No ad ipotesi terzopoliste

Il Segretario Nazionale del Nuovo Partito Socialista Italiano, Stefano Caldoro, ha sintetizzato in maniera esplicita la collocazione del Partito nella cornice delle forze politiche in campo e cioè
: 1) adesione alla linea di Governo, interpretata dall’ area di Centro-destra ed in particolar modo dal Primo Ministro on. Silvio Berlusconi;
2) invito agli altri socialisti, incerti o collocati in fantastici ed illusori Paesi delle Meraviglie a planare ed a misurarsi con la realtà effettuate;
3) sollecitazione forte al Segretario Nazionale del PS Nencini – ed alla schiera delle notorie intelligenze – a non farsi allettare dalle sirene di una Sinistra assorbente ed autoreferenziale, perché ha sempre dimostrato – sia al Governo, peggio ora che ne è fuori – che la conflittualità di quelle pertinenze è permanente, senza sbocchi, estremista, girotondina e, per di più, giustizialista, con un Di Pietro che macina politica come se si trattasse di masticare granito, mentre Veltroni e Rutelli somigliano sempre di più a quei santi in processione, sballottati da chi li porta, con un destino segnato:
essere ombra di se stessi e di quanti li sostengono e comunque già scelti e tenuti sotto controllo per il prossimo sacrificio, come si conviene ai capri espiatori.
È forse politicamente corretto non riconoscere che i risultati elettorali di aprile hanno mostrato che gli Italiani ne hanno piene le tasche delle chiacchiere e vogliono la risoluzione dei problemi, che non può passare attraverso un ottica ideologica ma richiede una filosofia dell’azione che si rapporti ai fatti, li problematizzi e li rilanci in una prospettiva di concrete ed operative riforme? La monnezza di Napoli non è né di destra né di sinistra, come la giustizia, la scuola ed altro! Questo è il nucleo fondante del progetto socialista, non una scelta a sinistra di fresca bocciatura da parte dell’elettorato e allo stato senza senso, perché vorrebbe significare squagliarsi nella confusione dell’ideologismo a-prioristico. Solo utile sul piano dell’esercitazione fantastica, ma tutt’ altro che concreta e realistica perché fuorviante è, poi, la posizione di quanti immaginano un TERZO POLO cioè una realtà fittizia fatta a propria misura, quando invece questa corre da altra parte e ci sarebbe bisogno di strumenti d’indagine più accurati e mirati di verifiche, prima di credere che siano praticabili.
Prof. Luigi Saladino
Componente Consiglio Nazionale Nuovo PSI

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Redazione

La redazione di Pensiero Socialista

Un commento su “No ad ipotesi terzopoliste”

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    Infatti,quando si affrontano determinati problemi come, ad esempio, la scuola ,l’ambiente…bisogna sgomberare il campo da alcuni pregiudizi diffusi.Tanto per esserere in tema i numeri(voti scolastici),non sono certamente di “destra” e i giudizi di “sinistra”.Infatti voti e giudizi si sono alternati,intrsecati,integrati nella storia della scuola, indipendentemente dalle bandiere politiche.Infatti, nella scuola del ventennio fascista i voti venivano espressessi in base ad una scala di aggettivi:buono,sufficiente,lodevole e la scuola della ricostruzione democratica invece con i numeri.Questo e altro si potrebbe dire per meglio cogliere il senso del progetto politico che riguarda in particolar modo l’ambiente ,la sanità, la scuola…E’da sottolineare però,che le istanze emerse dal più recente confronto politico riguardano tutto il sistema scolastico in particolare, quello della formazione professionale dei suoi operatori.Concludendo…La scuola è un bene della comunità.I recenti decreti e le norme enunciate hanno bisogno di essere approfondite tenendo conto delle attese della scuola di Oggi.

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