BOVA, FIN QUANDO RESTERA’ A TESTA ALTA?

S’è finalmente calmato l’on. Bova che ci ha letteralmente sommerso di proclami. Egli è convinto di trovarsi nel paese dei baluba e, quindi, può fare lo stregone giocoliere. E’ un giochino, quello messo in circolo, che è stato più volte utilizzato, con grande successo, e quindi il nostro tenta di utilizzarlo ancora una volta. Ma ci vuole comunque una grande dose di presunzione per continuare su questa strada e proclamare, urbi et orbi, che non accetta lezioni da nessuno, anche perché lui sa quel che fa A TESTA ALTA, così come ha voluto che si chiamasse la sua corrente nel PD.

Bova, per usare un’immagine di un grande giornalista, è come un tir che viaggia nel deserto ad altissima velocità e solleva un polverone tale da coprire ogni cosa. Se poi vi aggiunge che, per senso civico e volontà risparmiatrice, non usa l’auto blu ma quella personale e si paga anche la benzina, il cerchio è chiuso: ha sventolato il solito cliché, ben sapendo che le sue parole rimbalzano sui media e viene rilanciata la sua immagine di uomo probo e di amministratore indefesso. E’ convinto, che nessuno farà il DNA, chiedendogli il conto.

Ma noi, abbastanza scafati e conoscitori profondi dell’uomo che abbiamo davanti, non ci facciamo incantare e gli chiediamo, e continueremo a farlo nei giorni, nelle settimane e nei mesi a venire, fintanto che la questione non sarà risolta, il conto per intero. Perché ha consentito l’esistenza dell’illegale gruppo dell’on. Racco, non tenendo in alcun conto quanto comunicatogli dal nostro Partito sul cambio di casacca dello stesso? Perché lo ha fatto ben sapendo che era illegale e illegittimo, e che sarebbe stato un grosso onere per la Regione Calabria? Si è trattato di ignoranza della legge da lui stesso ideata e sponsorizzata o di una nuova ‘dinamica’ interpretazione della stessa a fronte del passaggio di Racco e & a sinistra? O, forse, la ‘dinamica’ interpretazione della legge va ricondotta al suo netto convincimento dell’impunità?

Quando l’on. Galati è subentrato all’on. Chieffallo sembrava, anche per le assicurazioni fatte dallo stesso Bova, che si potesse andare ad una soluzione non più procrastinabile. Così non è stato, malgrado l’impegno assunto, a metà ottobre durante una lunghissima riunione dei Capigruppo, di convocare Galati e Racco nel proprio Ufficio per discutere la questione e chiudere il contenzioso. Si è ancora in attesa della convocazione.

Ma noi non ci stanchiamo e siamo sempre a fare le stesse domande attendendo pazientemente quelle risposte che fin’oggi non sono ancora arrivate. La presenza di qualche mass-media che non vuole disturbare il manovratore non ci impedirà di denunciare CONTINUAMENTE la vergogna del Gruppo BICEFALO che si trova ad avere un Capogruppo aderente ad altro Partito, per intenderci quello dell’on. Bova. Internet è veramente libera ed anche in essa faremo circolare le prodezze assunte a TESTA ALTA per farle conoscere in tutta Italia, ma sulle quali sarà costretto a riflettere a TESTA BASSA.

Giovanni ALVARO
Direzione Nazionale Nuovo PSI

Reggio Calabria 10.12.2007

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