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Tag: Caldoro
LEGGE BIAGI: CALDORO, NUOVO PSI IN PIAZZA PER DIFENDERLA
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LEGGE BIAGI: CALDORO,GIORDANO COME CARUSO, PRODI PRENDA ATTO
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Con Francesco Galati, gruppo del NuovoPSI in Regione Calabria
“La decisione dell’on. Francesco Galati di rispettare il patto con gli elettori calabresi e di confermare la sua appartenenza al Nuovo PSI ci riempie di orgoglio e di gioia. L’on. Galati, la cui dirittura morale è da additare come esempio in una fase politica caratterizzata dal più disinvolto trasformismo, rappresenterà in Consiglio regionale il partito dei socialisti autonomisti, il partito di coloro che non si sono rassegnati a sciogliere l’identità socialista nei calderoni del Partito Democratico e della Costituente.Â
Abbiamo apprezzato la sobrietà e lo stile dell’on. Galati che ha annunciato, in aula, un’opposizione di tipo costruttivo, come è nelle migliori tradizioni del socialismo. Siamo certi che l’azione politica che l’on. Galati dispiegherà nel Consiglio regionale consentirà al Nuovo PSI di riacquistare un ruolo importante nel panorama politico calabrese e di irrobustire l’impianto di un partito che ha l’ambizione di costituire l’ala riformista dello schieramento moderato.  Il gruppo del Nuovo PSI, attraverso l’impegno e le riconosciute capacità morali e politiche dell’on. Galati, svilupperà certamente un’intensa attività legislativa, ma contribuirà anche, ne siamo sicuri, a preparare le condizioni ad una reale alternativa a questo Governo regionale prigioniero dei veti della sinistra radicale. Â
I socialisti del Nuovo PSI, con in testa il segretario nazionale on. Stefano Caldoro, salutano con entusiasmo la ricostituzione del gruppo regionale in Calabria. Gli opportunistici cambi di casacca e i tentennamenti di un gruppo dirigente smarrito, avevano praticamente smantellato il grande successo delle liste del Nuovo Psi alle ultime regionali, cancellando un gruppo formato da ben tre consiglieri, conquistato in una logica di coalizione con la Casa delle Libertà . Quel gruppo stava per intrupparsi nel nascente Partito Democratico, utilizzando i voti che erano stati chiesti agli elettori da una posizione di alleanza con la Casa della Libertà . La coraggiosa e coerente scelta dell’on. Galati rende giustizia a tutti quei socialisti che intendono difendere e tenere alta la bandiera del riformismo e dell’autonomismo.
Le numerose adesioni giunte in questi giorni, da ogni regione italiana, ci fanno ben sperare nel futuro del nostro partito che rappresenterà il fattore aggiunto della coalizione moderata. All’on. Galati i migliori auguri per il gravoso ed impegnativo lavoro che lo attendeâ€.
Adolfo COLLICE Vicesegretario Nazionale e Segretario Regionale del Nuovo PSIÂ Michelangelo FRISINIMembro della Direzionale Nazionale
Reggio Calabria, 1 agosto 2007Â Â Â Â Â Â
NPSI: RENATO SQUILLANTE ADERISCE AL PARTITO DI CALDORO
(ANSA) – ROMA, 27 LUG – Renato Squillante ha aderito al Nuovo Psi, il partito guidato Stefano. Lo rende noto una nota della segreteria nazionale del nuovo psi.
‘Con una lettera al Segretario Nazionale – si legge – l’ex alto magistrato ha ricordato la sua lunga vicinanza ai valori ed alle scelte politiche del Psi ed in particolare ai ‘valori di liberta’ e rispetto dei diritti dell’uomo che hanno caratterizzato il sentire socialista’. ‘Libero come mi ritrovo da seri impegni – scrive ancora Squillante – con l’esperienza, ma anche i limiti che mi derivano dall’eta’ avanzata, mi sento onorato di dare il mio contributo, nei modi che riterrai opportuni, al servizio dell’ideale socialista che dev’essere salvaguardato”.
Il segretario nazionale Stefano Caldoro ha incontrato Renato Squillante ringraziandolo per la lettera di adesione al Partito e rimarcando ‘la profonda esperienza maturata negli anni, non solo come presidente della sezione Gip di Roma, ma anche come consulente giuridico del Quirinale ai tempi di Cossiga e come componente della Commissione Conso di riforma del Codice penale.
Squillante – conclude la nota – ha ricordato l’amicizia che lo legava a Giacomo Mancini e Bettino Craxi’.
L’ex capo dei Gip di Roma era stato condannato il 2 dicembre 2005 dalla seconda corte d’Appello di Milano a 7 anni di carcere per corruzione in atti giudiziari nell’ambito della vicenda Sme.
Ma la Cassazione, il 30 novembre 2006, aveva annullato le sentenze stabilendo che il processo doveva essere ripetuto a Perugia. Con Squillante erano stati condannati in secondo grado anche Cesare Previti e Attilio Pacifico. L’inchiesta aveva visto coinvolto anche Silvio berlusconi: l’ex premier, nel troncone del processo che lo riguardava, e’ stato assolto il 27 aprile scorso in secondo grado. (ANSA).
Questione VENETO: comunicato del Segretario Masin
Li 19 Luglio 2007Â
Spett.le RedazioneCorriere del VenetoSua SedeÂ
Ogg.:Â Comunicato Stampa ( con richiesta di pubblicazione )Rif.: Articolo a firma Alberto Rodighiero del19-7-2007Â
La scrivente Segreteria venuta a conoscenza dalla stampa dell’iniziativa del Consigliere Regionale Laroni ne prende atto come risoluzione personale ma la disconosce da ogni rappresentatività politica collegabile al Nuovo Psi.Â
L’organismo scrivente si farà cura al più presto di informare il Presidente Galan ed i rappresentanti politici della Casa delle libertà che l’ex Sindaco di Venezia, nonchè ex europarlamentare, non rappresenta più questo partito, essendo, pure, un ex iscritto.Â
Per coerenza, anzi, preannuncia che dopo la riunione della Direzione Nazionale di sabato prossimo a Roma, il Nuovo Psi chiederà a Laroni un atteggiamento di coerenza politica che dovrà manifestarsi con le dimissioni dall’incarico istituzionale attualmente ricoperto. Â
Il Nuovo Psi Veneto ribadisce la sua collocazione a sinistra nella Casa delle Libertà , e conferma al proprio elettorato la salvaguardia dell’identità e dell’autonomia proprie della storia di un socialismo moderato e progressista che nulla può avere in comune con comunisti, ex comunisti e postcomunisti.Â
Anche con lo stesso Sdi, attualmente ci separano, in maniera profonda, il cammino sin qui percorso da Tangentopoli in poi, le analisi verso questo Governo, gli approcci verso nuove coalizioni di “ centrosinistra†e l’interpretazione di alcuni concetti quali la laicità , le libertà individuali, la riforma della scuola, delle pensioni, dell’ambiente, della sicurezza e del lavoro.Â
Circa la pseudo Costituente Socialista in Veneto, questa Federazione Regionale ha già espresso nei propri congressi il fermo convincimento che essa altro non sia che un movimento verticistico teso a mascherare due debolezze protese a riconfermarsi : Boselli, orfano di Prodi e della Rosa nel Pugno, da una parte, e De Michelis ormai obsoleto ed in declino, dall’altra.Â
Alla luce di questi elementi non andranno confusi i progetti politici con quelli personali.Â
Questa federazione prende le distanze dal partito “veneziano†di Laroni e Verrecchia difensori non già delle istanze programmatiche del Nuovo Psi, ma delle esigenze personali dell’ex Segretario De Michelis.Â
Ribadendo che la doppiezza non fa parte del bagaglio culturale ed ideologico dell’ultimo corso del Nuovo Psi, che recentemente ha eletto a nuovo Segretario Nazionale Stefano Caldoro, questa federazione esprimerà  in tutti gli ambiti possibili, la condivisione ed il sostegno di un quadro politico-istituzionale che abbia come riferimento ed esempio l’attuale maggioranza veneta.Â
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Angelino Masin
NUOVO PSI: CONSIGLIO NAZIONALE NOMINA TRE VICESEGRETARI =
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Mi rivolgo ai compagni del Fiuli Venezia Giulia
che, come l´intera Federazione di Gorizia, non hanno seguito la strada della Costituente socialista di De Michelis. Ho avuto contatti con la Direzione nazionale del Nuovo PSI di Caldoro per cui,anche in vista delle regionali del prossimo anno, è necessario darsi un´organizzazione in ogni provincia della Regione e costituire un organismo regionale del Partito. Prego quindi i compagni che intendono aderire al Novo PSI di darmi urgenti notizie per consentire l´organizzazione dei quadri regionali. La Segreteria nazionale che ho invitato a Gorizia è disponibile ad un incontro organizzativo di carattere regionale: prego quindi tutti i compagni di Trieste, Udine, Pordenone e Tolmezzo di farsi sentire e di lasciare un loro recapito telefonico, di e-mail per consentire una rapida aggregazione ed organizzazione sul territorio.
La mia mail è devetag@libero.it
il cell. è 337215631
il tel fisso dello studio è 0481.531533.
Ringrazio fin d´ora e resto in attesa di vostre notizie.
Gianluigi Devetag
segretario federazione Gorizia del NUovo PSI
Spazio a Craxi nelle vie italiane ed alle sue idee in politica
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Il 2/7/2007 il consiglio comunale di Roma ha approvato una mozione per intitolare una via o piazza a Bettino Craxi, l’iniziativa è partita dal consigliere Fabio Sabbatani Schiuma poiché “Craxi è stato un uomo che, volente o nolente, è stato parte della nostra storiaâ€. A ciò sono seguite diverse polemiche e soprattutto le precisazioni della giunta, che con l’assessore alla cultura ha sottolineato come non vi siano vincoli ad eseguire tale mozione. La polemica ha sorpassato le mura romane ed è stata occasione per la sinistra comunista e post, di mostrare il giustizialismo e l’odio per questo personaggio, ormai storico, in particolare sull’Unità (ex organo del PCI ed ora impegnata nella costruzione della cosa rossa), usciva un editoriale di Antonio Padellaro sull’Unità .
Entrambi i figli di Craxi sebbene separatati dalle scelte nel bipolarismo si sono trovati concordi e felici della proposta in particolare Bobo si compiace della “decisione importante”, coglie occasione per criticare il Comune di Milano dove la stessa proposta era stata bocciata,osservando che “le istituzioni della capitale si sono dimostrati assai più sensibiliâ€. Stefania suggerisce propone di “intestare a Bettino Craxi Largo Febo, dove ha sede l’Hotel Raphael, residenza storica di Bettino Craxi a Romaâ€. Qual’ora, per atto di democrazia visto il parere del consiglio, la mozione avesse seguito, Roma sarebbe la prima grande città ad aver intrapreso tale scelta.
La questione “Craxi†non si chiude nel campo toponomastico ma la sua eredità è contesa in una vasta area fatta di partiti ed associazioni. Per uno strano destino in questo weekend successivo alla questione romana, si consuma un ulteriore scissione, dopo quelle dell’anno passato, nel Nuovo Psi il partito che maggiormente si riallaccia alla visone liberalsocialista promossa da Craxi. Le strade di De Michelis e Caldoro si sono ufficialmente divise. Dopo anni di precario equilibrio il primo ha scelto di traghettare la sua fazione nella “costituente socialista†con SDI ed altri, anche se a differenza degli altri costituenti critica il governo Prodi e specifica di adoperarsi verso un progetto liberalsociasta. Quanto a Caldoro ha deciso di collaborare con al CdL e di essere l’anima laico riformista di questa coalizione inoltre è sua intenzione rispendere spunti dal “programma di Bettino Craxi†per rilanciare l’azione politica e fare “un grande salto in avantiâ€. Anche per Giovine Italia associazione promossa da Stefania Craxi, il weekend è occupato da impegni politici ed in particolare nella promozione del partito unico del centro destra ma senza dimentica l’origine politica, poiché come affermato più volte “abbiamo alle nostre spalle, nei nostri cuori e nelle nostre menti gli insegnamenti di Bettino Craxiâ€.
Dedicare una via a questo personaggi sarebbe un atto di correttezza, viste le grandi riforme operate dai suoi governi, l’abolizione della scala mobile per citare la più importante. Su questo tema particolarmente delicato si compatte una battaglia che solo la storia potrà dirimere con un giudizio distaccato.
Il maggior impegno per non dimenticare spetta a chi si riconosce in quest’area e consistente nel proporre una politica concretamente liberalsocialista. Sebbene tale termine sia ultimamente di moda dopo
la Rosa nel Pugno, in realtà ben pochi lo applicano, infatti gli eredi politici di Craxi sono impegnati in progetti piuttosto lontani da tale visone: partendo dalla “costituente socialista†di cui nulla è chiaro e che rischia di riportare i riformisti sotto il giogo dei massimalisti, neanche Giovine Italia pratica tale politica impegnandosi nella costruzione di un contenitore troppo pieno il cui legame di fondo e la visione cristiano democratica ed il forte legame al popolarismo europeo alfiere del conservatorismo. Rimane dunque da sperare che vi sia spazio per Craxi nelle vie italiane, occupate da troppi nomi immeritevoli, e sopratutto alle sue idee in politica attualmente stagnante e sterile nella difesa di se stessa.Â
SOCIALISTI: CALDORO (NUOVO PSI), LA DIASPORA È ANCORA APERTA
“La costituente varata da Boselli lascia aperta la diaspora socialista”.
E’ quanto dichiarato da Stefano Caldoro, Segretario Nazionale del Nuovo Psi: “i socialisti riformisti non seguono la costituente di Boselli, questo soggetto politico nato oggi per parlare del passato potrà richiamarsi a De Martino, sostenitore “degli equilibri più avanzati”, certo non a Craxi, autonomista e riformista.
Le ragioni politiche che sono alla base delle loro scelte aumentano le distanze tra quei socialisti che sostengono l’ Unione ed il Governo Prodi ed i socialisti riformisti che si pongono all’ opposizione. Il Nuovo Psi – conclude Caldoro – conferma la scelta di campo al fianco della Casa delle libertà con la maggioranza degli elettori della nostra tradizione che continua a scegliere la Cdl”.
Intervista a Giovanni ALVARO
Intervista al SEGRETARIO PROVINCIALE e membro della DIREZIONE NAZIONALE del Nuovo PSI, Giovanni ALVAROÂ
L’opinione pubblica non si raccapezza più. Prima i giornali hanno dato notizia che il 23 e 24 giugnosi è svolto il Congresso del Nuovo PSI, oggi danno notizia di un altro Congresso del Nuovo PSI che si è tenuto  il 7 e 8 luglio. Che succede?
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Succede che la maggioranza del Partito ha tenuto un regolare Congresso nel mese di giugno individuando in Stefano Caldoro il nuovo Segretario Nazionale e stabilendo in modo netto e chiaro la propria linea politica. La restante parte del Partito, molto ma molto minoritaria, si è riunita nel mese di luglio eleggendo a Segretario Mauro Del Bue e a spostando Gianni De Michelis a Presidente del Partito che impropriamente chiamano ancora Nuovo PSI..
L’uso dello stesso nome (Nuovo PSI) e dello stesso simbolo (Garofano) nasce dal fatto che pur divisi da scelte politiche diverse non si è ancora consolidata legalmente di chi è la titolarità .
E’ ciò ch’è successo quando Saverio Zavettieri e Bobo Craxi hanno lasciato il Partito, e per alcuni mesi è regnata sovrana la confusione, fin quando la Magistratura non ha messo la parola fine al problema dando a Cesare quel ch’era di Cesare.
E’ augurabile che non ci si costringa a ricorrere ancora una volta alla Magistratura, perché oggi come ieri il problema è squisitamente politico.
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Che vuol dire problema politico?Â
Vuol dire che il Nuovo PSI, nato nel 2001 dopo diversi tentativi di organizzare i socialisti che si sono rifiutati di entrare nei  partiti ‘collaborazionisti’ o che hanno evitato di chiedere ospitalità nei partiti che hanno usufruito, e come, della falsa rivoluzione giudiziaria, è nato con una precisa scelta politica aderendo all’aggregazione più consona ai propri convincimenti riformistici e autonomistici. In una parola ci si è tenuti nel solco delle scelte craxiane che nascevano sempre senza i paletti dell’assurda divisione destra-sinistra ma solo con l’occhio rivolto ai contenuti ed agli obiettivi.
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Alla fin fine, però,  bisogna schierarsi. O di là o di qua.Â
E’ vero, la legge elettorale ti costringe a schierarti pena la tua scomparsa definitiva, per cui lo schierarsi alcuni lo hanno interpretato come strumentale alla propria sopravvivenza: si ripeteva spesso, in questi anni, il ‘primum vivere deinde filosofare’. Ma c’era e c’è chi, invece, considerava e considera lo schieramento già una scelta sui contenuti e sugli obiettivi. Â
Da una parte uno schieramento eterogeneo e aggregato solo sull’antiberlusconismo perché sul resto c’è la tesi e l’antitesi su ogni cosa, dalla politica estera, alla politica sociale, alle grandi opere e via di questo passo.
Dall’altra c’è la concretezza degli obiettivi e la chiarezza delle posizioni, così concrete e così chiare  che hanno prodotto, nei 5 anni del Governo Berlusconi, ben 36 riforme di grande spessore e grande peso. Su quelle riforme c’è stato, per quanto piccolo, il contributo del Nuovo PSI.
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Ma non era più congruo scegliere e confluire in parte, diciamo, nel Partito prodiano, e altra parte, in quello di Berlusconi?Â
C’è chi l’ha fatto e chi si appresta a farlo. Sono di questi giorni, infatti, gli annunci delle adesioni nel Partito Democratico (Del Turco e Marini, o il calabrese Racco), ma c’è chi ha deciso di mantenere viva la fiammella socialista difendendo autonomia e identità come valori imprescindibili per il riformismo.
La scelta, oggi, di aderire a questo o a quel partito unico risponde solo alla necessità della singola sopravvivenza messa in discussione dalla stanchezza o dalla pochezza del proprio pensiero politico. E ciò vale anche per quanti pensano di pervenire alla confluenza seguendo un percorso in più fasi. Non cambia se lo sbocco è dentro o solo a sostegno del Partito Democratico, come in questi anni ha fatto lo Sdi con l’Unione..
Oggi questo iter lo ha messo in moto De Michelis e quanti lo hanno seguito. Pochi per la verità resi sempre più pochi dagli già annunciati abbandoni. Quando dico pochi dico letteralmente pochi. In Calabria per esempio il passaggio con De Michelis lo hanno deciso si e no 2, sottolineo 2, compagni.
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Ma con tutte queste scissioni, con questi pezzi che vanno via, con forze che, se non in Calabria certamente in altre Regioni, abbandonano il Partito, quale può essere il futuro del Nuovo PSI?Â
L’elezione di Stefano Caldoro a Segretario Nazionale è già una scelta politica di grande respiro che assicurerà certamente al Nuovo PSI un percorso positivo. Ma ciò che lo renderà un sicuro punto di riferimento per il mondo socialista, liberale, autonomista e craxiano è l’aver abbandonato, col Congresso del 23 e 24 giugno, gli equivoci e le ambiguità di questi anni. Si sta, senza se e senza ma, nella Casa delle Libertà , e vi si sta col nostro dna socialista. Nessun disagio per questa scelta: sarebbe stata la scelta di Bettino che è stato sempre distinto e distante dai comunisti comunque camuffati.
Il disagio semmai dovrebbero sentirlo quanti si sono trovati ieri, e quanti si troveranno oggi, fianco a fianco con i vari Di Pietro, Pecoraro Scanio, Caruso, Diliberto e le loro scelte politiche in materia giudiziaria, sociale ed ambientale.
Comunque non ci resta che augurar loro buon viaggio.
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E in Calabria come la mettete con un Sindaco che vi ha negato il riconoscimento dell’Assessorato al Comune di Reggio Calabria? Â
Se ad ogni difficoltà nei rapporti tra gli alleati ci si dovesse chiamare fuori e rompere ogni rapporto non ci sarebbe coalizione in grado di reggere per più di qualche settimana. In politica non può andare così. Il fatto che Scopelliti non ci ha ancora riconosciuto il ruolo di alleato vero nella Casa delle Libertà (mentre lo ha riconosciuto a partiti che attualmente inseguono sogni centristi) va certamente contrastato e corretto, anche perché il percorso di Reggio, o meglio il vento che ha soffiato a Reggio Calabria, deve essere trasferito nella Regione, e in questo processo, aldilà delle liste civiche che in poche potranno avere dimensione regionale, servono soprattutto i Partiti che hanno strutture organizzative in tutto il territorio della regione.
E’ un processo che deve vederci impegnati all’unisono perché non è ulteriormente tollerabile una Giunta, quella di Loiero, inconcludente e incapace che sta letteralmente affossando le speranze di riscatto delle nostre genti, e anche perché è tempo di tornare ai programmi, chiudendo la fase della mera occupazione del potere.
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In conclusione, vuole lanciare un appello alle varie anime socialiste?Â
La ringrazio di questa opportunità e la utilizzo immediatamente anche perché il popolo socialista, parlo degli elettori socialisti, della gente che ha vissuto l’età d’oro dei socialisti, ma anche dei giovani che inconsapevolmente sono animati da riformismo e da voglia di giustizia sociale, cercano disperatamente uno strumento per le loro battaglie per cambiare la nostra Calabria.
Ad essi, ma anche ai dirigenti di base e non, che sono sconcertati delle scelte suicide fatte prima da Saverio Zavettieri e da quelle sciagurate fatte oggi da Gianni De Michelis, chiediamo di rompere ogni indugio ed avvicinarsi al Partito. Le porte sono aperte, non c’è alcuna preclusione. Anche se non c’è il vitello grasso da  offrire ai figliuoli prodighi saremo comunque felici di accoglierli.
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Reggio Calabria, 11.7.2007
IL CONGRESSO, CHE HA ELETTO CALDORO, E’ UN PUNTO FERMO
Ci si straccia le vesti, e in ultimo nell’assemblea del 7 e 8 luglio, per sbandierare la necessità dell’unità dei gruppi dirigenti socialisti, magari animati da necessità di garantirsi un posto al sole, mentre è opportuno garantire ai socialisti di base, riformisti, liberali e autonomisti, uno strumento per continuare la propria battaglia per un’Italia diversa e più giusta.
Finalmente il 23 e il 24 giugno scorsi si è posto un punto fermo; il Congresso del Nuovo PSI ha sfidato l’antipolitica, prodotto della cattiva politica, approvando all’unanimità la relazione programmatica dell’eleggendo e poi eletto Segretario nazionale l’on.le Stefano Caldoro. I tantissimi che si identificano nella realtà politica venuta fuori dal Congresso non si sentono in trincea in quanto non devono combattere con nessuno, non si sentono vittoriosi perché non hanno combattuto con nessuno, ma hanno soltanto affermato di essere gelosi custodi dei valori liberali-riformisti che, nonostante il passare del tempo ed il cambiare delle realtà , restano attuali ed agognati da tanti pur mancando di idonea cultura borghese.
Un invito a tutti gli amici-compagni, ovunque in questo momento allocati, a confluire sotto il vessillo liberal-socialista che ha tanto da dire e che può dirlo, nel sistema bipolare vigente nel nostro Paese, solo alleandosi con la Casa delle Libertà .
Maccarone di Vibo Valentia
Caldoro:intervista sul riformista 5 Luglio 2007
Segreteria Regionale Veneto
Si è riunita a Legnago, presso il Ristorante “ Pergola “,
la Segreteria Regionale allargata ai membri della Direzione Nazionale, per discutere su alcune tematiche di attualità .Â
La relazione introduttiva ha richiamato le fasi salienti dell’ultimo congresso nazionale, dove a supporto della elezione di Stefano Caldoro, sono stati nominati in Direzione Nazionale ben 5 esponenti Veneti : Angelino Masin, Gianni Curti, Giovanni Bianchi Ceriani, Roberto Michieletti e Roberto Gamba. Â
Circa le ultime elezioni l’Organismo ha espresso entusiasmo e soddisfazione per i risultati recentemente ottenuti alle amministrative nel Comune Capoluogo di Verona e nei contesti, non meno significativi, di altre località del Bellunese, del Rodigino e del Veneziano.Â
Ha plaudito, in particolare, al successo dell’Avv. Giampaolo Sardos Albertini che proprio nella città scaligera è stato interprete riconosciuto dei valori di laicità e riformismo liberale propri del nuovo corso Socialista. Â
A lui, come a tutta
la Cdl, i migliori auguri di proficuo lavoro nel nuovo Consiglio Comunale.Â
Circa i rapporti con
la Giunta Regionale Veneta i convenuti hanno dato mandato al Segretario Masin di chiedere un incontro preliminare con l’Assessore Oscar De Bona.Â
Scopo del dialogo quello di riconfermare e, ancor più, rilanciare la sinergia e la collaborazione con il suo lavoro e la sua rappresentatività in quel contesto. Inoltre per ricercare ed individuare alcuni temi caratterizzanti e qualificanti della politica riformista Veneta da oggi sino a fine legislatura.Â
L’Esecutivo di Segreteria ha, altresì, ufficializzato l’ubicazione logistica del Comitato Regionale, sito in Via Frattini di Verona dove, quanto prima, sarà promossa l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità .Â
Come ultimo punto è stata affrontata la questione del tesseramento le cui modalità dovranno all’un tempo garantire la privacy ma, altresì, essere comprovate da una adesione chirografariae documentata. Per l’anno in corso l’iscrizione è già aperta, con quota normale fissata in €. 20.00 e quella ridotta, per giovani e pensionati indigenti, in € 5.00.Â
Infine ipotizzato un Forum regionale di tutti gli amministratori del Nuovo Psi attualmente in carica da organizzarsi entro il prossimo Ottobre.
MA QUANTI SONO I PRETENDENTI AL TRONO?
 Alla riunione del 7 e 8 luglio che, senza preoccuparsi del ridicolo, continuano a chiamare Congresso del Nuovo PSI, ben sapendo che esso è illegale, illegittimo, e senza alcun valore politico, perché il Nuovo PSI il suo Congresso lo ha celebrato, rispettando tutte le norme e le regole statutarie e del Codice Civile, il 23 e 24 giugno scorsi eleggendo a Segretario Stefano Caldoro, si presentano con ben 5 candidati al ruolo di Segretario Nazionale. Al candidato unico on. Mauro Del Bue, si è aggiunto quasi subito, l’eurodeputato Alessandro Battilocchio, e in corso d’opera sembra si siano affacciati all’ipotesi Perini e Sergio Verrecchia. Troppi, veramente troppi pretendenti a un trono che tra l’altro è senza regno, sintomo certo che ormai sono totalmente staccati dalla realtà e continuano a duellare all’infinito. Ma quando non c’è orientamento maggioritario su chi deve assumere la leadership torna prepotentemente alla ribalta il 5° candidato che è il Segretario uscente Gianni de Michelis che diventa giocoforza, stante la frammentarietà delle proposte, il candidato vincente. C’è da scommettere infatti che, per evitare ulteriori lacerazioni, ed anche perché il ruolo di Segretario dovrebbe durare fino all’autunno data durante la quale sarà partorita la Costituente, pardon: il Nuovo SDI, il Segretario uscente sarà disponibile a sacrificarsi e a continuare a dirigere quel che resta del Partito. Vorrei ricordare che al Congresso, quello vero del 23 e 24 giugno, il candidato al ruolo di Segretario era UNO e UNO soltanto, Stefano Caldoro, ed è stato votato all’UNANIMITA’. E questo non solo perché gli si riconosceva la indiscussa leadership, ma anche perché il collante che teneva e tiene uniti quanti hanno deciso di scegliere la strada maestra del Nuovo PSI, riformista, liberale e autonomista nel solco craxiano, non era animato da spirito di potere. Stefano, avanti tutta. La strada imboccata è quella giusta. L’augurio è quello che molti di quelli illusi dalla speranza di una vera Costituente capiscano l’imbroglio e ritornino sui propri passi, perchè il futuro dei socialisti è quello di stare lontani dai comunisti. Giovanni ALVARO Segretario Provinciale di Reggio Calabria