Partito unitario, Caldoro: Cicchitto e’ troppo ottimista

Roma, 17 MAG (Velino) – “Sono d’accordo con Cicchitto sul fatto che, oggi piu’ di ieri, l’elettore sceglie sui temi concreti come la sicurezza e le tasse. È parziale, pero’, una lettura del ruolo delle identita’ politiche oggi rappresentate in varie forme dentro ai grandi o piccoli partiti – Cicchitto e’ un socialista riformista che ha scelto FI -, considerando centrale la collocazione nei singoli contenitori. Si corre cosi il rischio di affermare , inconsapevolmente, una diarchia delle forze partitiche piu’ forti e dei rispettivi gruppi dirigenti”. È quanto sostiene Stefano Caldoro, segretario nazionale del nuovo psi e parlamentare del Pdl. “La forza del progetto del Pdl e’ nei contenuti e nei valori che ne formano l’identita’. Cicchitto e’ in buona fede ma forse troppo ottimista quando punta tutto sull’automatica e virtuosa conversione di Forza Italia e Alleanza nazionale. Gli elettori – aggiunge – vogliono qualcosa di diverso che la somma a tavolino delle forze politiche coinvolte nel disegno unitario. Una contaminazione che dovra’ avvenire dal basso per rappresentare le richieste e le istanze dei cittadini e degli elettori che ci hanno premiato. Gli elettori chiedono che vengano risolti i loro problemi e non quelli dei partiti e delle loro classi dirigenti. Per questi motivi il futuro del Pdl e’ legato al suo leader. Gli italiani -conclude Caldoro – hanno scelto Silvio berlusconi perche’ credono in lui, per cambiare il Paese”.

Governo, Spedale (Nuovo Psi): Boselli mandi a casa Prodi

Roma, 20 DIC (Velino) – “Un partito che si ispira alle radici del socialismo riformista ed autonomista abbia la forza ed il coraggio di prendere posizioni dure ma necessarie per il paese”. Lo dichiara Franco Spedale, vicesegretario nazionale del nuovo psi. “Boselli – sottolinea – provochi la crisi di un governo che grazie a suoi tre senatori rimane a galla. La necessita’ di Prodi, in barba al conflitto di interessi, di sopravvivere almeno fino a marzo, in modo da occupare sistematicamente tutti gli enti pubblici che andranno incontro a rinnovo, dimostra una volta di piu’ che delle sorti dell’Italia all’attuale presidente del Consiglio e al suo gruppo poco importano. Boselli faccia, almeno per una volta, il riformista. Mandi a casa il governo Prodi. Due secondi dopo – conclude il vice segretario del nuovo psi – aprirebbe una grande stagione di rilancio del socialismo autonomista”.