IL PARTITO DEMOCRATICO-di Antonio Caldoro

Articolo tratto dall’ Avanti di Giovedì 31 maggio 2007

 

Condivido pienamente l’analisi compiuta dal carissimo Venerio Cattani sulle colonne dell’Avanti! di ieri e aggiungo un’ulteriore riflessione sul perché il progetto del Partito democratico sembra “morto prima di nascere”. A sentire i dirigenti del costituendo Pd, si impone spontanea una domanda: chi ha stabilito che solo il nuovo movimento di Fassino e Rutelli ha il diritto di scegliere il futuro premier (che sarà, forse, anche il leader del partito)? Giriamo la domanda a Mussi, Giordano, Diliberto, Salvi, Angius, Boselli e, suvvia pure a Mastella e Di Pietro. Supponiamo che a questi signori venga in mente di considerare che, tutto sommato, la distanza di consensi elettorali con il Partito democratico non è poi così rilevante da concedere a priori il diritto al premierato. A quel punto, a lume di naso, potrebbero dire: “Va bene, voi scegliete il vostro leader come e quando volete, ma sappiate che per il premier ci siamo anche noi. E se primarie dovranno esserci (non come quelle precedenti, ma quelle vere tra tutti i potenziali leader del centrosinistra) allora e solo allora sarà assegnata la pelle dell’orso. Anche perché, e lo ricordate in quanto lo avete eletto anche voi, noi possiamo contare sulla terza carica dello Stato”.

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La redazione di Pensiero Socialista

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