi per terra è chiaro che trattasi di sogni e speranze di compagni che si illudono nel ritorno agli splendori del passato.  BISOGNA INVECE LAVORARE PER IL PRESENTE ED IL FUTURO SAPENDO QUANTA E’ RIPIDA, IRTA E SCOSCESA
LA RISALITA, per cui è inutile SCORAGGIARSI DINANZI A BATTUTE D’ARRESTO.  

Tenacia, compagni, tenacia e tenacia, non esistono scorciatoie. Quelle esistono solo per difendere qualche nicchia di sopravvivenza. 

 

                                                                           Giovanni ALVARO                                                         Commissario Provinciale Reggio Calabria

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