FARE FUTURO: MORONI, “SUI DIRITTI CIVILI, ABBANDONIAMO LE IDEOLOGIE”

(IRIS) – ROMA, 13 MAG – «Le coppie eterosessuali hanno una possibilità di scelta, possono stipulare un contratto con lo Stato, assumersi dei doveri e vedersi riconosciuti dei diritti. Non è accettabile, per me, che le coppie omosessuali non abbiano questa possibilità di scelta e siano, di fatto, escluse dall’accesso a quei diritti che lo Stato, ripeto, garantisce invece alle coppie eterosessuali. Ma non ne voglio fare una questione ideologica. Credo anzi che queste questioni vadano il più possibile de-ideologizzate». Lo sostiene Chiara Moroni, deputata del Pdl, in un’intervista dedicata a laicità, coppie di fatto e fine-vita, pubblicata oggi su Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo presieduta da Gianfranco Fini. «Forse uno stimolo potrebbe venire dall’Europa. Ma al di là di questo – e ci sarebbe da chiedersi quanto l’Ue parli realmente con una voce sola anche nel settore dei diritti civili – credo che l’Italia debba “sentire” che c’è una sacca di diritti non riconosciuti a partire dai suoi cittadini, dal suo substrato sociale», prosegue Moroni. Sul testamento biologico, invece, l’auspicio è che si arrivi a «una legge migliore di quella uscita dal Senato» e che «non si segua l’esempio della legge 40, una legge che non esito a definire pessima». Per ottenere quest’obiettivo bisogna operare «rifuggendo, sostanzialmente, dalla tentazione che l’etica e la morale personale di chi siede in Parlamento diventino etica e morale pubblica: questo sarebbe lo specchio di uno Stato etico al quale, credo, nessuno di noi vuole arrivare»; bisogna, insomma, «scrivere una legge che valorizzi la libera autodeterminazione dei cittadini, che permetta alle persone di scegliere il proprio codice etico e morale. Una legge che dia la possibilità di realizzare la propria libera scelta all’interno di un quadro di regole che garantiscano tutti, senza nessuna matrice ideologica, culturale o religiosa. Una legge laica che permetta a tutti di scegliere come vivere, e anche come morire». E mentre Chiara Moroni sul riconoscimento delle coppie di fatto si dice «più ottimista, perché ci sono molti modi per regolamentare la questione, anche partendo da opinioni un po’ diverse», in tema di fine-vita ammette che l’obiettivo è «difficile perché le spinte ideologiche sono molto forti» e «legiferare su un tema così delicato, che coinvolge così intimamente tutte le coscienze è difficile e complicato. Per questo, si deve procedere con grande attenzione». La deputata del Pdl dà anche la sua definizione di laicità: «è un approccio libero, non condizionato da pressioni provenienti dal dogmatismo religioso, ma anche dal dogmatismo culturale – non dimentichiamoci che, in Italia, abbiamo una sinistra comunista e post-comunista estremamente dogmatica dal punto di vista ideologico. Un partito laico, insomma, è un partito che sa appropriarsi del ruolo della politica: esercitare una forma di mediazione fra interessi diversi e spinte opposte». E il Pdl, all’interno del Ppe, potrà «rappresentare un nuovo modello in Europa, una sintesi innovativa di culture e di tradizioni politiche diverse».

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Redazione

La redazione di Pensiero Socialista

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