GIUSTA LA STRADA..


La Direzione Nazionale di Sabato 22 settembre accogliendo all’unanimità la proposta di Stefano Caldoro per l’adesione alla costituenda Federazione della CdL, ha spazzato via, in un sol colpo, e definitivamente, le assurde menzogne diffuse a piene mani sul percorso del Nuovo PSI.
I punti fermi da cui si è partiti sono stati, il rifiuto del Partito unico dei moderati che non alletta neanche alla lontana i riformisti, e la difesa dell’autonomia e dell’identità dei socialisti che sono stati alla base dei rifiuti di seguire Zavettieri prima, e De Michelis dopo. Il percorso che queste scelte comportano era, comunque, già stato delineato al Congresso di giugno: si è quindi trattato di un percorso obbligato, ma tanto più importante perché liquida ogni volgare polemica sulle reali intenzioni del Gruppo dirigente del nostro Partito.
L’aver ribadito questa scelta, soprattutto oggi, permette al Nuovo PSI di diventare realmente un chiaro punto di approdo per quei compagni che si trovano oggi sbandati e senza reale prospettiva politica. Tutti sanno, infatti, che l’avventura del duo Craxi-Zavettieri, è totalmente abortita, e da quel raggruppamento (I Socialisti Italiani) sono passati ad altre collocazioni i componenti dell’intero gruppo dirigente calabrese; nel mentre l’avventura di De Michelis è finita prima ancora di nascere.
La Costituente, parola magica per i socialisti, si sta quindi rivelando una grande menzogna. A nulla serve imbarcare gli Angius quando abbandonano lo SDI compagni del calibro di Ottaviano Del Turco e Cesare Marini, e abbandonano Zavettieri, i Racco e le Fabiano, e grande si presenta il fermento attorno ai compagni che hanno seguito De Michelis e che rifiutano l’imbarco a sinistra.
Il Nuovo PSI diventa quindi, anche per la scelta definitivamente formalizzata nella Direzione del 22 settembre, un netto, chiaro e forte punto di riferimento per tutti i socialisti che rifiutano di confluire nel Partito Democratico, che percepiscono l’imbroglio della Costituente, e non vogliono ritirarsi, come si suol dire, a vita privata.
A noi non rimane che tenere aperte le nostre porte, chiedendo a chi comprende le mistificazioni di questi anni e di questi ultimi mesi, un atto di coraggio: aderire all’unico Partito socialista che sarà presente sulla scena politica italiana.
Giovanni ALVARO
Reggio Calabria 25.9.07

5 commenti su “GIUSTA LA STRADA..”

  1. spero che il Nuovo Psi apra ad un stretta collaborazione liberalsocialisti e liberali per varare un puntodi rifermiento per tutta l’area liberaldemocratica riformista

  2. Scrivi qui il tuo commento
    Condivido in toto quanto scrivi e sostieni riguardo alla “falsa costituente socialista”. Anche se per la verità stanno accorgendosi dell’errore compiuto; l’articolo di Sergio Varrecchia sul sito npsi dal titolo “il superIO” ne è una precisa testimonianza ed una conferma.
    Piuttosto però dovremmo (a mio avviso) puntualizzare la ns. diversità anche dai ns. alleati su temi per es. che riguardano il “laicismo”, temi assai cari a noi socialisti. Dopo la levata di scudo di alcuni senatori di F.I. sulla sentenza di Cagliari in tema di fecondazione assistita, dovremmo rimarcare lì la ns. diversità (anche per fare capire a tanti italiani che ci siamo anche noi…

    Un carissimo saluto
    Luciano Biggio

  3. Verrecchia e non solo lui, credo, si stanno quotidianamente rendendo conto che la falsa costituete è una bufala; ogni giorno abbiamo contatti di nostri compagni che lasciano GDM perchè si sentono presi in giro. Certo adesso sta a noi partire con un progetto politico serio

  4. La notizia della costituente e soprattutto della presenza di De Michelis al fianco di noti volti del socialismo prodiano, da Intini a Villetti a Valdo Spini (!!!) è sconcertante.
    Ritengo che la scelta del compagno Caldoro più che coraggiosa sia stata obbligatoria, e non posso che sottoscriverla. Il socialismo di Bettino Craxi non può che ribadire l’alleanza con chi sta demolendo il neoconsociativismo di Prodi e Veltroni. Non facciamo altro che ribadire le scelte compiute dal congresso di Palermo del Psi: no a ogni alleanza Pci-Dc, sotto qualunque sigla si presenti. Andiamo a leggere i nomi degli sponsor del Pd: scopriremo i nostri nemici di allora. Si rende forse necessaria, in vista del possibile rilancio -ingiusto se non vergognoso- della nostra storica sigla (Psi) dal campo del “centrosinistra” che noi si compia una definitiva rottura con quei venduti. Ritengo che anche nel nome si dovrebbe ipotizzare una trasformazione: ad esempio mutarci da NuovoPsi (sigla che invero non ci ha portato molta fortuna), a “Partito socialdemocratico (Psd)”,oppure “Socialdemocrazia” (se ci fossero problemi con i residui Psdi), adottando un logo accattivante, come ad esempio la freccia verso l’alto del Psd portoghese. Soprattutto adottando un programma che coniughi sicurezza per i cittadini e “stato leggero”, impegno internazionale al fianco degli alleati occidentali e lotta all’immigrazione clandestina,difesa dei principi laici e lotta agli sprechi e alle prebende di Stato. Chiamarci Psd o Socialdemocrazia non significherebbe abbandonare il magistero di Craxi, ma anzi rafforzarlo.E significherebbe lanciare una forte segnale agli elettori di discontinuità con i “socialisti” accasati sotto il premier e i suoi accoliti.
    Un abbraccio a tutti
    Marco Cuzzi Milano

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