La lista di Varese è una scelta locale

Leggo con vivo stupore che a Varese si sarebbe compiuta una scelta Politica che, condivisa con il livello Regionale, sarebbe stata avallata dal Segretario Nazionale Gianni De Michelis.
Lo stupore è inizialmente legato al fatto che esista una Federazione.
Dopo l’uscita dal Partito dell’On. Buffoni, infatti la Federazione di Varese ha visto solo un paio di Comuni presenti, tant’è che il Segretario Provinciale di Varese rappresenta il Comune di Busto Arsizio (che è il suo) e basta.
Il secondo fatto di stupore è legato alla forzatura che una vicenda assolutamente locale e pertanto legittima, assuma una valenza Nazionale.
Alcuni Socialisti del Nuovo PSI della Provincia di Varese inseme ad alcuni ex SDI, così mi pare sia il Consigliere Comunale di Varese e “portavoce” della Costituente Varesotta, hanno deciso di fare un percorso elettorale, utilizzando un simbolo che può indurre un maggior richiamo e magari qualche “fraintendimento”.
Fatto questo, ripeto, assolutamente legittimo e utile.
Il nostro è sempre stato un partito aperto alle diverse situazioni elettorali, non v’è ragione per cui a Varese, alle elezioni provinciali il NUOVO PSI, modificando il proprio simbolo, non si ponesse in una competizione “fuori dai Poli”.
Questo è da ricondursi quindi ad un fatto tecnico di “speculazione” elettorale e non quindi ad un fatto politico.
Né mi risulta che il Congresso del Nuovo PSI, che se non sbaglio dovrà celebrarsi a Giugno, abbia deliberato “il fatto”, né tantomeno De Michelis, che è in ordinaria amministrazione può pensare di compiere atti che non sono nella sua facoltà.

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Franco Spedale

Franco Spedale - Medico Vice Segretario Nazionale del Nuovo PSI

4 commenti su “La lista di Varese è una scelta locale”

  1. Concordo con quanto affermi Franco.
    Fra l’altro anche alle Politiche 2006 ci furono liste che potevano indurre gli elettori Socialisti alla confusione.
    Per esempio c’era una lista “I Socialisti” avente come simbolo una colomba.
    Tutto questo ha peggiorato le cose per il NUOVO PSI che già scontava la CONVIVENZA nel simbolo con la Nuova Dc dell’ormai onnipresente sui Media Gianfranco Rotondi.

  2. Sono Luigi Vanetti il portavoce della lista denominata “Socialisti Uniti per la Costituente” che si presenta alle elezioni provinciali di Varese.
    Sono capitato casualmente su questo sito e ho letto alcune consderazioni che necessitano di chiarimenti che espongo in modo schematico.
    1) non sono il consigliere comunale di Varese ma sono candidato nel collegio 3 di Varese:
    2) la lista è stata attivata da un gruppo autonomo di socialsti con tessera SDI, NPSI,RS o senza tessera come me, che da almeno 4 anni si trova a discutere nella sede SDI di Varese e che ha fatto manifestazioni congiunte nell’ottica comune dell’unità socialista ( p. es. quella del 2004 a ricordo degli assassini di Matteotti e Buozzi con relazione di Carlo Tognoli e l’intervento di Giannino Guiso);
    3)Questo medesimo gruppo di socialisti ha partecipato alle elezioni comunali di Varese sotto il simbolo della Rosa nel Pugno eleggendo un consigliere “senza tessera” che ha immedaiatamente costituito dopo 10 anni il gruppo consigliare Socialista quale strumento per l’unità dei socialisti.
    4)L’on. Andrea Buffoni ha dato il pieno appoggio alla lista “Socialisti Uniti per la Costituente” partecipando anche alla riunione nella quale è sata adottata la decisione.
    5)La lista è in consonanza con la costituente approvata al congresso SDI di Fiuggi dove è stato espresso formale assenso anche da De Michelis e Bobo Craxi;
    6)Il simbolo del garofano non è “tarocco” bensi dato formalmente alla lista da De Mchelis e Perini nella piena e partecipata convinzione unitaria.
    In conclusione il “fatto” è pienamente politico; Varese ha, se vogliamo, anticipato i tempi di una politica ingessata e i tanti compagni coinvolti spendono energie e faccia per un solo obiettivo: la costituzione del Partito Socialista Italiano, come affermato da Boselli al congresso SDI.
    Invito quindi tutti i Socialisti a rendersi partecipi di questo passo avanti fatto a Varese sostenendo la lista e la candidata Angel Forno, una giovane donna espressione di rinnovamento.
    Fraterni saluti
    Luigi Vanetti

  3. Proprio non riuscite a capire ciò che è successo a Varese per il semplice motivo che non siete “sul pezzo”
    E orami un anno che un gruppo di socialisti volenterosi hanno voluto caparbiamente seguire la linea dell’Unita ditutti i Socialisti senza seguire le vicende nazionali.
    Per tale motivo il 16 dicembre 2006 si è svolta un’assemblea dei socialisti Varesotti appartenenti e non a partiti Socialisti nazionali i quali hanno firmato un documento comune dove si rendevano attori attivi per giungere a una lista di tutti i Socialisti.
    La cosa si è realizzata con grande stupore di molti. Il NPSI regionale a colto il significato politico di questo passaggio e con la struttura presente in provincia di Varese si è reso disponibile come disponibile, stante le parole che ho udito, Gianni che ha dichiarato la partecipazione sua alla costituente come ha affermato al congresso di Fiuggi dello SDI.
    La novità vera è che tra i candidati ci sono Socialisti dello SDI, del NPSI, del Partito di Rifondazione Socialista e gli auto definiti sans papier (senza tessera)vale a dire Socialisti e basta che credono in un percorso politico comune.
    Vediamo di smetterla di usare i compagni in modo strumentale e lasciateci lavorare in pace per un ideale comune.

  4. ===============

    La morte di Mario Didò mi ha profondamente rattristato. l’ho conosciuto nel 1963 ad Agrigento dove era venuto per un comizio sindacale. La sera di un giorno di dicembre nel corso di una cena a Porto Empodocle, ci disse che la sinistra del PSI avrebbe fatto la scissione ma che lui
    non se ne sarebbe andato dal Partito anche se avrebbe continuato a lottare contro la deriva (si fa per dire) ministerialista dei socialisti. Pensate che
    eravamo scontenti ancora dopo aver fatto la nazionalizzazione dell’industria elettrica, la riforma della scuola, misure essenziali di protezioni del lavoro che sarebbero poi sfociate nello Statuto dei Diritti del grande dirigente socialista Giacomo Brodolini. Vedete come tutto è relativo: Ora si fanno privatizzazioni anche di bene essenziali come l’acqua con il concorso di quasi tutto l’ex PCI!!
    Il 12 gennaio del 1964 avvenne la scissione. Mario Didò assieme a Pietro Boni, Silvano Verzelli, Montagnani restarono a rappresentare i socialisti nella CGIL. Fernando Santi, autonomista, era rimasto al suo posto.La maggior parte del gruppo dirigente (ma non la base) segui gli scissionisti creando situazioni di gravi disagio e spingendo anche una parte del PSI ad armeggiare attorno ad un progetto di sindacato socialista.
    Didò si prodigò come un leone sui due fronti: ricostituzione della corrente socialista come seconda forza della CGIL e lotta contro ogni ipotesi di sindacato di coloro. Novella ed i comunisti diedero una mano approvando in Parlamento la programmazione economica come metodo proposta dai socialisti Pieraccini e Giolitti.La scissione della CGIL fu evitata. De Martino,segretario del Partito, si convinse che ci conveniva restare nella CGIL e si accontentò di sostituire il grande Fernando Santi con il ruspante sue seguace Giovanni Mosca.
    Lo ricordo infaticabile, fiero del suo socialismo padano ed italiano, unitario ma senza mai farsi mettere i piedi sul collo dai comunisti che avevano un peso schiacciante nella CGIL e non solo.
    Lo ricordo per la sua schiettezza, la sua lealtà, il suo antioligarchismo, la sua genuina fede nel socialismo, la sua dedizione ai lavoratori.
    Propongo che la stampa di Partito domenica dedichi grande spazio alloa sua memoria.
    Ho perso un compagno ed un amico carissimo. Il socialismo italiano ed europeo ha perso una grande personalità–
    Pietro Ancona da Palermo

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