PDL: BERLUSCONI, VERSO BIPOLARISMO, NO LIQUIDAZIONE FI/ANSA

MATTEOLI,CONGRESSO DA BRIVIDI;LA RUSSA, CON LEGA CONFEDERAZIONE (di Chiara Scalise) (ANSA) – ROMA, 22 NOV – La ‘amatissima e dolcissima’ Forza Italia non e’ stata ‘liquidata, ha solo cambiato nome’. O meglio, si ‘e’ aperta ad altre forze politiche per andare verso il bipolarismo se non verso il bipartitismo’. Silvio Berlusconi, replica cosi’ alle critiche sui tempi e i modi del via libera azzurro al matrimonio con Alleanza nazionale. Matrimonio che si consumera’ a marzo, sancendo un passaggio storico ‘che dara’ i brividi a tutti’, dice il ministro e esponente di Alleanza Nazionale Altero Matteoli. Ultima tappa di un percorso iniziato 14 anni fa, ma che nei fatti, come sottolinea il vicepresidente vicario dei deputati Italo Bocchino, ha gia’ dato vita al partito unico. Perche’ ‘l’atto fondativo e politico – spiega – e’ stata la grande manifestazione del 2 dicembre di un anno fa’. Una posizione condivisa dal capogruppo Fabrizio Cicchitto che definisce il Cn di ieri un ‘decisivo’ passo avanti vero questo obiettivo.
E la mancanza di qualsiasi accenno ad An da parte del Cavaliere durante il suo discorso agli azzurri viene letta in quest’ottica e cosi’ ‘derubricata’: ‘Non e’ grave, commenta il reggente di An Ignazio La Russa; il Cavaliere ‘parlava ai suoi’, spiega anche Matteoli, come era suo dovere’. E’ il momento, sembrano dire tutti, di ‘guardare avanti’. Pensando gia’ al dopo: il progetto del Pdl da sempre non convince la Lega, che infatti ne resta fuori. L’alleanza con il Carroccio e’ pero’ necessaria e non deve essere relegata alle contingenze e quindi occorre mettere in campo una strategia di lungo respiro, spiega La Russa che propone una vera e propria ‘confederazione.’ Con tanto di regole.
Altro che unire due storie, due dirigenze: il nuovo partito, e’ la tesi pero’ di molti avversari, sara’ una versione in grande di Forza Italia.’C’e’ piena continuita’ – afferma il numero uno dell’Udc Pier Ferdinando Casini. Peggio, rincara Franceso Storace, ‘sara’ una melassa’ nella quale i ‘poveri militanti di quella che fu la destra italiana – e’ la previsione – dovranno supplicare un posto al sole dal notaio’.
Sotto accusa, anche per il Pd, la stessa identita’ del futuro partito, che esiste solo come contraltare del Partito democratico, dice Francesco Rutelli. Piu’ diplomatico l’ex segretario dei Ds Piero Fassino: la nascita di un grande partito di centrodestra e’ ‘la conseguenza politica positiva di quella riforma del sistema politico che abbiamo innescato noi’. Tesi in parte condivisa anche dagli stessi protagonisti: ‘La creazione del Pd ha favorito questo percorso. Solo che – aggiunge ancora Altero Matteoli – loro hanno perso e noi con la lista unica abbiamo vinto. E in politica vincere e’ importante’. (ANSA).

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La redazione di Pensiero Socialista

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