CON BOVA E LOIERO, IL CIELO E’ SEMPRE PIU’…. NERO

Avevamo detto che Marco Minniti, eletto Segretario Regionale del PD dopo aver registrato il ritiro degli altri concorrenti, avrebbe avuto una sovranità limitata nell’espletamento del suo ruolo, e così è stato. Uno dopo l’altro, Minniti inanella sconfessioni che sfuggono solo a chi vuol fare il cieco.

Aveva tentato di spostare Bova dal ruolo di potere che detiene come Presidente del Consiglio Regionale, dirottandolo all’interno della Giunta, al posto di Adamo, ma ha ricevuto un chiaro, tondo e inappellabile sdegnoso rifiuto.
Aveva proposto che Loiero fosse eletto Presidente del Partito ma anche qua ha dovuto registrare un netto insuccesso, ed alla fine l’incarico è stato assegnato alla Lo Moro.
Aveva chiesto che la nuova Giunta fosse ridotta, ma il risultato finale vede una Giunta senza cura dimagrante e, ancora una volta, così gonfiata che si è parlato di Giunta obesa.
Aveva chiesto la costituzione di un Gruppo consiliare unico (raggruppando quelli del PD, del PL e quello abusivo di Racco) ed è ancora alle prese con chi, malgrado lo scandalo che ha avuto dimensioni nazionali, rifiuta l’abbandono di un apparato profumatamente pagato dalla Regione.
Aveva chiesto…chiesto…. chiesto…. ma a che serve continuare l’elenco se oramai è palese che il vice Ministro è sotto custodia e senza libertà di manovra? A parole gli è consentito tutto, ma nei fatti a decidere è il duo formato da Bova e Loiero che, proprio a rimarcare il proprio dissenso, si sono assentati platealmente dall’assise di insediamento delle settimane passate.

Se però il risultato di questa emarginazione del vice Ministro avesse prodotto risultati non diciamo eccellenti, ma accettabili, tutto poteva passare sotto silenzio, ma così non è. Ancora una volta, infatti, si è lavorato non per offrire alla nostra comunità qualcosa di serio per la gestione della cosa pubblica, ma solo guardando agli interessi della propria bottega. Non è la Calabria che interessa, ma la propria componente politica al solo fine di mantenere una posizione di privilegio e di potere. Qualcuno ha parlato di loierismo che però va completato con il bovismo. Fuori quindi l’on. Principe che non serve più ed è considerato ormai un politico bruciato, e dentro una donna che è l’unica in circolazione dopo l’uscita della Lo Moro (se qualcuno dei nuovi arrivati, nel PD, avesse sperato in qualche ipotesi è più che servito. Quando, infatti, si arriva alla stretta finale prevale sempre l’interesse diretto di bottega).

Durerà? Rispetto alla Giunta passata c’è una caratura di gran lunga inferiore, per cui la domanda da porsi non è sul tempo di durata, ma sulla quantità di rovine che sarà capace di aggiungere a quelle passate, e su cosa riuscirà a fare l’altra parte dell’universo politico per contrastare il degrado e i guasti più che annunciati. Già l’on. Abramo ha fortemente criticato la mancanza di gioco di squadra e i trasversalismi che, soprattutto a livello consiliare, paralizzano l’attività e il sereno confronto delle posizioni. All’orizzonte si addensano nuvole gravide di pioggia, e un cielo sempre più … nero.

dr. Giovanni ALVARO
Direzione Nazionale Nuovo PSI

Reggio Calabria 2.12.2007

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *