NON SIAMO PURTROPPO SU SCHERZI A PARTE: LA FRATTURA RISCHIA D’ESSERE INSANABILE di Adolfo Collice
Â
                                                                     Â
 Ab
biamo letto sul sito che De Michelis, in carica solo per l’ordinaria amministrazione, ha deciso, con un gravissimo atto di violazione statutaria, di aggravare ulteriormente la già difficile situazione interna al nostro piccolo Partito.Â
La convocazione del Consiglio Nazionale è infatti illegale e illegittima, e quindi nulla. De Michelis di fatto attua una rottura grave dei meccanismi che regolano il nostro stare assieme. Perché lo fa? E’ vero quello che dicono in molti del ‘muore Sansone con tutti i filistei’? La scelta autoritaria e personale di traghettarsi “con i pochi che lo seguiranno†lo consiglia di fare terra bruciata?
Â
Anche se conosciamo le risposte a domande che tutti i compagni, da domani, si porranno in tutta Italia, dobbiamo riaffermare che mai e poi mai accetteremo l’interruzione di un procedimento in atto che deve comunque portarci al Congresso Nazionale del 23 e 24 giugno. Si sappia che a casa propria ognuno è libero di fare ciò che vuole ma in un Partito si devono rispettare le regole statutarie, ed esse ci ricordano che il CN del 31 marzo, pur con le tensioni che conosciamo, si è concluso con soli 5 voti contrari con l’azzeramento degli incarichi, la convocazione del Congresso e la nomina della Commissione di garanzia congressuale composta dalle due Commissioni esistenti (Garanzia e Tesseramento).
Â
Ricordo che eventuali integrazioni potevano e possono ancora essere decisi dall’Esecutivo, ma mai e poi mai scaturenti da una decisione dei Segretari Regionali. Comunque
 letto sul sito che De Michelis, in carica solo per l’ordinaria amministrazione, ha deciso, con un gravissimo atto di violazione statutaria, di aggravare ulteriormente la già difficile situazione interna al nostro piccolo Partito.
Â
La convocazione del Consiglio Nazionale è infatti illegale e illegittima, e quindi nulla. De Michelis di fatto attua una rottura grave dei meccanismi che regolano il nostro stare assieme. Perché lo fa? E’ vero quello che dicono in molti del ‘muore Sansone con tutti i filistei’? La scelta autoritaria e personale di traghettarsi “con i pochi che lo seguiranno†lo consiglia di fare terra bruciata?
Â
Anche se conosciamo le risposte a domande che tutti i compagni, da domani, si porranno in tutta Italia, dobbiamo riaffermare che mai e poi mai accetteremo l’interruzione di un procedimento in atto che deve comunque portarci al Congresso Nazionale del 23 e 24 giugno. Si sappia che a casa propria ognuno è libero di fare ciò che vuole ma in un Partito si devono rispettare le regole statutarie, ed esse ci ricordano che il CN del 31 marzo, pur con le tensioni che conosciamo, si è concluso con soli 5 voti contrari con l’azzeramento degli incarichi, la convocazione del Congresso e la nomina della Commissione di garanzia congressuale composta dalle due Commissioni esistenti (Garanzia e Tesseramento).
Â
Ricordo che eventuali integrazioni potevano e possono ancora essere decisi dall’Esecutivo, ma mai e poi mai scaturenti da una decisione dei Segretari Regionali. Comunque