Solo gli struzzi pensano di cambiare la realtà non guardandola, a meno che…

L’articolo di Pierluigi Battista sul Corriere della Sera di oggi dal titolo “Basta diaspore: salvate i socialisti” ha dato vita ad una serie di precisazioni su chi sarebbe in minoranza nel vecchio Nuovo PSI, ma non ad una riflessione seria e ragionata sull’argomentazioni contenute nel corpo dell’articolo. Che De Michelis, Sottani e sicuramente Verrecchia ed altri, strillino perché, pur non avendo partecipato al Congresso del Midas sono rimasti una esigua minoranza in cerca d’autore, così come aveva, del resto, previsto solo qualche mese fa lo stesso ex Segretario dichiarando ai quattro venti che lui avrebbe aderito alla Costituente anche solo “con i pochi che mi seguiranno”. E’ normale ed è comprensibile tentare di nascondere la realtà “ai pochi che li seguiranno” perché in caso contrario sarebbero costretti ad arrivare alla metà semplicemente nudi. Il tentativo di far apparire quel che non c’è nasce anche dal fatto che nessuno, dico nessuno (neanche Boselli), li accoglierebbe a braccia aperte se anche visivamente non portano nulla in dote. Elencare deputati in cerca di nicchie di sopravvivenza, o Segretari Regionali totalmente staccati dalla base, non basta a camuffare una palese inconsistenza. L’operazione ha tutto il sapore di nascondere agli altri la realtà. Ma se questo è comprensibile, non lo è altrettanto l’aver semplicemente ignorato la riflessione di Battista sul vero obiettivo della cosiddetta “Costituente socialista”. E qua c’è proprio l’atteggiamento dello struzzo che non nega agli altri ma a se stesso la verità. E lo fa mettendo semplicemente sotto la sabbia la propria testa e immaginandosi scenari che esistono solo nel proprio immaginario: Costituente, fine della diaspora, ricomposizione del vecchio Partito Socialista e quindi splendori dell’età d’oro. Battista con la lucidità che lo contraddistingue ha colto il nocciolo dell’annuncio della Costituente che è “l’ultima tappa di un peregrinare senza metà”, e continuando fa la storia non dei socialisti ma dello SDI e delle sue esigenze di sopravvivenza che lo hanno visto passare dall’alleanza con Dini, a quello con i Verdi, alla più recente con i Radicali per imboccare quindi l’affannosa scelta di “scendere repentinamente dall’autobus” dopo il deludente risultato elettorale. Battista parla senza mezzi termini e allusioni di “sospetto della strumentalità e della contingenza”. Perché si vuole continuare a vedere scenari che non esistono? Perché continuare a far credere che tutto può entrare nel calderone inclusi Mussi, Angius e Salvi che pensano invece alla Cosa o Casa rossa? E dello Sdi, senza Del Turco, Marini e quant’altri, che resta? Suvvia compagni, siete troppo intelligenti per pensare di darcela a bere. Viene agitata una bella bandiera che parla al cuore dei socialisti, ma quali sono i veri obiettivi?
Giovanni ALVARO Segretario Provinciale di Reggio Calabria

2 commenti su “Solo gli struzzi pensano di cambiare la realtà non guardandola, a meno che…”

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    caro Gennaro non credo che riportare indietro le lancette della storia del Nuovo P.S.I. di un anno, rinegoziando la nostra alleanza con la CDL, possa far crescere il partito che, non dimentichiamolo, alleato con la CDL ha preso insieme alla DC di Rotondi 0,7%. Francamente limitarsi a dire di rinegoziare la nostra alleanza con la CDL non mi sembra un grosso spunto politico tale da ridare voce agli ideali socialisti. Forse la Tua scelta potrà permettere a qualche compagno di fare politica attiva ma sicuramente non potrà riportare il socilismo ad essere un soggetto coprotagonista della vita del nostro paese. Se non si prova nemmeno a sognare di giocare non rimane che essere semplici spettatori come temo che rimarrai tu e gli amici che ti seguono. Comunque con affetto Ti saluto e ti auguro un buon lavoro per i nostri comuni ideali

  2. L’elezione di STEFANO CALDORO a neo Segretario Naizonale del Nuovo PSI è solo la dimostrazione INCONFUTABILE che la nostra Corrente conta per il 65%.

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