Spazio a Craxi nelle vie italiane ed alle sue idee in politica

 

Il 2/7/2007 il consiglio comunale di Roma ha approvato una mozione per intitolare una via o piazza a Bettino Craxi, l’iniziativa è partita dal consigliere Fabio Sabbatani Schiuma poiché “Craxi è stato un uomo che, volente o nolente, è stato parte della nostra storia”.  A ciò sono seguite diverse polemiche e soprattutto le precisazioni della giunta, che con l’assessore alla cultura ha sottolineato come non vi siano vincoli ad eseguire tale mozione. La polemica ha sorpassato le mura romane ed è stata occasione per la sinistra comunista e post, di mostrare il giustizialismo e l’odio per questo personaggio, ormai storico, in particolare sull’Unità (ex organo del PCI ed ora impegnata nella costruzione della cosa rossa), usciva un editoriale di Antonio Padellaro sull’Unità.

Entrambi i figli di Craxi sebbene separatati dalle scelte nel bipolarismo si sono trovati concordi e felici della proposta in particolare Bobo si compiace della “decisione importante”, coglie occasione per criticare il Comune di Milano dove la stessa proposta era stata bocciata,osservando che “le istituzioni della capitale si sono dimostrati assai più sensibili”. Stefania suggerisce propone di “intestare a Bettino Craxi Largo Febo, dove ha sede l’Hotel Raphael, residenza storica di Bettino Craxi a Roma”. Qual’ora, per atto di democrazia visto il parere del consiglio, la mozione avesse seguito, Roma sarebbe la prima grande città ad aver intrapreso tale scelta.

La questione “Craxi” non si chiude nel campo toponomastico ma la sua eredità è contesa in una vasta area fatta di partiti ed associazioni. Per uno strano destino in questo weekend successivo alla questione romana, si consuma un ulteriore scissione, dopo quelle dell’anno passato, nel Nuovo Psi il partito che maggiormente si riallaccia alla visone liberalsocialista promossa da Craxi. Le strade di De Michelis e Caldoro si sono ufficialmente divise. Dopo anni di precario equilibrio il primo ha scelto di traghettare la sua fazione nella “costituente socialista” con SDI ed altri, anche se a differenza degli altri costituenti critica il governo Prodi e specifica di adoperarsi verso un progetto liberalsociasta. Quanto a Caldoro ha deciso di collaborare con al CdL e di essere l’anima laico riformista di questa coalizione inoltre è sua intenzione rispendere spunti dal “programma di Bettino Craxi” per rilanciare l’azione politica e fare “un grande salto in avanti”. Anche per Giovine Italia associazione promossa da Stefania Craxi, il weekend è occupato da impegni politici ed in particolare nella promozione del partito unico del centro destra ma senza dimentica l’origine politica, poiché come affermato più volte “abbiamo alle nostre spalle, nei nostri cuori e nelle nostre menti gli insegnamenti di Bettino Craxi”.

Dedicare una via a questo personaggi sarebbe un atto di correttezza, viste le grandi riforme operate dai suoi governi, l’abolizione della scala mobile per citare la più importante. Su questo tema particolarmente delicato si compatte una battaglia che solo la storia potrà dirimere con un giudizio distaccato.

Il maggior impegno per non dimenticare spetta a chi si riconosce in quest’area e consistente nel proporre una politica concretamente liberalsocialista. Sebbene tale termine sia ultimamente di moda dopo
la Rosa nel Pugno, in realtà ben pochi lo applicano, infatti gli eredi politici di Craxi sono impegnati in progetti piuttosto lontani da tale visone: partendo  dalla “costituente socialista” di cui nulla è chiaro e che rischia di riportare i riformisti sotto il giogo dei massimalisti, neanche Giovine Italia pratica tale politica impegnandosi nella costruzione di un contenitore troppo pieno il cui legame di fondo e la visione cristiano democratica ed il forte legame al popolarismo europeo alfiere del conservatorismo. Rimane dunque da sperare che vi sia spazio per Craxi nelle vie italiane, occupate da troppi nomi immeritevoli, e sopratutto alle sue idee in politica attualmente stagnante e sterile nella difesa di se stessa. 

8 commenti su “Spazio a Craxi nelle vie italiane ed alle sue idee in politica”

  1. Aggiungo che la decisione di apporre una targa a Bettino Craxi, da parte del Consiglio Comunale di Milano, non è passata a causa della contrarietà della Lega Nord.

  2. Il rispetto dei morti è un conto, dedicare una via è un altra cosa. Sono assolutamente contrario a dedicare una via a Craxy, scappato dall’Italia per non farsi processare come un uomo di Stato e d’onore avrebbe dovuto fare.

  3. LA STORIA SI RIPETE!

    Ecco i soliti santarelli, la colpa è SOLO di BETTINO CRAXI!
    Non ci ricordiamo mai di alcuni loschi personaggi OCCHETTO-D’ALEMA-DI PIETRO, le figure politiche che EFFETTIVAMENTE impedirono a Craxi di rientrare in Italia per farsi curare al S. Raffaele di Milano.
    E’ VERO che il Popolo Italiano era influenzato da giornali quali CORRIERE e REPUBBLICA oggettivamente non sopra le parti nella vicenda Tangentopoli.
    Io credo che molti giornalisti sbagliarono nel trattare quella vicenda trovando il solo PARTITO SOCIALISTA come capro espiatorio.

  4. E’ giunto il momento di rivalutare la figura del Grande Statista abbattuto indemocraticamente dal Regime.

    Evviva il Socialismo Craxiano!

    Per sempre Midas 1976!
    Aldo Frova

  5. Tanto per la cronaca ad Aulla ( MS ) c’è già una piazza dedicata a Bettino Craxi

  6. Su di una cosa siamo d’ accordo ( ma io sono di sinistra ) Tangentopoli fu un complotto ai danni del Pentapartito tra cui il PSI ma secondo me organizzato dalla destra MSI per accaparrarsi i nostri voti che poi guardacaso strano il MSI poi AN hanno il 10 % dei voti per questo dobbiamo abbandonare la destra e ricostruire un Partito Socialista forte anche fuori dalle due coalizioni magari cari compagni potremo trovare un nuovo accordo che ve ne pare ? Rispondetemi e sempre W il nostro NUOVO PSI

    Socialista Vero

  7. Guardiamo l’uomo statista -l’escalation -e gli apporti benevoli alla propria patria attraverso la sua politica applicata sotto una forma pluralista -omogenea -socialista.Nonostante il periodo dell’abisso ….ultimo…merita a pieno una memoria!E’ stato un grande uomo politico!

  8. Guardiamo l’uomo statista -l’escalation – e gli apporti benevoli alla propria patria attraverso la sua politica applicata sotto una forma pluralista -omogenea – socialista. Nonostante il periodo dell’abisso ….ultimo…merita a pieno una memoria! E’stato un grande uomo politico!

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