Il capitale umano: le idee

I 2/3 del valore della produzione sono dovuti al capitale umano (conoscenze, capacità, competenze che aumentano produttività e reddito di lavoro). In Italia il capitale umano è insufficiente per fronteggiare la competizione internazionale. Per valorizzare e impiegare il capitale umano serve una riflessione sul sistema di ricerca e di formazione italiano, nonché sulla capacità delle imprese di impiegare le risorse umane formate. Che fare?

Scuola: Defiscalizzare le spese scolastiche delle famiglie e assicurare un salario minimo agli studenti più meritevoli e bisognosi. Ridurre l’evasione e la dispersione scolastica. Aumentare le competenze in lettura, matematica, scienze, anche con misure premiali per docenti e studenti. Aumentare la concorrenza tra gli istituti scolastici, l’autonomia scolastica premiale anche per gli stipendi dei docenti, la formazione sul lavoro e l’alternanza scuola-lavoro. Potenziare la formazione continua degli occupati anche per mezzo di incentivi alle imprese e misure premiali di carriera per i lavoratori che hanno accresciuto il loro capitale umano.

Università: Diminuire i costi per il contribuente ed aumentare i costi per l’utente: defiscalizzare i costi familiari per le spese universitarie, aumentare le basse tasse dei fuori corso di lungo periodo. Rivedere la governance dell’Università. Riformare l’FFO per aumentare la concorrenza tra gli atenei e puntare sull’eccellenza scientifica e didattica. Ridurre il numero dei piccoli Atenei e dei corsi di laurea di piccole dimensioni. Aumentare l’autonomia e la responsabilità degli atenei per i programmi e per i budget. Premiare l’internazionalizzazione. Incentivare il merito didattico e scientifico dei docenti e l’alternanza università-lavoro per i docenti seguendo le iniziative già avviate con la riforma Moratti dello stato giuridico. Potenziare la valutazione esterna anche per la didattica e premiare le università che si sottopongono volontariamente all’accreditamento ed operano secondo standard internazionali. Qualificare l’accesso e aumentare la frequenza universitaria. Potenziare le misure di orientamento e la mobilità tra corsi di studio ed atenei, così come previsto dalla riforma Moratti. Rilanciare i tirocini lavorativi (stages) e professionalizzanti durante il corso di laurea, l’orientamento, il sostegno e il collocamento dei laureati nel mondo del lavoro, il monitoraggio e la valutazione dei risultati del job placement, la soddisfazione dei laureati, dei datori di lavoro, dei docenti, sviluppando le misure già presenti nei provvedimenti Moratti. Aumentare i corsi di specializzazione di qualità e professionalizzanti ed i master di qualità, potenziare i servizi agli studenti sulla scorta del sostegno del MIUR alle Università disposto dal precedente Governo. Favorire l’erogazione di prestiti d’onore a tasso agevolato e correlati al merito ed ai bisogni. Potenziare l’alta formazione artistica e musicale, specie quella a maggiore grado di occupabilità quali gli Istituti superiori per le industrie artistiche (ve ne sono solo 4 in tutta Italia) e l’Accademia nazionale di arte drammatica (presente solo a Roma).

Ricerca: Investire in ricerca specie se vicina la mercato, in capitale umano nell’eccellenza, nelle scienze, in ingegneria, in tecnologia. Evitare investimenti pubblici non focalizzati, incentivare la ricerca autonoma delle imprese e nelle imprese seguendo l’esperienza dei distretti di Ricerca e dei centri di competenza. Defiscalizzare le spese delle imprese in S&R, con percentuali maggiori per quei settori, come quello energetico, che risultano strategici per la competitività del sistema Italia. Potenziare lo sviluppo di tecnologie nei tradizionali e competitivi settori del “made in Italy”. Prevedere incentivi fiscali per le innovazioni di prodotto. Misurare la qualità degli investimenti per mezzo di valutatori esterni ed internazionali sulla base dei provvedimenti adottati dal precedente Governo. Cogliere le opportunità offerte dal VII programma quadro dell’UE (2007-2013), incentivare la cooperazione e rafforzare i legami tra industria e ricerca sia a livello di Paese, sia a livello regionale, secondo l’esperienza dei distretti di Ricerca e dei centri di competenza, incentivare la scoperta di nuove conoscenze più vicine al mercato, finanziare progetti di ricerca fortemente innovativa, migliorare le prospettive di carriera dei ricercatori.  

Alberto Di Ferrante

Il buon governo catto-comunista

“ Sta continuando la telenovela, anche se sarebbe più giusto definirlo spettacolo drammatico, della sinistra neogiustizialista e sceriffa. Il fatto che non riescano a trovarsi d’accordo dimostra tutta la debolezza e l’incapacità non solo dell’Esecutivo ma degli stessi sindaci che sono costretti ad affidarsi a misure estemporanee, trovate pubblicitarie o veri e propri atti di forza, per recuperare l’immagine fallimentare dei loro capi-partito al governo. Manca un progetto quadro al proposito, ma ancor più una coesione identitaria sui provvedimenti da prendere. Per cui sono sempre più evidenti  l’inadeguatezza e l’incertezza di questa maggioranza, che  traveste da agnello il Presidente del Consiglio, per nascondere  il lupo marxista che coabita nella stessa casa. Ormai non vi è Comune  governato da qualche “neoilluminata”  giunta cattocomunista, che non si  inventi qualche misura per tamponare i danni creati dall’immobilismo del  Partito Democratico ( Prodi, D’Alema, Rutelli ) al potere.  Il Nuovo Psi che io rappresento in Veneto, è convinto del fatto che continuando a lasciar gestire l’Italia e le istituzioni da questa coalizione, ci si troverà ben presto  a dover affrontare  le sue contraddizioni in modo sempre più profondo e capillare.Oltre alla  giustizia, anche l’istruzione sta andando a rotoli. La scuola deve guardare avanti, non indietro.  Per cui non vanno confusi la disciplina e la cultura, con l’oscurantismo didattico !. L’insegnamento e lo studio, alla fine, devono fornire un utile sapere.  Come si può eludere dall’importanza dell’informatica, di Internet e dell’ Inglese ? Sulla famiglia ed ancor più il mondo giovanile vanno aggiornati i ruoli, rendendoli quanto mai organici  al mondo attuale. Al riguardo la politica, di casta e di censo, è anche oggi  in ritardo, non porta anche i bluejeans. Dovremo stabilire che oltre alle quote rosa dovranno realizzarsi anche le quote verdi, per obbligo istituzionale. Soprattutto verso le nuove generazioni dovremo realizzare, con coraggio, profondi cambiamenti. Una società che non riesce ad attuare  il suo primo articolo costituzionale, deve ricercare  provvedimenti riparatori, deve trovare percorsi che inseriscano tutti i diplomati e laureati nel mondo del lavoro in modo retribuito. Il praticantato ed il volontariato devono diventare  una scelta e non un obbligo. Nostra prima prerogativa sarà quella di batterci per dare alle nuove generazioni sicurezza e tranquillità, riaggiustando, a loro favore,  il costo  e l’età delle pensioni. Non vedo vivacità e sintomi in tale direzione da parte di Prodi e C., impegnati più che altro a svilire, in modo sprezzante,  una legge ( Biagi ) solo perché di non loro approntamento, invece che prenderne il buono che c’è ed eventualmente migliorarla col contributo di tutti i partiti. Sul Fisco, infine, il primo grande errore di questa maggioranza è stato affidarne la gestione ad un Ministro essenzialmente tecnico e poco indigeno. Padoa Schioppa, questo secchione dell’attivo in bilancio, contra ed erga omnes,  non ha ancora capito che se si vuole far girare l’economia e soprattutto le imprese, le tasse  devono calare e non aumentare spaventosamente. Provveda e legiferi, invece,  affinchè il primo indotto di un recupero di risorse siano la diminuzione dei costi  pubblici, il minor costo dell’apparato amministrativo, il miglior uso del patrimonio dello stato. Non si proclami la battaglia all’evasione con l’enfasi di un “wanted “ da Far West. Ma si avvii una riforma che riveda i parametri e le aliquote della tassazione diretta ed indiretta. Bisogna, in primis, convincere i cittadini che lo Stato non è il primo fuorilegge ! Ma non potrà essere questa maggioranza ad avviare un siffatto  processo di maturazione civile, e ristabilire la credibilità del Parlamento, perché limitata, direi quasi impedita, dalla sua stessa conformazione, che vede in essa alleate forze di opposta ispirazione: cattolica e comunista, entrambe da riformare, l’ultima da seppellire. Alla lunga questa coalizione centrifuga ed autodistruttiva non potrà che fare ulteriori  danni al Paese. Per il Nuovo Psi  tale pericolo va scongiurato al più presto, chiarendo a tutti i cittadini, con ogni modo possibile, l’inopportunità, la sconvenienza, dell’ulteriore durata di questo Governo e la necessità di una sua caduta repentina.La prima risposta efficace ed  il più celere rimedio sarà  quello di portare alla guida del Paese una coalizione liberalsocialista oggi rappresentata dalla Cdl.  L’omogeneità riconoscibile e l’ identità progettuale possono essere l’immediata garanzia dell’inversione di tendenza, della risalita dal baratro, dell’uscita dal Medioevo in cui ci hanno portato gli attuali leader  del Compromesso Storico al Governo. 

Angelino  MasinSegretario Regionale Veneto Nuovo Psi

A proposito dll’ordinanza sui lavavetri

 

Sulla Ordinanza emessa il 27 di Agosto dalla Giunta di Firenze per bloccare l’attività dei lavavetri agli incroci stradali, riscontro da un lato la stessa  contraddizione presente nel  Governo nazionale, laddove i più strenui oppositori di certi provvedimenti  sono all’interno della stessa maggioranza,  dall’altro la “furberia “ ipotizzabile, il colpo di teatro dei soliti amministratori di scuola comunista, che, pur di conquistare le scene, e preannunciare nuovi territori propagandistici da esplorare, si son ben guardati dal  coinvolgere tutto il Consiglio Comunale e le forze sociali prima di legiferare in proposito.

 

In un dibattito più ampio sarebbe senz’altro emersa la necessità di inserire il problema non già nel mero ambito di “ pulizia estetica “ di una città, bensì in quello più consistente della lotta alla micro criminalità, all’evasione, alla discriminazione sociale, ivi comprendendovi, quindi, la prostituzione, l’abusivismo in genere, lo scippo, la delinquenza di quartiere, il tifo violento.

 

Comunque i concetti insopprimibili di tolleranza  e solidarietà, oggi non possono essere più invocati  a favore dei soli  immigrati o dei soli meno abbienti, ma, come principio, nel  rispetto di tutti i cittadini.

 

Ritengo un concetto equo, e quindi in sintonia con i principi socialisti e cristiani,  preoccuparsi anche della  sensibilità e dei diritti del cittadino comune, che rispetta le leggi .

 

L’abuso di accattonaggio va estinto per tre ragioni. La prima  perché è una chiara manifestazione di malcostume, la seconda perché indubbiamente  fomenta disuguaglianze all’interno dello stesso ambiente ( si pensi a tutti coloro che non sono in grado o non hanno la possibilità di usufruire di uno spazio di mendicanza ! ), la terza perché motiva,  senz’altro,  la nascita e  l’organizzazione di racket ulteriormente fuori legge e pseudomafiosi.

 

Al di là ed al di sopra di un esclusivo atteggiamento repressivo andranno attivati tutti gli strumenti di confronto con le associazioni territoriali di sostegno e con le stesse rappresentanze degli immigrati regolari, per coinvolgerle nella gestione e soluzione dei problemi, anche prevedendo un loro utilizzo, nel rispetto dei  regolamenti locali, all’interno delle stesse polizie municipali con specifici incarichi ( si pensi ai rilevatori  delle soste ).

 

Evidenzieremo questo nostro pensiero alla Giunta regionale, perché si faccia propositrice di una iniziativa istituzionale tesa a coordinare ed indirizzare le amministrazioni locali verso soluzioni omogenee e condivise in tutto il territorio Veneto.

Angelino Masin Segreatrio regionale del Veneto

FI: BERLUSCONI PREPARA RIPRESA, ATTESO DOMANI A TELESE POI SARA’ A GUBBIO =

FI: BERLUSCONI PREPARA RIPRESA, ATTESO DOMANI A TELESE POI SARA’ A GUBBIO =
LA GARGONZA AZZURRA SI TERRA’ DAL 6 ALL’8 NELLA CITTA’ UMBRA

Roma, 29 ago. (Adnkronos) – Lo slogan e’ pronto: ‘Il tempo del partito’. Il programma si articolera’ in tre giorni tra dibattiti e incontri. Momento clou sara’ l’intevento conclusivo del leader, Silvio berlusconi.Anche quest’anno, lo stato maggiore di Forza Italia si ritrova a Gubbio per parlare di strategie politiche e del suo futuro in vista della ripresa. Come tradizione, e’ stata scelta la piccola citta’ umbra, ormai diventata tappa obbligata per il movimento azzurro prima delle prossime scadenze parlamentari e istituzionali. La scuola di formazione si terra’ dal 6 all’8 settembre presso il Park Hotel ai Cappuccini.

Si comincia giovedi’ 6: alle 16 i lavori saranno aperti con il saluto del coordinatore regionale dell’Umbria Luciano Rossi.
Seguiranno le relazioni del coordinatore nazionale di Fi, Sandro Bondi, del suo vice Fabrizio Cicchitto di Don Gianni Baget Bozzo. In serata e’ prevista la presentazione di alcuni libri sulla vita e la politica di Bettino Craxi (Colarizi-Gervasoni, Gismondi, Musella, Pini). Ad animare il dibattito, coordinato da Stefania Craxi, ci sara’, tra gli altri, Stefano Caldoro del nuovo psi.Durante la ‘tre giorni’ si parlera’ di riforme, immigrazione (con particolare attenzione ai diritti delle donne), mercato del lavoro, politica estera. Sabato mattina, in particolare, il partito si interroga sui problemi del Sud e la ‘nuova questione meridionale’. Ci sara’, infatti, un incontro con i coordinatori delle regioni meridionali, coordinato da Mario Valducci.

Poi si discutera’ del ruolo delle donne in politica e nel partito. ‘Un anno di politica estera di Prodi e D’Alema’ sara’, invece, il tema del confronto tra Franco Frattini, vicepresidente della Commissione Ue e Antonio Martino, ex ministro della Difesa, alla presenza si Antonio Tajani, capogruppo azzurro a Strasburgo.Il costo del corso alla ‘Gargonza azzurra’, comprensivo di quota d’iscrizione, partecipazione ai lavori e pranzi, e’ di 200 euro a testa. I giovani di Fi potranno usufruire di uno sconto con una quota agevolata pari a 160 euro. Alle 17.30 la kermesse verra’ conclusa dal Cavaliere. Salvo cambiamenti dell’ultima ora, l’ex premier garantira’ la sua presenza al seminario umbro. Ancora non e’ stata sciolta ufficialmente la riserva per la ‘trasferta’ a Telese, ma secondo le indiscrezioni delle ultime ore, si fa piu’ probabile la sua partecipazione alla festa del partito di Clemente Mastella.

Il gruppo Consiliare della Provincia di Trapani è con Stefano Caldoro

 

In questi giorni, il Vice Segretario Nazionale Franco Spedale ha incontrato numerosi compagni Socialisti della Provincia di Trapani.

Tra loro alcuni Consiglieri Comunali dei Comuni Trapanasi ed il Capogruppo in Consiglio Provinciale Andrea Burzotta, che hanno ribadito fortemente la loro condivisione al progetto di rilancio Socialista del Nuovo PSI nella Casa delle Libertà.

“Finamente la chiarezza delle posizioni politiche ci possono permettere di rilanciare con forza l’azione Socialista nella Provincia di Trapani”, queste le parole del Consigliere Provinciale Andrea Burzotta che ora chiede che presto si faccia chiarezza anche riguardo al ruolo dell’Assessore Provinciale Socialista che avendo aderito alla Costituente non rappresenta più il Nuovo PSI nella Giunta Provinciale di Trapani.

Nei prossimi mesi la Federazione Provinciale di Trapani svolgerà il proprio Congresso Provinciale

FISCO: CALDORO (NPSI), VELTRONI HA USATO TONI APOCALITTICI

DURO CON LEGA MA COMPRENSIVO CON SINISTRA RADICALE

Roma, 19 ago. (Adnkronos) – “Veltroni ha attaccato duramente la Lega ed ha appena rimproverato Caruso”. E’ il commento di Stefano Caldoro, segretario nazionale del nuovo psi, in riferimento all ultima uscita del candidato alla guida del Pd. “Ha approfittato -aggiunge- della provocazione di Bossi per usare toni apocalittici e, nello stesso tempo, non ha la forza di rompere con nettezza con la sinistra radicale e massimalista con la quale, come capita al comune di Roma, cerca collaborazione e sostegno”.

(Pol/Ct/Adnkronos) 19-AGO-07 13:50

LEGGE BIAGI: CALDORO, NUOVO PSI IN PIAZZA PER DIFENDERLA

LEGGE BIAGI: CALDORO, NUOVO PSI IN PIAZZA PER DIFENDERLA
(ANSA) – ROMA, 16 AGO – ‘I Socialisti del nuovo psi parteciperanno alla manifestazione promossa da Giuliano Cazzola, il prossimo 20 Ottobre, in difesa della legge Biagi’: lo annuncia il segretario nazionale del partito, Stefano Caldoro.
‘Sara’ un appuntamento – aggiunge – che vedra’ uniti tutti i riformisti che hanno intenzione di modernizzare il sistema Italia e che non vogliono cedere ai ricatti della sinistra massimalista e conservatrice’.(ANSA).

LEGGE BIAGI: CALDORO,GIORDANO COME CARUSO, PRODI PRENDA ATTO

(ANSA) – ROMA, 13 AGO – ‘La posizione espressa dal segretario di Rifondazione Comunista Giordano dalla pagine de ‘il Corriere della Sera’ non si discostano politicamente, esclusi gli inaccettabili toni, da quelle fatte da Caruso’. Lo sostiene Stefano Caldoro, segretario Nazionale del nuovo psi. ‘Chiedere di cancellare la Biagi -aggiunge – e nello stesso tempo di definire il governo, del quale fa parte, inaffidabile dimostra tutta la debolezza di questa coalizione dell’Unione.
Prodi dovrebbe prendere atto di questa situazione non piu’ tollerabile e dovrebbe -conclude- sentire il dovere di dimettersi’. (ANSA).

Con Francesco Galati, gruppo del NuovoPSI in Regione Calabria

“La decisione dell’on. Francesco Galati di rispettare il patto con gli elettori calabresi e di confermare la sua appartenenza al Nuovo PSI ci riempie di orgoglio e di gioia. L’on. Galati, la cui dirittura morale è da additare come esempio in una fase politica caratterizzata dal più disinvolto trasformismo, rappresenterà in Consiglio regionale il partito dei socialisti autonomisti, il partito di coloro che non si sono rassegnati a sciogliere l’identità socialista nei calderoni del Partito Democratico e della Costituente. 

Abbiamo apprezzato la sobrietà e lo stile dell’on. Galati che ha annunciato, in aula, un’opposizione di tipo costruttivo, come è nelle migliori tradizioni del socialismo. Siamo certi che l’azione politica che l’on. Galati dispiegherà nel Consiglio regionale consentirà al Nuovo PSI di riacquistare un ruolo importante nel panorama politico calabrese e di irrobustire l’impianto di un partito che ha l’ambizione di costituire l’ala riformista dello schieramento moderato.  Il gruppo del Nuovo PSI, attraverso l’impegno e le riconosciute capacità morali e politiche dell’on. Galati, svilupperà certamente un’intensa attività legislativa, ma contribuirà anche, ne siamo sicuri, a preparare le condizioni ad una reale alternativa a questo Governo regionale prigioniero dei veti della sinistra radicale.  

I socialisti del Nuovo PSI, con in testa il segretario nazionale on. Stefano Caldoro, salutano con entusiasmo la ricostituzione del gruppo regionale in Calabria. Gli opportunistici cambi di casacca e i tentennamenti di un gruppo dirigente smarrito, avevano praticamente smantellato il grande successo delle liste del Nuovo Psi alle ultime regionali, cancellando un gruppo formato da ben tre consiglieri, conquistato in una logica di coalizione con la Casa delle Libertà. Quel gruppo stava per intrupparsi nel nascente Partito Democratico, utilizzando i voti che erano stati chiesti agli elettori da una posizione di alleanza con la Casa della Libertà. La coraggiosa e coerente scelta dell’on. Galati rende giustizia a tutti quei socialisti che intendono difendere e tenere alta la bandiera del riformismo e dell’autonomismo.
Le numerose adesioni giunte in questi giorni, da ogni regione italiana, ci fanno ben sperare nel futuro del nostro partito che rappresenterà il fattore aggiunto della coalizione moderata. All’on. Galati i migliori auguri per il gravoso ed impegnativo lavoro che lo attende”.

Adolfo COLLICE
Vicesegretario Nazionale e Segretario Regionale del Nuovo PSI Michelangelo FRISINIMembro della Direzionale Nazionale

Reggio Calabria, 1 agosto 2007      

NPSI: RENATO SQUILLANTE ADERISCE AL PARTITO DI CALDORO

(ANSA) – ROMA, 27 LUG – Renato Squillante ha aderito al Nuovo Psi, il partito guidato Stefano. Lo rende noto una nota della segreteria nazionale del nuovo psi.
‘Con una lettera al Segretario Nazionale – si legge – l’ex alto magistrato ha ricordato la sua lunga vicinanza ai valori ed alle scelte politiche del Psi ed in particolare ai ‘valori di liberta’ e rispetto dei diritti dell’uomo che hanno caratterizzato il sentire socialista’. ‘Libero come mi ritrovo da seri impegni – scrive ancora Squillante – con l’esperienza, ma anche i limiti che mi derivano dall’eta’ avanzata, mi sento onorato di dare il mio contributo, nei modi che riterrai opportuni, al servizio dell’ideale socialista che dev’essere salvaguardato”.
Il segretario nazionale Stefano Caldoro ha incontrato Renato Squillante ringraziandolo per la lettera di adesione al Partito e rimarcando ‘la profonda esperienza maturata negli anni, non solo come presidente della sezione Gip di Roma, ma anche come consulente giuridico del Quirinale ai tempi di Cossiga e come componente della Commissione Conso di riforma del Codice penale.
Squillante – conclude la nota – ha ricordato l’amicizia che lo legava a Giacomo Mancini e Bettino Craxi’.
L’ex capo dei Gip di Roma era stato condannato il 2 dicembre 2005 dalla seconda corte d’Appello di Milano a 7 anni di carcere per corruzione in atti giudiziari nell’ambito della vicenda Sme.
Ma la Cassazione, il 30 novembre 2006, aveva annullato le sentenze stabilendo che il processo doveva essere ripetuto a Perugia. Con Squillante erano stati condannati in secondo grado anche Cesare Previti e Attilio Pacifico. L’inchiesta aveva visto coinvolto anche Silvio berlusconi: l’ex premier, nel troncone del processo che lo riguardava, e’ stato assolto il 27 aprile scorso in secondo grado. (ANSA).

Centrale ENEL di Porto Tolle

Ogg.:  Centrale EnelCON PREGHIERA DI  SOLLECITA CONSIDERAZIONE 

Onorevoli Rappresentanti Istituzionali, con lo spirito di assoluto servizio anche il Nuovo Psi Veneto intende contribuire al Vostro già dimostrato impegno per risolvere la questione di cui all’ oggetto. 

Sono quanto mai preoccupanti le ultime vicende relative all’impianto energetico, da qualsiasi parte esse vengano prese in considerazione. 

Da tempo la scrivente ha scelto la linea di salvaguardare “ l’ occupazione nel Comune di Porto Tolle “ e, possibilmente, anche “ la vita nel Comune di Porto Tolle “. 

Esiste senz’altro un equilibrio ambientale per cui impegnarsi, come esiste un altrettanto equilibrio  esistenziale da considerare. 

Non siamo tra coloro che esultano per la recente messa al bando dell’uso del carbone per la riconvertenda Centrale. 

Esprimiamo, anzi, la nostra ferma contrarietà alle recenti decisioni del VIA nonché alla ben nota posizione del Ministro Pecoraio Scanio. 

L’ipotesi di un’eventuale ondata emigrativi che potesse seguire lo smantellamento della Centrale, desta in noi nostalgia ed afflizione. 

Ecco perché invitiamo le Istanze di Governo in indirizzo, alla cautela ed alla ponderazione, ed ancor più alla ricerca di tutte le strade possibili, tese a scongiurare la verifica  delle situazioni sopra evidenziate. 

Riteniamo sia il momento di un’ulteriore valutazione, di un’aggiuntiva analisi degli atti e dei fatti  prima di assumere decisioni irreversibili quanto dannose. 

In un giudizio più ampio, che è poi la nostra linea guida su questi temi, noi siamo per “ un ambiente a disposizione delle persone “ piuttosto che il suo contrario ! 

Siamo contrari a qualsiasi risoluzione che per preservare ad ogni costo il Parco e l’intoccabilità dell’Art. 30 del suo Statuto, sia causa al contempo del  trasferimento degli attuali occupati se non addirittura al loro licenziamento indotto. 

Invitiamo tutti gli Organismi competenti a ritardare del necessario qualsiasi risoluzione e di avviare , al contempo, ulteriori indagini conoscitive prima di decretare l’impraticabilita definitiva dell’uso del carbone per l’alimentazione energetica della Centrale ENEL di PortoTolle. 

A nome e per conto della Sezione di Porto Tolledella Federazione Provinciale di Rovigodella Federazione Veneta  del Nuovo PsiIl Segretario Regionale Angelino Masin

COSTITUENTE SOCIALISTA ? UNA PROVA ?

Il 14 Luglio c’è stato un tentativo a Roma di Costituente Socialista.  E’  significativa la scelta del 14 Luglio,  giorno della presa “della Bastiglia.” Certo De Michelis, Borselli e Bobo Craxi, al massimo  possono impegnarsi per  presa “delle poltrone.” E’ evidente una certa convergenza di chi arriva da destra e chi arriva da sinistra per salvare 3 o 4 poltrone in barba a tanti Socialisti che sono accorsi da tutta Italia con la speranza di una Rinascita e di una Costituente Socialista. Non sono certamente queste le intenzioni di certi leader, che leggono la storia socialista ad personam. Il patrimonio di Bettino Craxi si è moltiplicato, un figlio a destra e uno a sinistra. A sinistra Bobo con l’incarico di sottosegretario in felice compagnia di Di Pietro  e di tutti coloro che di suo padre hanno espresso giudizi  non certamente “positivi.”. In politica tutto e’ possibile, ma ora forse si e’ passato il limite. Si e’ al governo e si arriva a criticare il governo! Vedi Boselli, disposto sempre ad appoggiare coloro che con i Socialisti sono stati sempre impietosi. Va bene, va tutto bene. Anche far parte di un governo che scippa il tfr dei lavoratori, che massacra il ceto medio, che chiede agli artigiani, e ai piccoli commercianti di chiudere e sparire. De Michelis le ha tentate tutte poi ha risolto un accordo con Forza Italia ricevendo miliardi di finanziamento per eleggere qualche parlamentare, commissariando nel contempo buona parte delle federazioni del nuovo PSI.

Un soggetto che commissaria sistematicamente le federazioni, non a lui favorevoli, certamente non si può definire “socialista”. Se non c’è democrazia in un soggetto politico quale può essere il risultato? Sono questi i presupposti per fare rinascere il Partito Socialista?

Non ci crede più nessuno.

Il progetto potrà rinascere solo e soltanto con i giovani che hanno (ancora!) l’istinto ed il coraggio di affrontare i problemi senza tante mediazioni o contaminazioni con il potere.

Basta avere il coraggio di affrontare i problemi chiamando le cose con il loro vero nome come hanno fatto i vari Turati, Salvemini, Matteotti, Rosselli. Anzi quest’ultimi due per il loro coraggio sono stati ammazzati. E’ grazie a loro che abbiamo vissuto tanti anni di sviluppo, di agiatezza, di democrazia, di libertà.

C’erano opportunità anche per i figli di nessuno! Se paragoniamo la vita attuale a quella di qualche anno fa, è facile accorgersi che il patrimonio che c’era stato lasciato, è stato ormai tutto consumato.

Ora c’è bisogno di rimboccarsi le maniche e ricominciare a lottare perché piano, piano le ricchezze sono state trasferite nelle mani dell’alta finanza. I ricchi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri, diritti inesistenti, chi lavora, lavora per niente, chi è in pensione muore di fame, con tassi  di interesse che crescono in continuazione.

Bisogna far tornare quel passato per ricostruire qualcosa.

Quindi una Costituente Socialista che non parte da questi presupposti è destinata a fallire. Ed è per questo che preferiamo chi mette in campo il proprio coraggio rispetto a coloro che parlano di strategie.

         Francesco Mazzeo

 segretario de “I Socialisti per le libertà”

Questione VENETO: comunicato del Segretario Masin

Li 19 Luglio 2007 

Spett.le  RedazioneCorriere del VenetoSua  Sede 

Ogg.:  Comunicato Stampa ( con richiesta di pubblicazione )Rif.: Articolo a firma Alberto Rodighiero del19-7-2007 

La scrivente Segreteria venuta a conoscenza dalla stampa dell’iniziativa del Consigliere Regionale Laroni ne prende atto come risoluzione personale ma la disconosce da ogni  rappresentatività politica collegabile al Nuovo Psi. 

L’organismo scrivente si farà cura al più presto di informare il Presidente Galan ed i rappresentanti politici della Casa delle libertà che l’ex Sindaco di Venezia, nonchè ex europarlamentare, non rappresenta più questo partito, essendo, pure, un ex iscritto. 

Per coerenza, anzi, preannuncia che  dopo la riunione della Direzione Nazionale di sabato prossimo a Roma, il Nuovo Psi chiederà a Laroni un atteggiamento di coerenza politica che dovrà manifestarsi con le dimissioni dall’incarico istituzionale attualmente ricoperto.  

Il Nuovo Psi Veneto ribadisce la sua collocazione a sinistra nella Casa delle Libertà, e conferma al proprio elettorato la salvaguardia dell’identità e dell’autonomia proprie della storia di un socialismo moderato e progressista che nulla può avere in comune con comunisti, ex comunisti e postcomunisti. 

Anche con lo stesso Sdi, attualmente ci separano, in maniera profonda, il cammino sin qui percorso da Tangentopoli in poi, le analisi verso questo Governo, gli approcci verso nuove coalizioni di “ centrosinistra” e l’interpretazione di alcuni concetti quali la laicità, le libertà individuali, la riforma della scuola, delle pensioni, dell’ambiente, della sicurezza  e del lavoro. 

Circa la pseudo Costituente  Socialista in Veneto, questa Federazione Regionale ha già espresso nei propri congressi il fermo convincimento che essa altro non sia  che un movimento verticistico teso a mascherare due debolezze protese a riconfermarsi :  Boselli, orfano di Prodi e della Rosa nel Pugno, da una parte, e  De Michelis ormai obsoleto ed in declino, dall’altra. 

Alla luce di questi elementi  non andranno confusi i progetti politici con quelli personali. 

Questa federazione prende le distanze dal partito “veneziano” di Laroni e Verrecchia difensori non già delle istanze programmatiche del Nuovo Psi, ma delle esigenze personali dell’ex Segretario De Michelis. 

Ribadendo che la doppiezza non fa parte del bagaglio culturale ed ideologico dell’ultimo corso del Nuovo Psi,  che recentemente ha eletto a nuovo Segretario Nazionale Stefano Caldoro,  questa federazione esprimerà  in tutti gli ambiti possibili, la condivisione ed il sostegno di un quadro politico-istituzionale che abbia come riferimento ed esempio l’attuale maggioranza veneta. 

  

Angelino  Masin

NUOVO PSI: CONSIGLIO NAZIONALE NOMINA TRE VICESEGRETARI =

Roma, 21 lug. (Adnkronos) – Il Consiglio nazionale del Nuovo Psi, presieduto dall’avvocato Roberto Scheda, alla presenza dell’ onorevole Lucio Barani, ha nominato tre vicesegretari che affiancheranno il segretario nazionale Stefano Caldoro. I tre vicesegretari sono rappresentativi delle arre geografiche del Paese.
Per il nord Franco Spedale, 37 anni, primario ospedaliero in oculistica. All’ eta’ di 17 anni iscritto al Psi nel quale si occupava delle liste universitarie, nel 1994 fu tra i fondatori del P.S.

‘Nella Cdl perche’ non e’ una scelta del momento ma ragionata -ha dichiarato Spedale– siamo dalla parte dei riformisti e degli innovatori. Crediamo nella coscienza laica dello Stato e delle Istituzioni e ci opponiamo ai dogmatici del centrosinistra’. Per il centro Umberto Caruso, 56 anni, docente di chirurgia alla Sapienza di Roma. Durante la militanza nel Psi fu tra i fondatori della nascita dell’universita’ Roma3. Fra i fondatori del nuovo psi nel 2001.
‘Nella Cdl perche’ ci garantisce autonomia ed identita’ – dichiara Caruso- la scelta di Boselli non garantisce la sopravvivenza dei socialisti’.

Per il sud il barone Adolfo Collice, 60 anni, professore universitario di diritto amministrativo ed imprenditore agricolo. Dopo il 1992 ha partecipato alla ricostruzione del partito. Agli onori della cronaca nelle ultime elezioni europee per il suo simpatico slogan ‘sparatemi in Europa’. ‘La costituente di Boselli non esiste, e’ un inciucio per prendersi gli strapuntini del Pd’. Coordinatore della segreteria e responsabile organizzazione Antonino Di Trapani, 60 anni, dirigente sindacale e tra i fondatori del nuovo psi. ‘Ci anima lo stesso spirito che animava l’esperienza di Saragat con la scissione di palazzo Barberini del 1947. Dobbiamo -sottolinea Di Trapani- difendere i valori e la tradizione del socialismo liberale ed arginare questa sinistra delle quale non condividiamo le scelte in politica estera ed in campo economico’.

Comunicato Stampa delle Federazioni di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna.

 

I segretari provinciali delle federazioni di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, si sono incontrati per discutere sulla conclusione del congresso nazionale del Nuovo PSI svoltosi a Roma il 7/8 Luglio 2007 e hanno sottoscritto il presente documento:
Considerato il tipo di comunicazione passata sui media nazionali, sentite le preoccupazioni degli iscritti e dei simpatizzanti, vista l’importanza del momento politico nell’ottica della questione socialista e del rilancio del riformismo in Italia, tramite la costituente Liberal Socialista intendono precisare quanto segue;
1. Conferma in pieno della mozione congressuale presentata dall’On. Mauro Del Bue, votata all’unanimità nei nostri congressi provinciali;
2. I segretari Romagnoli chiedono che venga perseguita l’Autonomia Socialista, come deciso dal congresso, nei confronti di ambedue gli schieramenti;
3. I compagni che collaborano alla Costituente devono definire in termini chiari e inequivoci, uno spazio politico che dia, risalto e ruolo all’Identità Socialista, fuori da ambedue i poli in cui oggi si è articolato il bipolarismo italiano;
4. Il nuovo soggetto politico deve garantire un nuovo e diverso spazio di rappresentanza politica alle realtà socialiste regionali, procedendo da subito sulla strada del Federalismo politico socialista, ponendo ai vertici del nuovo partito una classe dirigente nuova che sappia rappresentare il futuro del socialismo, anche visivamente, e non un passato sicuramente glorioso ma ormai finito, garantire le rappresentanze regionali, nell’ottica del federalismo di cui sopra, l’autonomia necessaria per gestire le fasi programmatiche-politiche delle diverse realtà.
Se tali punti non trovassero piena accoglienza nel nuovo soggetto, i Socialisti del Nuovo PSI delle federazioni di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini valuteranno, da subito, l’opportunità di prendere le distanze.
I socialisti del Nuovo PSI chiedono inoltre che il nuovo partito ponga nel suo programma l’autonomia della Romagna come regione autonoma.

Ravenna . 17.07.07

I Segretari Provinciali

Forlì-Cesena Raffaele Procicchiani
Ravenna Bruno Fantinelli

Rimini Raniero Sebastiani