LA STORIA INFINITA !

  

In questi mesi, sul sito del Partito sto leggendo molte storie appassionate di compagni del Nord e del Sud del nostro paese. Anch’io potrei raccontare la mia lunga storia, dal PSI al N.PSI passando per i 7 garofani ma non voglio imbrodarmi o sembrare nostalgico.

Una storia però le accomuna tutte ed è la storia di tanti socialisti che dopo il ’92 si sono piegati su se stessi, frustrati ma non umiliati. La storia di quei pochi attivisti rimasti che non hanno intravisto nello SDI od in Forza Italia la loro casa, che non hanno migrato in altri partiti alla ricerca di una collocazione personale ( e credetemi, non sarebbe stato affatto difficile) ma sono rimasti, forse per uno stupido orgoglio Socialista ad attendere gli eventi, ad attendere il ritorno del “Garofano”.La storia di tutti quei compagni che sono ritornati con coraggio nelle strade e nelle piazze, orgogliosi del proprio vecchio “stemmino”, a raccogliere ingiurie ed offese, in primis dai compagni dello SDI e dai post comunisti. La storia di tanti elettori socialisti che rivedendo il simbolo del garofano sulla scheda elettorale sono tornati a porvi una croce sopra e di quelli traditi dal simbolo “socialisti uniti per l’Europa “ che hanno creduto nella riunificazione di tutti i socialisti. La nefasta storia dell’ultimo congresso di “combattenti e reduci” dove l’imperativo era ed è stato “Resistere !”Resistere contro l’ennesimo brutale attacco per distruggere il N.PSI perpetrato da questa falsa sinistra per mano di compagni che avevamo accolto in casa nostra, con indicibile entusiasmo, al congresso del 2001.La pessima storia di un simbolo a mezzo con
la D.C. che ha nauseato i nostri elettori e gettato nello scoramento i nostri militanti, anche i più tenaci.
Personalmente, sono stato da sempre fortemente critico della nostra alleanza con
la C.d.L. per il fatto che i nostri voti andavano bene laddove ve ne era bisogno e quando non servivano, non servivano neppure i socialisti del N.PSI. Che per loro, dovevamo crescere ma non troppo e quindi nessuna o pochissima visibilità nelle varie giunte.
Sono invece sempre stato sostenitore dell’unità socialista affinché i socialisti contassero di più ed in questa direzione, sin dal lontano 2001, nelle mie realtà locali, ho cercato i compagni dello SDI per formare  Liste amministrative comuni, in piena autonomia e fuori dai poli. Le risposte sono sempre state : Noi siamo con l’Ulivo e Voi state con i fascisti.  Ora, ci troviamo di fronte ad una nuova storia, quella di una ipotetica quanto purtroppo improbabile “Costituente “ ma dobbiamo cercare di non sbagliare ancora perché potrebbe diventare una storia da archiviare definitivamente. La nostra!La questione dovrebbe essere molto semplice ( ma si sa, le cose troppo semplici non vanno mai bene, bisogna condirle con un poco di alchimia politica) e la traccia l’hanno indicata i nostri parlamentari e molti altri compagni:1)     La attuale collocazione dello SDI non ci va bene !2)     La posizione dello SDI sul sistema elettorale non ci va bene !Lo SDI interrompa l’alleanza con il governo Prodi e con questa sinistra massimalista, rinneghi questo sistema bipolare “ Bastardo” ( per dirla con le parole di Gianni ) che non coincide con i valori del socialismo riformista e poi possiamo parlare di Costituente. A queste semplici considerazioni  servono solo semplici risposte.Se le questioni sul tappeto sono realmente queste, se non vi sono secondi fini, non servono delegazioni di costituente ma semplici risposte. Se ci troviamo invece di fronte ad un cambiamento di rotta e ad un  nuovo percorso politico, la parola deve inevitabilmente  passare a tutti gli iscritti che non sono buoni solo per portare acqua ma che hanno il sacrosanto diritto di esprimersi con il loro congresso. 

Bruno Rubes – direzione nazionale    

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *