(lettera aperta all’on. Giacomo Mancini)
Caro Giacometto, scusami se mi permetto d’usare questo cortese diminuitivo che è servito, in passato, a distinguerti da tuo nonno Giacomo, ch’è stato uno dei protagonisti dell’autonomismo socialista e dell’avvio della splendida stagione craxiana del riformismo socialista, anche se nell’ultima fase, forse perché ferito mortalmente dall’accanimento comunista e da quello giudiziario dispiegato nei suoi confronti, si è ‘piegato’ ai signori comunisti divenendo loro alleato.
Ma veniamo al motivo della mia lettera aperta.
A differenza di Bobo Craxi che forse troverà uno strapuntino nel PD, perché i comunisti, pur lavorando a distruggere i socialisti, badano sempre ad arruolare ‘cognomi’ che fanno ancora fremere i cuori socialisti, tu sarai forse condannato al ruolo di cavaliere errante. Ma anche tu hai un cognome pesante, soprattutto in Calabria, ed è molto triste leggere (finora senza smentita) quel che scrivono alcuni giornali sul tuo bussare alle porte, sia a sinistra che a destra.
Io non ci credo che, a costo di ottenere anche tu uno strapuntino, collaudo bobiano, non ti curi degli interlocutori, dei loro programmi e della loro storia. Di cosa sono e cosa fanno questi signori a partire dall’americano Walter. Credo al contrario che dopo il vergognoso atteggiamento di Walter Veltroni e dopo la sua sentenza: ‘non si può fare’, sia scattata in te una fase di riflessione e di ripensamento delle certezze coltivate fino a ieri.
Se ciò non fosse vero, mi dispiacerebbe enormemente. E’ una fase che attraversa tutte le menti pensanti. Voglio, infatti, riferirtene solo una, quella dell’on. Mauro Del Bue (Costituente come te, ma proveniente da una mini scissione del mio Partito, il Nuovo PSI ). Egli amaramente scrive: “Perché Veltroni preferisce Di Pietro ai socialisti e ai radicali?†e si risponde: “Perché Di Pietro è il partito delle manette e dell’antipolitica. Allearlo è utile. Non si sa mai. Meglio non rischiare di averlo contro in campagna elettorale, lui e Grillo. E poi da tangentopoli in avanti i Ds non sono mai stati dalla parte del garantismo. Coerenza, dunque, unita a paura. Il programma non c’entra nulla. Fra l’altro in nessun incontro con Veltroni se n’è discusso. E lui steso ha ammesso che verrà presentato sabato. Davvero stupendoâ€. Mauro Del Bue, purtroppo, non ha ancora voluto trarne le conclusioni, fallo almeno tu.
Si, fallo almeno tu, perché la Calabria ha bisogno di riformismo, e tu saresti necessario per aiutare a ricostruire le fila e poter guardare con più speranza in avanti. Noi lo stiamo facendo ma apprezzeremmo molto, e insieme a noi le stesse popolazioni calabresi, se lo facessi anche tu. Ci vuole certo coraggio, ma in politica è necessario ed è prerogativa delle menti forti: fai, quindi, la tua scelta. Non avremmo alcuna riserva a proporti come candidato a Governatore della nostra Regione, anch’essa pronta alla dipartita, perché sarebbe assurdo, dopo quanto è avvenuto, tenerla ancora in vita sia pure per qualche settimana.
Giovane on. Giacomo Mancini, non perdere tempo, noi e i compagni del Nuovo PSI, ti aspettiamo.
Adolfo Collice
Segretario Regionale e Vice Segretario Nazionale del Nuovo PSI
Cosenza, 15.2.2008
sbaglio o il partito socialista corre da solo fuori dai grandi partiti mentre il nuovo psi si scioglie dentro un partito che si ispira al PPE e che con dentro AN e la Mussolini rappresenta il peggio del conservatorismo italiano? A tutto c’è un limite!!!
Certo che c’è un limite, ed esso è quello di buttare alle ortiche l’imbecillità . A destra c’è Fini? Embè, guarda invece a sinistra dove ci sono i veri caimani dei socialisti. Contenti voi, contenti tutti. Con Berlusconi non c’è il peggio del conservatorismo italiano, c’è invece un fronte moderato e riformista. A sinistra c’è il fronte giustizialista, ma ognuno sceglie la compagnia che più gli assomiglia.
Buon viaggio, comunque.