CLEMENTINA FORLEO, EROE MANCATO

No, non siamo affatto dispiaciuti per la dura punizione messa in cantiere per la Clementina Forleo. Non ci piaceva il suo modo di operare, e la voglia, almeno così appariva, della prima pagina.

Non avevamo alcuna simpatia per questo magistrato fin da quando è balzata alle cronache nazionali per aver deciso l’assoluzione di alcuni terroristi islamici con una assurda motivazione poi giustamente riformata. La Forleo ha motivato l’assoluzione con il riconoscimento di una attività di guerriglia da non ‘confondere’, secondo lei, con una attività terroristica.

Abbiamo continuato a non stimarla per nulla anche dopo, quando ha fatto parlare di sé per l’intervento populistico ‘in difesa’ di un immigrato alle prese con la polizia, facendo sfoggio della sua qualifica di magistrato, e non sappiamo se con il proverbiale: “lei non sa chi sono io”.

Infine non abbiamo avuto più dubbi, sul giudizio severo che avevamo maturato, quando l’abbiamo vista seduta in pompa magna nell’arena di Santoro dove ha diviso la scena col collega De Magistris, protesi ambedue ad ottenere il sostegno popolare alle loro iniziative, oltre che, forse, il sostegno politico, di chi oggi si trova all’opposizione, magari perché le indagini riguardavano D’Alema, Fassino, Prodi e Mastella.

Non è arrivato, né l’uno, né l’altro sostegno. Il primo perché la gente è stufa di magistrati star e novelli Di Pietro che alla fine approdano, senza meriti, in politica; il secondo perché la concezione che i riformisti e i moderati hanno della giustizia è lontana anni luce dal doppiopesismo comunista che esprime i propri giudizi con l’occhio attento ai soggetti accusati. E’ questo che avrebbe dovuto ricordare l’on. Salvi quando dichiara che destra e sinistra si siano ricompattate per difendere la casta dei potenti. Egli sa bene che l’unanimità della decisione del CSM ha diverse origini: l’attuale sinistra difende i propri potenti messi, a torto o a ragione, sotto scacco, mentre i riformisti rifiutano il doppiopesismo.

L’errore della Forleo nasce proprio da questa incapacità a leggere le differenze di comportamento delle diverse forze politiche, e, quindi, quello di pensare che fosse sufficiente utilizzare le intercettazioni per mettere sotto accusa D’Alema (‘facci sognare’) e Fassino (‘allora siamo padroni di una banca’), ed ottenere sostegni incondizionati. L’andare ad Annozero, a differenza del passato quando in TV si andava in maniche di camicia e si leggevano proclami contro il Governo, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, determinando la reazione della sinistra senza più alcuna cautela.

Tutta la vicenda, comunque, è stata veramente esemplare per far emergere, on. Salvi, le differenze di approccio ai problemi della giustizia, della sua amministrazione, della sua organizzazione e del suo uso che a volte è stato sconsiderato. Non usiamo parole forti tanto per colorire la riflessione, ma lo facciamo a ragion veduta, e senza andare molto indietro per elencare le disfunzioni, gli errori e gli orrori di cui è disseminato il percorso giudiziario, ci basta citare il caso dell’ ex sindaco socialista di Napoli Nello Polese, che ha avuto giustizia dopo ben 15 anni e dopo aver sofferto la gogna giudiziaria, mediatica e politica. Citiamo quest’esempio perché l’assoluzione, con formula piena, è arrivata proprio in questi giorni.

Giovanni ALVARO
Direzione Nazionale Nuovo PSI

Reggio Calabria 5.12.2007

PDL: CALDORO, GUARDIAMO QUANTO BERLUSCONI HA MESSO IN CAMPO

(ANSA) – MILANO, 4 DIC – Il restyling del simbolo del Nuovo partito socialista italiano, con un garofano rosso che ormai domina quasi tutta l’effige, non ha mutato l’orientamento politico della formazione guidata da Stefano Caldoro.
‘La nostra scelta di campo – ha detto il segretario – e’ sempre quella: stiamo con i riformisti, con gli innovatori, per questo rivendichiamo il nostro sostegno alla leadership di Silvio Berlusconi‘.
Caldoro ha scelto Milano, ‘patria del socialismo riformista’, per presentare la nuova veste grafica del proprio simbolo. ‘Siamo qui a Milano – ha detto Caldoro – spendiamo quindi una buona parola per il sindaco Letizia Moratti, per il presidente lombardo Roberto Formigoni ma soprattutto per il buon esercizio del governo, pertanto riconosciamo la leadership di Silvio Berlusconi‘. Caldoro ha rivendicato l’identita’ di partito della sua formazione: ‘Ma siamo attenti – ha aggiunto – a quanto messo in campo da Silvio berlusconi, come rimescolamento delle carte nel panorama politico italiano.
Tuttavia finche’ resta questa la legge elettorale e’ necessario e utile per noi rimanere partito’. (ANSA).

Costituente:è nata morta e non ci interessa

Il nuovo psi non partecipa ai lavori del nascente partito socialista. La Costituente Socialista di Enrico Boselli e´ morta prima di nascere: lo spazio che doveva occupare e´ coperto dal Partito Democratico”. Cosi Lucio Barani, parlamentare del nuovo psi, sul processo avviato da Enrico Boselli. “Il nuovo psi non ha mai avuto interesse per la Costituente. Siamo alternativi alla falsa sinistra italiana ed alla maggioranza che sostiene il governo Prodi. La nostra forza di ispirazione autonomista e riformista conferma l´alleanza con Silvio berlusconi e ribadisce – sottolinea Barani – che seguira´ con attenzione le nuove iniziative”.
“Nessuna partecipazione – conclude il parlamentare socialista – al processo di Boselli. Speriamo che altri non vogliano coinvolgere ancora il nome del nuovo psi in processi che non lo coinvolgono. Ci auguriamo che in futuro non sia necessario adire le vie legali per difendere la nostra posizione”.

PDL: BERLUSCONI, NON ABBIAMO OFFERTO ANNESSIONI

(ANSA) – MILANO, 2 DIC – ‘Non abbiamo offerto nessuna annessione a nessuno, partiremo tutti dal basso, dalla volonta’ dei cittadini, tutti nelle stesse condizioni, alla pari’. Lo ha detto Silvio Berlusconi commentando talune prese di posizione degli alleati che giudicano il nuovo partito come un tentativo di annessione da parte di Berlusconi.
‘Io spero – ha aggiunto – che tutti vengano con noi e se non verranno peggio per loro perche’ finiranno nell’isolamento e nell’ininfluenza politica. Noi andiamo avanti, certi che la grandissima parte degli elettori, delle donne e degli uomini che amano la liberta’ e che vogliono restare liberi, restera’ con noi in questo anelito di progresso, di sviluppo e di liberta’.
Andiamo avanti tutti insieme, saremo una forza pulita che si contrapporra’ al partito piu’ importante della sinistra dando vita ad un vero bipolarismo’. (ANSA).

TERRORISMO: CALDORO, NON SOTTOVALUTARE MINACCE A BERLUSCONI

ANSA) – ROMA, 30 NOV – ‘L’Italia ha scelto, durante il governo berlusconi, di contrastare con decisione, con la comunita’ internazionale e con gli Stati Uniti d’America, il terrorismo internazionale. Le minacce di Bin Laden all’Occidente ed ai suoi leader, fra i quali berlusconi, non fanno altro che confermare che non bisogna abbassare la guardia’. Lo sottolinea Stefano Caldoro, segretario nazionale del nuovo psi.
‘Tutte le forza democratiche e le Istituzioni, in questa fase – aggiunge – hanno il compito di non sottovalutare questi segnali e mettere in campo ogni iniziativa per garantire la sicurezza a chi e’ minacciato’.(ANSA).

PDL: BERLUSCONI, SARA’ UN CONTENITORE, FI NON SI TOCCA (neanche il nuovo PSI)/ANSA

PDL: BERLUSCONI, SARA’ UN CONTENITORE, FI NON SI TOCCA/ANSA
CONFEDERAZIONE PER FINANZIAMENTO PARTITI E INVOGLIARE ALLEATI (di Federico Garimberti) (ANSA) – ROMA, 28 NOV – Si delineano meglio i contorni del nuovo partito di Silvio berlusconi. La creatura del Cavaliere assume la forma di un ‘contenitore’ (come lo ha definito lui stesso) nel quale potranno confluire partiti, movimenti, associazioni e singoli cittadini. Uno schema che ha una prima, importante conseguenza: l’annunciato scioglimento di Forza Italia non ci sara’ piu’.
Per capire bene il progetto berlusconiano, bisogna partire dalla domenica di San Babila, quando berlusconi annuncio’ per la prima volta le sue intenzioni: ‘Forza Italia si sciogliera’ dentro questa nuova formazione politica’, aveva detto l’ex premier. Poi, col passare dei giorni, il tiro e’ stato corretto.
Il Cavaliere ha dapprima tranquillizzato il partito: ‘C’e’ spazio per tutti’, aveva detto, Fi restera’ il ‘ceppo’ del nuovo soggetto. Due giorni piu’ tardi, in una lettera, nuove precisazioni. Altre garanzie.
Oggi, nel corso di una riunione con i vertici di via dell’Umilta’, il quadro assume contorni ancora piu’ precisi con la presentazione da parte di Renato Brunetta di una ‘road-map’.
Un percorso, cioe’, che dovra’ portare a compimento il progetto berlusconiano. Le tappe prevedono un ‘comitato costituente’ (in cui saranno rappresentati tutti i partiti che vorranno aderire in base al loro ‘peso’ e cioe’ al numero degli iscritti), dei ‘congressi comunali’, dei coordinatori provinciali e regionali ed infine una ‘Consulta nazionale’.
Quest’ultima avra’ tre obiettivi: approvazione dello Statuto e della Carta dei valori, elezione del Gruppo dirigente ma, soprattutto, scelta del leader. Un particolare, quest’ultimo, che sembra indicare che non ci saranno ‘primarie aperte’ per l’elezione del leader, ma piuttosto un sistema piu’ simile a quello congressuale.
Un percorso, si precisa in ambienti di Fi, tutto da definire ma che rappresenta la ‘traccia’ su cui lavorare. Ma al di la’ delle precisazioni, la sostanza non cambia: Fi restera’ in piedi. Ecco perche’ si diffonde la lettura di un ‘contrordine’ da parte del Cavaliere.
Dietro front che lui, passeggiando per i negozi del centro di Roma, sembra inizialmente confermare. Pur negando di aver mai annunciato lo smantellamento del partito (‘avevo risposto: ‘forse”, dice), il Cavaliere conferma infatti che ‘per il momento non e’ assolutamente possibile sciogliere’ i partiti nel nuovo soggetto. Il perche’, lo spiega lui stesso: in primo luogo, per una ragione economica, visto che ‘ci sono partiti in attesa dei finanziamenti pubblici’. In effetti, come confermano i vertici del partito, la stessa Forza Italia se scomparisse perderebbe i crediti accumulati negli anni precedenti. Vi sono dunque, problemi burocratici e amministrativi (ivi inclusi i contratti dei dipendenti) che impediscono lo scioglimento. Ma ci sono anche ragioni politiche, a iniziare dalle imminenti amministrative. E’ sempre berlusconi a spiegarle: con il ‘partito-rete’ spero che anche An e Udc possano entrare visto che’ ‘e’ quello che volevano’. Insomma, tira le somme berlusconi, il modello e’ quello del Ppe: ‘Un partito in cui potranno iscriversi formazioni politiche, spezzoni di partito, associazioni e parti della societa’ civile’, ma soprattutto un soggetto deciso ‘dal basso’, dai cittadini.
berlusconi torna a palazzo Grazioli e come di consueto trova sulla scrivania la rassegna stampa con le ultime notizie. Legge l’interpretazione dei media e le dichiarazioni di alleati e avversari. L’idea che e’ passata e’ quella di una retromarcia.
Ed e’ qualcosa che proprio non gli va giu’. Nella sua residenza ci sono anche alcuni ‘quarantenni’ del partito. A loro conferma che non ha nessuna intenzione di tornare indietro. Anzi, dice, ‘il progetto va avanti, eccome!’.
Cosi’, prende carta e penna e insieme ai piu’ stretti collaboratori butta giu’ un comunicato di fuoco: ‘Il nuovo partito e’ gia’ nato! ‘Il dove’, ‘il quando’; ‘il come’ lo stabiliremo insieme alla gente’. Ed anche se ‘certamente non butteremo via l’esperienza e la storia di 14 anni di Forza Italia’, non c’e’ ‘nessuna ‘retromarcia’, nessun ‘contrordine’ come vorrebbe far credere qualche interessato disinformatore’.
Le interpretazioni, persino dentro Fi, divergono: c’e’ chi ammette che la retromarcia c’e’ stata eccome, perche’ berlusconi ‘era andato troppo in la”, e chi, al contrario, sostiene che nulla e’ cambiato. Nome e simbolo di Fi, spiega infatti un sostenitore di questa seconda teoria, alle prossime politiche non ci saranno piu’ ed anche lo scioglimento, alla fine, sara’ un passo obbligato.
Comunque si leggano i fatti, una cosa appare evidente: la dirigenza di Fi incassa una bella vittoria, non solo per la sua sopravvivenza, ma anche per quanto riguarda il ruolo di Michela Vittoria Brambilla. La ‘rossa’ presidentessa dei circoli della liberta’ infatti dovra’ dovra’ ancora vedersela con lo zoccolo duro del partito. (ANSA).

Apc-PDL/ NUOVO PSI E LAB: SI’ A NETWORK DEI MODERATI E DEI RIFORMISTI

Sì a berlusconi per una politica più moderna e innovativa

Roma, 28 nov. (APCom) – “La mancanza dei vecchi valori ci obbliga ad avere una visione della Politica più moderna e più innovativa.
Ed in questo contesto si inserisce la novità di berlusconi; creare un nuovo movimento, all’interno del quale ognuno, mantenendo la propria storia, la propria cultura la propria identità, partecipi con pari dignità ed in aperta competizione, al cambiamento dell’Italia”. Cosi ‘Il socialista Lab’, quotidiano del nuovo psi, domani in edicola con un editoriale di Franco Spedale, vice segretario nazionale del partito.

“Tante culture diverse, tante reti diverse, che sappiano cogliere i bisogni dei cittadini, che sappiano individuare – scrive il Lab – le nuove trasformazioni di cui l’Italia ha bisogno, che sappia porsi nel momento elettorale come un unico grande movimento che sia rappresentativo di tutte le culture” “Questo può e deve essere – sottolinea Spedale a nome del Nuovo Psi – secondo noi il nascente movimento: un nuovo soggetto politico Federato”.

“Questa configurazione può esistere – si legge sul quotidiano – laddove vi sia un sistema elettorale che abbia come riferimento il bipolarismo e l’indicazione diretta del Premier”.
“Solo così possiamo passare alla fase costruttiva del percorso post-ideologico che non vede più la destra contrapposta alla sinistra, ma il riformismo contrapposto al conservatorismo.
In questo partito-rete – conclude Spedale – mantenendo la propria identità, la propria autonomia, il nuovo psi dovrà esserci”.

Red/Pda

== L. ELETTORALE:FINI, NO A TEDESCO – INTESA FI-LEGA IN VISTA? =

== L. ELETTORALE:FINI, NO A TEDESCO – INTESA FI-LEGA IN VISTA? =
(AGI) – Roma, 26 nov. – Un sistema alla tedesca con uno sbarramento al 4% e l’indicazione preventiva del premier. Fonti parlamentari della Lega spiegano che potrebbe essere questa l’ipotesi che potrebbe riavvicinare le posizioni tra Bossi e berlusconi.
Il leader del Carroccio ai suoi in questi giorni ha spiegato di sentire “puzza d’inciucio” e di non volere “il ritorno dei democristiani”. Il timore e’ che berlusconi voglia chiudere “un accordo sottobanco” con il leader del Pd sul referendum oppure su uno sbarramento alto, che metta la Lega fuori gioco. “Lo sbarramento alto – spiegava nel pomeriggio un ‘delfino’ del Senatur – e’ tipico dei paesi come la Russia dove la democrazia c’e’ solo sulla carta”. Inizialmente dunque l’aut aut di Bossi prevedeva un ritorno al patto di Gemonio: “Il proporzionale – e’ il ragionamento – da’ una sponda a Casini e non salvaguarda la dimensione territoriale, il fatto e’ che la pazienza e’ finita e berlusconi ci deve dare delle rassicurazioni una volta per tutte”.
E l’ex premier avrebbe in un colloquio telefonico che ha preceduto l’incontro ad Arcore con Bossi (iniziato alle 20,50) garantito al Carroccio di non voler puntare affatto sul referendum e di poter venire incontro alle esigenze della Lega.
Da qui la possibile apertura di Bossi sulla riforma della legge elettorale in senso proporzionale. Noi – questo il messaggio che avrebbe ‘recapitato’ il Senatur al Cavaliere – non aderiamo, ma ti seguiamo nel progetto del Partito della liberta’, ma tu non devi giocare con il fuoco del referendum.
Sarebbe una sorta di ok a quella che deputati della Lega neanche tanto velatamente chiamano ‘Opa’ di berlusconi su Fini e Casini.Questa sera l’incontro a casa berlusconi chiarira’ se sussistono le basi per chiudere un intesa tra il Cavaliere e il leader della Lega. berlusconi se riuscira’ a ‘disinnescare’ la mia della Lega potra’ presentarsi sul tavolo di Veltroni venerdi’ forte dell’appoggio di un importante alleato.
Oggi Gianfranco Fini ha ‘aperto’ il fronte del dialogo con il segretario del Pd ribadendo l’ok ad un confronto sulle leggi cosituzionali e il no a qualsiasi dibattito sul modello tedesco. Ma il tener legate le due questioni alla lunga puo’ rivelarsi un punto a favore del leader di An. “La verita’ – spiega Vincenzo Nespoli presente all’incontro – e’ che Veltroni non ha il coraggio di aprire al referendum, perche’ ha i partiti piccoli che gli mordono le caviglie”. Anche oggi la ‘querelle’ tra Fini e berlusconi e’ andata avanti con le accuse dell’ex ministro degli Esteri al Cavaliere ‘reo’ di aver archiviato il centrodestra.
berlusconi, intanto, continua a lavorare alla costituzione del partito che, ha ripetuto piu’ volte, non deve essere “un restayling” di Forza Italia. Per questo motivo starebbe pensando ad un “movimento leggero”, all’americana senza avvalersi di sedi mastodontiche, ma solo della partecipazione dei cittadini tramite gazebo e manifestazioni. (AGI

Pistole ai vigili urbani? Bastano storditori

Dico no alla dotazione personale del vigile di Polizia urbana di arma da fuoco. Per le necessità di questo Corpo sono sufficienti le bombolette spray paralizzanti o gli storditori elettronici sia di contatto che a distanza. Con buona pace della Cisl veneta e del vice-sindaco di Venezia, queste sono considerate dall’attuale legge delle vere e proprie armi, al pari di quelle da fuoco, per le quali necesita il porto d’armi.

Così, con buona pace di tutti, si potranno dare le relative indennità per dotazione e maneggio delle armi che alla fine è la vera motivazione all’origine di molte prese di posizione. Altroché sicurezza per i cittadini!

Cosa c’entrano le motivazioni delle rapine in casa? Per quanto riguarda le rapine o aggressioni, fortunati il rapinato o l’aggredito se le subiscono in presenza di qualche vigile di Polizia urbana e, in quel caso, sono sufficienti – e contemporaneamente più sicure per lo stesso agente, in quanto non richiedono doti particolari nell’uso come invece avviene per quelle da fuoco – le armi sopra indicate. L’errore umano è sempre in agguato ed a nulla vale scagliarsi contro le forze dell’ordine per la recente vicenda Sandri.

Renzo Riva
Buja

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http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=3584571&Data=2007-11-21&Pagina=13

Niente armi
ai vigili urbani:
basta lo spray

Dico no alle armi da fuoco ai vigili urbani. Per le loro necessità sono sufficienti le bombolette spray paralizzanti o gli storditori elettronici sia di contatto che a distanza. Con buona pace della Cisl e del vicesindaco di Venezia queste sono considerate dall’attuale legge delle vere e proprie armi, al pari di quelle da fuoco, per le quali necesita il porto d’armi. Così si potranno dare le relative indennità per dotazione e maneggio delle armi. Altro che sicurezza per i cittadini! Cosa c’entrano le rapine in casa?

Renzo Riva
Buja (Ud)

LEGGE ELETTORALE, SPEDALE (NUOVO PSI): SI’ A PROPORZIONALE

(9Colonne) Roma, 25 nov – “Dopo le novità riguardo alla nuova costituzione del nuovo soggetto politico introdotte da berlusconi è necessario ed urgente giungere ad un accordo sul sistema elettorale, che consenta agli elettori di votare nel 2009 con regole certe e condivise”. Lo sottolinea Franco Spedale, vice segretario nazionale del nuovo psi. “Il fuoco di sbarramento contro l’accordo elettorale non eviterà il referendum che provocherà scossoni ancora maggiori. Concordiamo – aggiunge – sul ragionamento proposto dal Presidente della Lombradia Formigoni: nel nostro Paese non sono necessarie le larghe intese ma un accordo con la sinistra per un nuovo sistema elettorale di stampo proporzionale che finalmente crei un bipolarismo propositivo”.
(Caf)

NUOVO PSI: CALDORO, PDL NON E’ ALTRO CHE FI CON UN ALTRO NOME =

(AGI) – Olbia, 24 nov. – Il segretario nazionale del nuovo psi, Stefano Caldoro, e’ intervenuto oggi a Olbia all’assemblea regionale del “garofano”, convocata in vista dello svolgimento dei congressi che stabiliranno gli organismi dirigenti del partito. Il popolo socialista che non ha gradito la scelta di Gianni De Michelis si e’ ritrovato nella sala congressi dell’hotel Martini per discutere di futuro, in particolare della collocazione che riguarda il partito dopo l’annuncio di berlusconi sulla nascita della nuova formazione politica che prendera’ il posto di Forza Italia.
“Se si restera’ in una logica bipolare – ha chiarito Caldoro – resteremo dove siamo attualmente, nel centrodestra.
Se invece il sistema elettorale sara’ ispirato al modello tedesco, ci sara’ grande liberta’ di scelta e decideremo al momento opportuno”. Non ci sara’, comunque, alcuno scioglimento del nuovo psi “anche perche’ – ha detto il segretario nazionale – il nuovo soggetto politico non e’ altro che Forza Italia con un altro nome”.
Intanto stasera, alle 17, all’Hotel Melia’ di Olbia, si tiene il congresso provinciale di Forza Italia. (AGI)

CdL: Caldoro, si a nuovi processi ma con nostra identità

“La nostra scelta di campo è stata fatta ed è all’opposizione del Governo Prodi e dell’Unione. Una scelta che abbiamo confermato anche dopo la nascita del Partito Democratico”. Lo ha sottolineato ad Olbia, dove è per incontri di partito, Stefano Caldoro, segretario Nazionale del Nuovo Psi.
“Anche se la Casa delle Libertà oggi è in crisi è stato un errore – sottolinea- aver messo in discussione la guida di Berlusconi. La sua leadership nasce dal consenso della gente e va per questo sostenuta e confermata”.
“Il nuovo partito, anche se nasce da una geniale intuizione, allo stato rappresenta – aggiunge – un rafforzamento di Forza Italia e non ancora una forza che possa coinvolgere tutti quelli che si oppongono a questo Governo ed a questa sinistra”.
“Il Nuovo Psi segue, con la propria identità, il nuovo processo – conclude Caldoro – con forte interesse”.

Ancora un opportunità per i Socialisti

 

Il problema “NON  E’ Se” salvaguardare identità ed autonomia, “ma come”farlo !

 

Siamo finalmente alla fine della transizione, nei prossimi mesi si scriveranno i capitoli e si adotteranno le decisioni che consentiranno il decollo della 2°Repubblica.I socialisti, purtroppo, avranno un ruolo marginale di fronte ai processi in corso, ma sono riusciti, sovvertendo le previsioni ed i calcoli di molti, a mantenere accese  piccole fiammelle, testimonianza di una storia e di una cultura essenziale per la democrazia italiana.Il problema che abbiamo davanti è quello di capire in che modo traghettare nella seconda Repubblica i nostri valori, la nostra storia, le nostre idee, la immutata esigenza che siano scritte pagine di verità sul socialista Craxi e sull’attualità delle sue intuizioni.Come sempre un organizzazione politica ha davanti a se la possibilità di scegliere tra più strade per realizzare i propri obiettivi, e, come sempre, vi sarà disparità di vedute su quella da scegliere, pur partendo dagli stessi presupposti o volendo perseguire gli stessi obiettivi: Scissioni docet.Un confronto sereno e serrato tra di noi ci potrà aiutare a scegliere tutti insieme la strada migliore.Il nuovo Partito proposto da Berlusconi è sicuramente un opportunità di movimento e bene ha fatto il Segretario a sottolinearlo con tempestività, ma non dimentichiamoci che sarà un Partito che guarda al popolarismo europeo, liberal- democristiano più che socialista riformista.Alla stessa stregua, nell’altra metà del campo va prendendo forma un PD che aspira ad essere socialista in gran parte del suo elettorato, ma che socialista non è, e con Veltroni non aspira nemmeno a diventarlo.Se  PD e Popolo delle Libertà riuscissero a tavolino a scambiarsi un po’ di truppe i problemi sarebbero risolti con maggiore celerità, ma questo avverrà naturalmente in un arco di tempo chi sa quanto lungo, ed in questo arco di tempo si può e si dovrebbe sviluppare l’iniziativa politica dei socialisti.Un sistema elettorale proporzionale e senza vincolo di coalizione aprirebbe grandi possibilità di iniziativa, e mai come adesso, a mio avviso, il Nuovo Psi dovrebbe riprendere il forcing sulla necessità di un Partito Socialista che, forte della sua storia, dei suoi valori,delle sue esperienze sappia riempire autonomamente un vuoto che sia Veltroni che Berlusconi tendono ad inglobare all’interno dei loro movimenti allungando oltremisura una coperta già troppo lunga.Non mi aspetto da Boselli nessun sussulto di autonomia, ma non per questo il Nuovo PSI deve rinunciare all’iniziativa politica sul potenziale elettorato socialista e, in ragione di questa convinzione,il Partito dovrebbe attrezzarsi di conseguenza svolgendo una funzione utile non solo alla  salvaguardia della propria identità ma anche funzionale ai disegni dell’alleato che si è scelto. 

                                                                                              Gennaro Salvatore– Napoli-

E´iniziata la terza Repubblica. Con Silvio e con il garofano


La prima considerazione che a caldo m´è venuta tra me e me subito dopo l´annuncio di Berlusconi, è stata ” Che c..o, non sono di Forza Italia, non me lo lavano “, la seconda, sempre d´impulso, ” E´ finita “.
Ho visto Cicchitto in Tv che, a domanda, non sprizzava gioia… La sua è pur sempre una scuola politica socialista…quindi partecipata, dibattuta, congressuale…
Una decisione che sa da detentore di un pacchetto di maggioranza di una società, un´iniziativa unilaterale, improvvisa che impone il chi ci sta ci sta, non può essere condivisa ed ancor meno gradita da un uomo libero.
Sono tra coloro che pensano che il Npsi aveva una funzione in un sistema bipolare, anzi per alcuni aspetti questa anomalia italiana diventava per noi – di Caldoro – una necessità virtù.
Il conio ” a sinistra nella Cdl, la sinistra della Cdl “, aveva pur sempre una sua valuta, un potere di scambio. Nelle trattative già in corso per le prossime elezioni, il nostro tratto era rapportarci e definire alleanza e cooalizione con i partners degli ultimi tempi, con i partiti del Centro Destra Progressista, ed, in primis, tra loro, con Forza Italia.
Orbene tutte le fatiche, molte, e le soddisfazioni, poche, sin qui realizzate, dal venerdì al lunedì scorsi, si sono volatilizzate, disperse, annullate…
Adesso i nostri interloquiti, ci dicono che è tutto bloccato, incerto, rinviato…a data da destinarsi. Non sono tra coloro che entusiamano all´analisi di questa novità Pdl…sia per il come sia per il quanto. Anzi… provo già un pò di malinconia. Perchè quella nicchia che ci stavamo costruendo con caparbietà, coerenza e sacrificio, nell’opinione pubblica di riferimento Cdl,è stata spazzata via.
Leggo in questo sito diverse dichiarazioni al proposito, alcune delle quali ” conformiste “, scontate, similprone… Se è vero, come ci siamo detti al Congresso, che la nostra proposta federativa nella Cdl era stata accolta ed accettata dai partners, quanto meno l´idea di suicidare Forza Italia doveva essere discussa da tutti, ipotizzando un eventuale nuovo soggetto politico che oltre a partire rendesse noto a tutti, l´obiettivo, il punto d’arrivo.
Il richiamo che Berlusconi fa al Ppe, cozza con quanto ho sempre inteso fare ed essere io nel Npsi. E´ evidente che la nuova figura politica lanciata dal Presidente di Fi, mette la parola fine alla Cdl, e apre la fase del bipartitismo.
Cambia tutto, compagni ed amici. Per cui più che mai attinenti e politiche sono le preoccupazioni di Gennaro Salvatore: se tra Pd e Pdl ci potessero essere domani accordi di governo, a tutti i livelli, noi che faremmo ?
La cultura e filosofia del mio socialismo cozza, idiosincratizza con questo partito clericocomunista e quello che vuol rappresentare ! Le favole di “uolter Kennedy de’ noantri “ sono solo fanfaluche.
Sotto batte sempre un cuore leninista ! Nel momento, attuale, in cui non basta più dire Prodi sì, Prodi no, il dibattito giocoforza si allarga. Perchè adesso dovremo discutere su quello che vogliamo fare di questo Paese, quale democrazia politico-economica riteniamo di indicare, dovremo approfondire il concetto di laicità, di forma Stato e di tutto il resto.
Nel mio animo ho sempre ritenuto che il mio socialismo per i tempi attuali fosse il più corrispondente ad una società creata per il bene e la felicità dei miei figli.
Io non aderirò al Ppe e farò fatica a votare qualcos´altro che non sia il mio Garofano ! Pensate, gli scenari futuri potrebbero addirittura creare le condizioni per il nostro ingresso nel Pse ! Un governo Pdl, Udc, Ps, Nuovopsi, Udeur, Liberaldemocratici,Dca, forse i Radicali, non sarebbe la riedizione aggiornata di un Centro Sinistra rafforzato ?
Il nostro ” CentroSinistra ” ! Il nuovo sistema elettorale, che sarà comunque proporzionale ( ed al proposito perchè non dire che riterremmo ancor più valido quello della prima repubblica ? ) rimette in discussione tutto.
Tempo fa in questo partito si discuteva sulla necessità di ” scomporre e ricomporre “.
Orbene, il dado è tratto e l´inizio della terza repubblica avviato. In tal senso, Silvio, siamo con te. Ma se vuoi essere con noi dacci una mano : no allo sbarramento, no al sistema americano, tedesco od altro, bensì il migliore, quello italiano ante1992, quello più libertario e democratico possibile.
Potremo insegnare al mondo anche in questo settore ed invece copiamo da culture, tradizioni e storie cui nulla abbiamo da invidiare. Garantire la libertà di espressione di voto, credo sia una conquista che l´Italia aveva fatto e che poi la battaglia comunista ( quelli del Pd di oggi non altri )- aveva annientato nella spasmodica corsa alla conquista del Potere, con Tangentopoli, con l’eccidio politico del Psi.
Io sono certo che in una politica di alleanze il Pd non andrà mai più al Governo in questo paese ! L´ipotesi bipartitica è l´unica che gli resta per poter sperare… Nelle dinamiche possibili ma anche probabili, nella duplice fagocitazione che avverrà di qua e di là, gli schieramenti si riproporranno, nel tempo, giocoforza ed i pesci grandi mangeranno i piccoli.
Per cui la sinistra estreme confluirà nel Pd e viceversa di qua. Si creeranno – forse – margini di più coesa governabilità ( anche perchè aumenteranno gli irreggimentati ), ma a pagarne sarà la nostra tradizione liberalsocialista, il nostro amore di politica, la nostra identità laicocristiana, la civiltà italiana delle future generazioni.
Sia chiaro, lunga vita al ” liberale” Berlusconi, ma finchè ci sarà la fortuna e la possibilità di un confronto, diamoci l´obiettivo di batterci, da topolino, con l´elefante.
Non possiamo accettare e condividere l´Italia dei blocchi ! Spero e mi auguro che il dibattito interno ci dia convinzione e coraggio per indicare dove , secondo noi, bisogna arrivare salendo sulla corriera del Pdl ! Certamente non ad un´alleanza col Pd.. C´è, nella testimonianza dei molti post di questo nostro sito, dopo una premessa di plauso spesso troppo acritica dell´ atteggiamento di Berlusconi, un richiamo costante alla ” salvaguardia della nostra identità “. Condivido pienamente, ma dobbiamo riempirla questa identità, attualizzandola ai giorni nostri, di contenuti e scelte.
Ricordo ancora, sempre per dar ragione al mio omologo Salvatore, che non dovremo esimerci da trattare e parlare, adesso ancor più, con tutti i partner minoritari della ex Cdl…Sarà da qui in avanti il Pdl che ci rappresenterà nel quadro politico ? L´adesione repentina che abbiamo dato ( che forse non è come sembra, cioè senza se e senza ma ), poteva sì rappresentare il biglietto di salita su un autobus vuoto, dove andavamo ad occupare i primi posti davanti… ma il rischio poteva essere di essere i soli… Guarda caso con noi sono saliti solo i timorosi di non avere neanche una bicicletta…
C´è ancora, e forse più di una settimana fa, spazio per far sentire la nostra voce e quello che intendiamo per la realizzazione delle nostre aspettative. Rappresentiamo o no il vero socialismo riformista, progressista laico libertario etc etc ? Io ci ho sempre creduto, e sono qui per idealità, convinzione e coerenza.
La politica è l´arte del possibile. Facciamo conoscere a tutti gli Italiani, Berlusconi per primo, quello che vogliamo e dove li porteremo ( porteremmo… ). Per sopravvivere, per qualche “tribuna” e due-tre “listini” abbiamo ancora tempo. Anche se sarà ( spero sarebbe ) la fine.
Angelino Masin Segretario regionale Veneto

Cdl: Di Trapani, il Nuovo Psi ha fatto una chiara scelta di campo

“Ancora una volta Berlusconi con la sua iniziativa ha scosso l’intero quadro politico, superando i tatticismi e le titubanze della maggioranza e dell’opposizione. Per quanto ci riguarda il Nuovo Psi ha già fatto con chiarezza la propria scelta di campo nell’ultimo congresso nazionale, e sarà senz’altro disponibile a discutere e valutare le soluzioni più opportune per rafforzare l’opposizione a questa falsa sinistra, salvaguardando la propria identità ed autonomia”. Lo ha sottolineato Antonino Di trapani, coordinatore della segreteria nazionale del Nuovo Psi