Boselli: socialista (per dire) senza autonomia

Il Governo è sempre più solo; Prodi disperatamente si aggrappa a qualsiasi cosa pur di sopravvivere non importa come; gli scenari politici subiscono mutamenti quotidiani che rendono imprevedibile ogni previsione.
Eppure in tutto questo quadro vi è una certezza: la fine della costituente Socialista e del percorso di Autonomia individuato da Boselli.
È innegabile infatti che la situazione più difficile nel Panorama politico nel centro sinistra sia quella dello SDI e dei suoi annessi.
In più di un’occasione lo SDI e Boselli hanno infatti rilanciato la proposta di Autonomia dal Governo, rivendicando mani libere e prese di distanze da un Governo che oltre a non mostrare nessun Socialista di spicco non ha nulla di Socialista.
La mediazione di Prodi infatti è sempre al ribasso ed è a tenere calma una volta la sinistra radicale, una volta Mastella, un’altra Dini, ma mai nel processo decisionale è coinvolto Boselli.
Ed in più la collocazione fisica non lascia spazio; da una parte il PD, che assume posizioni che vorrebbero essere moderate, dall’altra la nuova formazione somma di tutta la sinistra radicale. È evidente che questa spazio finisce per essere compressivo per una forza Socialista che si richiama al riformismo europeo.
Vi sono almeno tre motivi, più o meno validi perché lo SDI non può stare lì.
Il primo, il più scontato e meno politico è che i Socialisti non possono stare con chi li ha eliminati e con chi ne ha preso i propri documenti (Intini 1996); argomento ormai superato dal tempo, di scarso respiro allora, nullo adesso.
Il secondo, più fondato, è che i Socialisti non possono certamente stare con la sinistra Radicale; non appartiene alla nostra cultura, alla nostra storia, alla nostra politica.
Ma anche questo è un discorso molto flebile e di scarsa sopravvivenza.
Il vero motivo per cui non possono stare di là è invece molto più semplice ma allo stesso tempo molto più forte politicamente e cioè nella collocazione nella quale stanno c’è tutto quello che il PSI ha combattuto nella sua lunga storia.
C’è la conservazione, la tradizione, il Dogmatismo, l’integralismo.
I socialisti sono per cultura Riformisti, moderati, innovatori, si sono sempre contrapposti al compromesso storico e al cattocomunismo.
Se è vero quello che annuncia Boselli, cioè la politica delle mani libere lo dimostri: da subito.
Apra la crisi di Governo, dica a Prodi che siamo arrivati all’ultima fermata e che il si scende vale per tutti.
Usi i suoi senatori per far cadere il Governo più antisocialista della repubblica e non per farlo sopravvivere; rivendicherebbe autonomia ed identità, chiuderebbe la questione Socialista, aprirebbe la strada per la costruzione di un nuovo soggetto riformista.
Che non può collocarsi nell’attuale coalizione di cosiddetto “centro-sinistra”.

Pubblicato da

Franco Spedale

Franco Spedale - Medico Vice Segretario Nazionale del Nuovo PSI

4 commenti su “Boselli: socialista (per dire) senza autonomia”

  1. Scrivi qui il tuo commento
    E’ tutto logico e consequenziale… ma ricordati che per fare quello che hai detto ci vogliono… attributi che purtroppo non appartengono al ns. interlocutore.
    Dimentichi poi Franco che proprio l’uomo che vorresti mandare a casa (Prodi) da sempre odiato dai socialisti-riformisti per la “svendita” delle industrie di Stato, per l’epilogo di molte altre fatte sul “Britannia”, così inviso da Bettino, beh altro non è che il “Vate supremo” per il ns. Boselli.
    Egli infatti non ha mai nascosto di essere un “ulivista e prodiano convinto” fin dalla prima ora e mai e poi mai potrebbe fare uno sgarbo al suo maestro.
    Certo ora si trova in grande difficoltà, ma il suo avversario principale continua a essere Berlusconi, che manco se lo fila.. e la Chiesa, e qui invece (a parte i toni) qualche buon contenuto pare esserci. Ma per fare una politica socialista e soprattutto riformista caro Franco, che dire.. lasciamo perdere….
    Un abbraccio
    Luciano Biggio

  2. Egregio On. Boselli, ho sempre “odiato” i socialisti dopo l’avvento di “bettino”. Poi mi ero ricreduto un pò in questi ultimi anni, tant’evvero che approvavo i suoi interventi dopo la scissione dai “ladroni comunisti”. Ora mi sono cadute le braccia, quando ho apppreso che avrebbe accettato nella sua lista quella ” BRAVA PERSONA” di Ceppaloni.Allora ho capito che la volpe cambia il pelo, ma il vizio è sempre quello !! Per voi socialisti l’importante è fare “bottino” anche alleandosi con il “diavolo”. Lei sa benissimo che se in Italia ci fosse una vera democrazia, “l’omino di Ceppaloni” già sarebbe in galera e De Magistris al suo posto !!! Complimenti !!!

  3. meglio soli che mal accompagnati!
    craxi non ha rubato niente in confronto a tutti i politici di questi ultimi anni e non solo
    allora avevo 25 anni e il psi era il mio partito, adesso di che politica parliamo? c’è solo miseria e nobiltà
    la miseria siamo noi dioendenti e la nobiltà la casta politica!!!!!1
    saluti liala

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *