Il buon governo catto-comunista

“ Sta continuando la telenovela, anche se sarebbe più giusto definirlo spettacolo drammatico, della sinistra neogiustizialista e sceriffa. Il fatto che non riescano a trovarsi d’accordo dimostra tutta la debolezza e l’incapacità non solo dell’Esecutivo ma degli stessi sindaci che sono costretti ad affidarsi a misure estemporanee, trovate pubblicitarie o veri e propri atti di forza, per recuperare l’immagine fallimentare dei loro capi-partito al governo. Manca un progetto quadro al proposito, ma ancor più una coesione identitaria sui provvedimenti da prendere. Per cui sono sempre più evidenti  l’inadeguatezza e l’incertezza di questa maggioranza, che  traveste da agnello il Presidente del Consiglio, per nascondere  il lupo marxista che coabita nella stessa casa. Ormai non vi è Comune  governato da qualche “neoilluminata”  giunta cattocomunista, che non si  inventi qualche misura per tamponare i danni creati dall’immobilismo del  Partito Democratico ( Prodi, D’Alema, Rutelli ) al potere.  Il Nuovo Psi che io rappresento in Veneto, è convinto del fatto che continuando a lasciar gestire l’Italia e le istituzioni da questa coalizione, ci si troverà ben presto  a dover affrontare  le sue contraddizioni in modo sempre più profondo e capillare.Oltre alla  giustizia, anche l’istruzione sta andando a rotoli. La scuola deve guardare avanti, non indietro.  Per cui non vanno confusi la disciplina e la cultura, con l’oscurantismo didattico !. L’insegnamento e lo studio, alla fine, devono fornire un utile sapere.  Come si può eludere dall’importanza dell’informatica, di Internet e dell’ Inglese ? Sulla famiglia ed ancor più il mondo giovanile vanno aggiornati i ruoli, rendendoli quanto mai organici  al mondo attuale. Al riguardo la politica, di casta e di censo, è anche oggi  in ritardo, non porta anche i bluejeans. Dovremo stabilire che oltre alle quote rosa dovranno realizzarsi anche le quote verdi, per obbligo istituzionale. Soprattutto verso le nuove generazioni dovremo realizzare, con coraggio, profondi cambiamenti. Una società che non riesce ad attuare  il suo primo articolo costituzionale, deve ricercare  provvedimenti riparatori, deve trovare percorsi che inseriscano tutti i diplomati e laureati nel mondo del lavoro in modo retribuito. Il praticantato ed il volontariato devono diventare  una scelta e non un obbligo. Nostra prima prerogativa sarà quella di batterci per dare alle nuove generazioni sicurezza e tranquillità, riaggiustando, a loro favore,  il costo  e l’età delle pensioni. Non vedo vivacità e sintomi in tale direzione da parte di Prodi e C., impegnati più che altro a svilire, in modo sprezzante,  una legge ( Biagi ) solo perché di non loro approntamento, invece che prenderne il buono che c’è ed eventualmente migliorarla col contributo di tutti i partiti. Sul Fisco, infine, il primo grande errore di questa maggioranza è stato affidarne la gestione ad un Ministro essenzialmente tecnico e poco indigeno. Padoa Schioppa, questo secchione dell’attivo in bilancio, contra ed erga omnes,  non ha ancora capito che se si vuole far girare l’economia e soprattutto le imprese, le tasse  devono calare e non aumentare spaventosamente. Provveda e legiferi, invece,  affinchè il primo indotto di un recupero di risorse siano la diminuzione dei costi  pubblici, il minor costo dell’apparato amministrativo, il miglior uso del patrimonio dello stato. Non si proclami la battaglia all’evasione con l’enfasi di un “wanted “ da Far West. Ma si avvii una riforma che riveda i parametri e le aliquote della tassazione diretta ed indiretta. Bisogna, in primis, convincere i cittadini che lo Stato non è il primo fuorilegge ! Ma non potrà essere questa maggioranza ad avviare un siffatto  processo di maturazione civile, e ristabilire la credibilità del Parlamento, perché limitata, direi quasi impedita, dalla sua stessa conformazione, che vede in essa alleate forze di opposta ispirazione: cattolica e comunista, entrambe da riformare, l’ultima da seppellire. Alla lunga questa coalizione centrifuga ed autodistruttiva non potrà che fare ulteriori  danni al Paese. Per il Nuovo Psi  tale pericolo va scongiurato al più presto, chiarendo a tutti i cittadini, con ogni modo possibile, l’inopportunità, la sconvenienza, dell’ulteriore durata di questo Governo e la necessità di una sua caduta repentina.La prima risposta efficace ed  il più celere rimedio sarà  quello di portare alla guida del Paese una coalizione liberalsocialista oggi rappresentata dalla Cdl.  L’omogeneità riconoscibile e l’ identità progettuale possono essere l’immediata garanzia dell’inversione di tendenza, della risalita dal baratro, dell’uscita dal Medioevo in cui ci hanno portato gli attuali leader  del Compromesso Storico al Governo. 

Angelino  MasinSegretario Regionale Veneto Nuovo Psi

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Redazione

La redazione di Pensiero Socialista

Un commento su “Il buon governo catto-comunista”

  1. Il partito che manca: cominciamo a parlare della costruzione del Partito Laico?
    In Italia, i poli di centrosinistra e centrodestra (ambedue attenti soprattutto verso l’elettore di centro, tradizionalmente di orientamento cattolico) hanno disperso, frammentato e reso ininfluenti partiti storici come il Partito Socialista, il Partito Socialista Democratico, il Partito Liberale, il Partito Repubblicano.

    Le idee e le persone però ci saranno sempre, legate da una comune visione su questioni fondamentali della gestione dello Stato e della società, SENZA INGERENZA DI NESSUNA RELIGIONE NEGLI AFFARI TEMPORALI. Oggi più che mai!

    Proviamo a riunire TUTTI i Socialisti, i Repubblicani, i Liberali, i laici in un unico partito? Sarebbe un partito migliore di quelli odierni…e della separazione di allora. Per raggiungere una effettiva laicità dello Stato e partecipare alle elezioni veramente negli interessi della collettività.

    Fabio Pancrazi, Sansepolcro (Ar)

    http://www.partitolaico.it

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