NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE

Diciamo subito che il Nuovo PSI non è figlio di un Dio minore ma, come ogni altro alleato del fronte moderato riformista, rivendica pari dignità. Tutti, infatti, grandi o piccoli che siano, hanno diritto, ad essere coinvolti nella formazione del nuovo esecutivo. Con presenze consistenti o con presenze che possano apparire soltanto simboliche, ognuno deve sentirsi pienamente coinvolto e parte integrante del progetto “rialzati Italia”.

Sbaglia chi pensa che si tratti di un giro di parole per avanzare rivendicazioni tese a soddisfare le aspirazioni, che pur sarebbero legittime, di singoli dirigenti. Tutt’al più la rivendicazione punta a soddisfare le aspettative degli elettori dei singoli partiti che hanno scelto di votare PdL anche per la presenza in quelle liste dei propri dirigenti. Per quanto ci riguarda due di essi, Stefano Caldoro (Segretario Nazionale) e l’uscente Lucio Barani, sono stati eletti, affermando così una presenza socialista organizzata che, da altre parti, i riferiamo ai Costituenti, è stata giudicata fastidiosa ed è stata liquidata malgrado anni di servitù più o meno cosciente.

Non è azzardato dire che la presenza del Nuovo PSI nel panorama politico nazionale diventa, giocoforza, per gli elettori socialisti, ormai allo sbando, un punto importante di riferimento che già le concomitanti elezioni amministrative hanno abbondantemente conclamato. Dove, infatti, abbiamo presentato liste col nostro Garofano i risultati sono stati abbastanza lusinghieri. Da Catanzaro in Calabria, a Bitonto nelle Puglie, ai Comuni della Campania le percentuali si aggirano attorno al 5%, e ciò anche in presenza, come a Catanzaro, di altre due liste socialiste che realizzano un 4 ed un 2,7% ciascuna.

Il Nuovo PSI ha quindi pieno titolo a chiedere una presenza nell’esecutivo, e pieno titolo ha il Nuovo PSI Calabrese a rivendicarlo per la propria regione. Sarebbe assurdo infatti non cogliere l’importanza di un riconoscimento che va aldilà dell’immediato per guardare con sufficiente tranquillità ai nuovi appuntamenti non ultimi quelli elettorali regionali nelle Regioni del Sud. Così come per la Sicilia , dove Lombardo ha stravinto, bisogna ‘omogeneizzare’ gli esecutivi regionali per evitare le quasi certe conflittualità contro le grandi opere pubbliche, a partire dal Ponte sullo Stretto.

Tra l’altro non sarebbe capito un ‘trattamento’ diverso tra le forze minori, alcune delle quali, come l’ MPA, già abbondantemente ricompensate con gli eletti, ed altre che bussano insistentemente alla porta del PdL . Siamo,però, certi e più che convinti che la ‘quadra’ (come l’ha chiamata Bossi ) anche per il Nuovo PSI sarà trovata dal Presidente Silvio Berlusconi che ha la capacità di non guardare solo all’oggi, ma quella di guardare sempre a domani e dopodomani, perché è così che si vincono non le battaglie, ma le guerre.

I Segretari Provinciali, nonché membri della Direzione Nazionale
Giovanni ALVARO – Reggio Calabria
Gianfranco BONOFIGLIO – Cosenza
Mimmo FULCINITI – Catanzaro
Carlo PANTANO – Vibo Valentia

Calabria 03.05.2008

Un commento su “NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE”

  1. Più che commentare la domanda che nasce naturale a questo articolo è:
    qualcuno pensa che si possa fare a meno dei socialisti !? se si avremo tanto da fare, se no avremo da fare lo stesso per dare al simbolo del garofalo rosso il giusto posto nella rosa dei partiti di governo.
    Non aspettiamo altro che un prossimo e urgente congresso nazionale per verificare lo stato dell’arte e pensare al futuro prossimo.

    Un gruppo di socialisti di Cosenza sud.

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