(AGI) – Roma, 5 apr – “Una scissione nei Ds sarebbe una assurdita’, cosi’ come sarebbe insensato se si sfilassero i socialisti. Dobbiamo accelerare la fase costituente. E tutti devono partecipare. Non solo gli altri partiti, ma anche il popolo delle primarie”. Lo afferma il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, in una intervista a ‘Repubblica’.
A Mussi e Boselli Amato dice: “Il progetto del Pd non riscalda quanto dovrebbe, ma separazioni e scissioni raffreddano ancora di piu’. Se il tema e’ riaggregare, si puo’ pensare che serva una scissione nei Ds, o che sia utile che i socialisti se ne vadano da soli? Come si fa a non capire che solo l’idea di una scissione riduce enormemente l’interesse per quei ‘grandi problemi’ sollevati proprio da Mussi? E poi chiedo a Boselli: cosa e’ cambiato rispetto a Fiuggi 2004? Quando proprio lui disse: ‘L’aspirazione all’unita’ ha attraversato da sempre la storia del nuovo socialismo… esiste una medesima sensibilita’ Con Ds e Margherita… ora si puo’ pensare a costruire l’unita’ dei riformisti…’. Cosa e’ successo, ora, che spinge Boselli a dimenticare tutto questo?”.(AGI) Mal 051040 APR 07
Categoria: Rassegna Stampa
Agenzia Ansa del 3 Aprile. Come siamo finiti in basso
SONDAGGI: IPR, CDL SOPRA UNIONE,MA NUOVO CENTRO DETERMINANTE(2) | |||
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Caldoro: la Cdl resta il punto di riferimento Tratto da Il Mattino del 01/04/2007
Si è parlato di pugni, di rissa, ma sono esagerazioni. Ci sono stati spintoni e grida di dissenso, è vero, in un dibattito piuttosto acceso, ma niente di più.»
Cerca di minimizzare Stefano Caldoro, coordinatore nazionale del Nuovo Psi.
«De Michelis ha voluto forzare la mano», aggiunge. Ma soprattutto l’ex ministro del governo Berlusconi difende quella che considera la linea maggioritaria del partito:
«Finché rimane l’attuale sistema elettorale bipolare dobbiamo restare alleati della Cdl, pur nella nostra autonomia: quindi forte critica al governo Prodi e alla politica dell’Unione».
E se si dovesse approdare al modello tedesco?
«Se si andasse in questa direzione, senza imporre cioè scelte di campo, allora si potrebbe affrontare anche la cosiddetta questione socialista. Ma attenzione: chi pensa di fare un piccolo cespuglio con lo Sdi, è su una cattiva strada».
De Michelis però ci sta lavorando con impegno…
«La sua posizione è legittima ma mi pare più da intellettuale, da single, che da progetto vero e proprio. Mi ricorda quella di Ugo Intini che decise di passare dall’altra parte da solo. E allora fu proprio De Michelis, su nostra richiesta, a difendere l’autonomia del partito».
Meno di due mesi alle amministrative e un partito spaccato: non è un bel vedere…
«Gli elettori non perdonano i tradimenti. E del resto il Nuovo Psi è alleato del centrodestra nell’80 per cento dei 39 grandi Comuni e Province che andranno alle urne a maggio. Chi voleva andare a sinistra ormai lo ha già deciso, che senso ha riproporre ancora la questione?».
n. sant.
Pubblicato su Il Mattino del 01/04/2007