L’italia ha bisogno dei Socialisti?

Strano Paese l’Italia.

Ti svegli una mattina e ti accorgi che il problema è emerso repentinamente perché e accaduto che una povera signora sia stata aggredita e massacrata da uno sbandato proveniente dall’est.

E siccome il tam tam mediatico scatena l’indignazione popolare ecco allora che la nostra classe dirigente politica scopre il problema.

E via così adesso per una settimana si parlerà di Tor Bella Monaca, di Fini che è andato a raccogliere qualche voto in più, di Veltroni che dirà qualche Veltronata, del pacchetto sicurezza che Amato in 24 ore ha preparato e fatto, di Rutelli che chiede alla CDL di votarlo.

E poi tra una settimana emergerà qualcos’altro, che ne so, che il pane è troppo caro e allora via con la ripetizione di un copione già visto, in cui si cambiano solo i fattori.

Ma com’è possibile che la Politica sia scaduta così tanto?

Chi di noi non si è chiesto come mai hanno tollerato che gente potesse vivere in uno stato di degrado e abbandono in case fatte di cartone dove dormono in dieci, nelle quali non è garantita la minima dignità di sopravvivenza, la minima igiene, la minima condizione di civiltà ancor prima che la possibilità che sia rifugio di criminali?

Credo tutti noi che abbiamo visto quelle immagini nei telegiornali!

Eppure hanno consentito e consentono situazioni simili e numerose in tutte le città.

Tutto questo si chiama ipocrisia; è l’ipocrisia politica di una classe sociale-politica che si definisce sinistra, che ti accusa di squadrismo, di fascismo e quant’altro suscita aspetti negativi nella coscienza di ognuno di noi, se affermiamo che in Italia ci deve essere più legalità, che gli extracomunitari clandestini devono essere cacciati, che abbiamo il dovere di sentirci sicuri e difesi a casa nostra, che seppur tolleranti non accettiamo che ci vengano imposti da altri pensieri, azioni, che ci vengano stravolte abitudini.

Eppure in Italia la falsa Sinistra ci ricorda sempre le solite cose; si sono perfino inventati di dare il voto agli extracomunitari per decidere ci dovesse essere il capo del PD!

Nessun progetto per il futuro, solo una rincorsa ad accattivarsi il voto, afinalisticaente, o meglio con il sol fine di Governare secondo una logica del mantenimento del potere.

Ma è mai possibile che Veltroni non si sia accorto delle condizioni della sua città? Aveva paura di essere impopolare?

Questa èla differenza tra essere dei grandi Statisti e dei mediocri politici.

Craxi non ebbe paura di scontrarsi con gli Americani, che pure erano dei nostri grandi alleati, quando ritenne che questi cercarono di influenzare eccessivamente la nostra Politica, non ebbe paura a togliere la scala mobile; non ebbe paura dell’impopolarità!

Numerosi possono essere anche gli esempi esteri che mostrano che la Politica è davvero cercare di fare il bene del proprio Paese.

Questo deve essere uno dei nostri impegni, quando a breve, saremo chiamati a Governare nuovamente l’Italia, questo deve essere il principale punto programmatico che la CDL deve avere.

Non guardare la popolarità, ma fare le cose necessarie.

Abbiamo bisogno di riforme strutturali, che partendo dallo snellimento della burocrazia mettano l’amministrazione dello stato e degli enti nella condizione di risolvere i problemi.

Le Regioni si interessano solo di rimborsi sanitari, e obbligano gli Ospedali a creare o negare le malattie a seconda delle finanze disponibili; le Amministrazioni Provinciali fanno solo rotonde, almeno nel Nord, nel Sud forse neanche quelle; i Comuni si inventano le piccole Aziende Municipalizzate per fare non so cosa.

L’antipolitica non è nient’altro che lo sdegno del cittadino che si accorge che c’è una classe politica inetta, inefficiente, spesso incapace; che lascia crescere baraccopoli nei centri della città e che poi li abbatte quando è troppo tardi e quando diventa impopolare non farlo!

Questo deve essere un nostro compito, a tutti i livelli: parlare un linguaggio nuovo, della chiarezza, della progettualità; in questo possiamo e dobbiamo essere nuovi.

Su questo dobbiamo fare una scommessa verso tutti, e su questo sono convinto che l’elettorato ci darà ragione.

Perlomeno questo è quanto noi possiamo fare e quanto dipende da noi.

Il resto per ora è molto lontano e indipendente dalla nostra volontà.

Certo molto si sta facendo, forse non abbastanza, ma molto c’è da fare.

Dobbiamo dimostrare di essere una forza necessaria, che porta idee nuove che è aperta al futuro, non soltanto utile ai fini elettorali; diversamente il nostro rischia di essere un progetto che naufraga ancor prima di partire.

Non ci interessa eleggere un gruppetto di Parlamentari, ma viceversa costruire una linea politica nuova moderna riformista; ci interessa costruire un percorso che porti sviluppo, crescita, che consenta a chi sta peggio di stare meglio e  a chi già sta bene di consolidarsi.

Non so se l’Italia ha bisogno ancora dei Socialisti, così come noi abbiamo vissuto negli anni scorsi, mi auguro di si; penso però e sono sicuro che in Italia c’è bisogno di qualcosa di nuovo, che sappia trovare con decisione soluzioni serie e ragionevoli; che sappia porre lo Stato con autorevolezza al centro delle Istituzioni, che i cittadini vivano lo Stato come un qualcosa di integrante alla loro vita e non come ad un nemico da cui difendersi.

Solitamente i Socialisti sono riusciti ad interpretare i malumori del Paese.

Insieme dobbiamo continuare a farlo

Pubblicato da

Franco Spedale

Franco Spedale - Medico Vice Segretario Nazionale del Nuovo PSI

2 commenti su “L’italia ha bisogno dei Socialisti?”

  1. Io ritengo ci sia ancora bisogno dei SOCIALISTI.
    Il governo prodiano è ipocrisia pura.

    Paolo Della Bitta

  2. Scrivi qui il tuo commento
    L’attuale PD e pura ipocresia, sono tutti rottami politici, che hanno partecipato allo sciacallaggio nei confronti del PSI, e ora che usciamo allo scoperto, liberandoci della vecchia zavorra che il PSI ha, giovanni

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