Piccole Considerazioni di periferia

  

In questi giorni abbiamo letto numerose analisi del voto amministrativo del 27 maggio ed ovviamente, visto la stragrande maggioranza dei dati negativi sui positivi, la maggior parte delle considerazioni sulle prospettive del futuro sono state nere.

Personalmente vorrei guardare al dato elettorale, in particolare del nord, confrontandolo con quelli dei quindici anni precedenti, altrimenti rischieremmo di fare considerazioni e parziali e con poco fondo di verità.

 

In questi anni di seconda repubblica il partito, salvo le europee del 2004, nel nord non ha mai raccolto percentuali superiori al prefisso telefonico sia che fosse alleato con la CDL, sia in autonomia fuori dai poli, sia in pochi casi alle ultime elezioni nel centro sinistra.

Questo dimostra come sia strumentale accusare la scelta della costituente come la responsabile del dato elettorale negativo, e sicuramente più semplice e meno doloroso che compiere un attenta analisi della situazione socialista.

 

In questi anni NOI abbiamo perso pesantemente, in termini percentuali, ogni qualvolta la partita si trasferiva dai temi locali alla politica nazionale, oppure quando, ad esempio alle regionali, gli interessi in campo erano forti e le risorse necessarie per fare campagna elettorale sostanziose, oppure ancora quando la contrapposizione tra SDI e nuovo PSI era esasperata ed a questo punto contava la visibilità politica anche locale.

 

Da questa riflessione possiamo dedurre che le motivazioni che portano a questi deludenti risultati hanno 3 nomi:

 

1. Classe dirigente nazionale inadeguata. 2. Mancanza di proposta politica. 3. Inesistenza di risorse finanziarie. 

Classe dirigente nazionale inadeguata: avendo come unico fine l’autoconservazione, ha utilizzato il partito ai propri fini chiedendo ai compagni di base grandi sacrifici elettorali senza prospettive, salvo poi creare divisioni e scissioni ogni qualvolta la coperta dei posti e delle garanzie diventava più corta.

 

Mancanza di proposta politica: in questi anni fatto salvo il progetto per lo sviluppo del Paese redatto dal segretario nazionale e dal defunto Necci, non siamo mai stati capaci di identificarci come portatori di soluzioni, proposte, interessi. Peggio ancora non abbiamo capito che dopo le elezioni europee la proposta di ridare il partito ai socialisti interessava solo a qualche vecchio dirigente ma non al Paese.

 

Inesistenza di risorse finanziarie: Non possiamo pensare che sia possibile competere con il volontariato ed il “FAI D TE” in campagne elettorali dove l’immagine e la comunicazione sono strumento determinante per il risultato.

 

E ALLORA COSA FARE? 

Dobbiamo prima di ogni altra cosa rinnovare il gruppo dirigente nazionale, e qui condivido l’amico Sergio Verrecchia, non per età anagrafica ma per volontà di far parte di un gruppo politico che, conscio di giocarsi l’ultima opportunità della vita, deve mettere da parte ogni interesse personale privilegiando il gioco di squadra e di prospettiva. Meglio un piccolo gruppo convinto della tattica e della strategia e determinato nel raggiungere il risultato che una grande armata brancaleone piena di dubbi e  perplessità; un vecchio contadino diceva che i Somari per portare a casa il carro devono tirare tutti dalla stessa parte.

 

Dobbiamo elaborare una proposta politica adeguata ad un piccolo partito e non lunghi programmi da forza del 30%. I cittadini ci devono identificare prima per le risposte ai temi e poi perché socialisti. Dobbiamo avere il coraggio di dare risposte concrete e di mettere in atto tutte le azioni possibili per renderci visibili e strettamente collegabili ai temi proposti. L’energia nucleare ed il suo rilancio nel Paese, le garanzie per i giovani lavoratori precari, le coperture economiche per i 40enni che troveranno pensioni dimezzate rispetto ai propri padri e vivono il disagio della trasformazione del TFR, le infrastrutture, La battaglia sulla gestione pubblica dell’acqua.

Su questi temi dobbiamo usare le stesse parole da Aosta a Caltanisetta, su questi temi dobbiamo incalzare i mass media a sentire anche la nostra voce.

In questi anni sia noi che lo SDI abbiamo fatto una politica omologabile a Forza Italia noi ed al Ulivo-PD loro ed allora vi chiedo ma per quale motivo avrebbero dovuto votare noi? Perché non preferire forze del 25% a piccoli reduci della prima repubblica?

 

Su queste battaglie probabilmente troveremo delle anche le risorse, del resto se non siamo portatori di interessi per quale motivo qualcuno dovrebbe sostenerci?

 

Per questi motivi sono convinto che se sapremo fare tesoro dei tanti errori commessi la Costituente potrà avere una grande prospettiva.

 

Da quanto leggo poi noto che è già iniziata la solita filippica della collocazione del nuovo soggetto e, mi spiace dirlo, credo che questo sia un altro inizio sbagliato di un gruppo dirigente che già pensa da dove potremo trarre spazi e ruoli, un attento gruppo dirigente lavora per dare risposte alle domande del paese, la collocazione non può che essere dove esiste uno spazio per continuare a vivere ed oggi il nostro non può che essere dove lo è sempre stato nella sinistra riformista, in quello spazio che i DS hanno tentato di occupare ma che con il PD hanno rinunciato a rappresentare, in quello spazio che Forza Italia invoca nei proclami ma non nei fatti. NOI SIAMO LA SINISTRA RIFORMISTA DEL PAESE ed allora FINIAMOLA UNA VOLTA PER TUTTE con quelle logiche del passato su comunismo e anticomunismo, su conservatori e progressisti, finiamola con l’auto-eccitazione del siamo stati bravi quando eravamo al governo, e scendiamo nel mare aperto della politica dei contenuti e delle risposte ai bisogni.

 

Una Rimini 3 ha ragione demichelis è necessaria ma forse prima di quella serve anche un nuovo MIDAS.

 

Antonio Perini

Chi ha assicurato Vittorio CRAXI che il simbolo sarebbe stato usato solo a sinistra?

   Ho letto con una certa sorpresa una dichiarazione di Vittorio Craxi messa in circolo dall’AGI nella quale si afferma testualmente:“Nonostante le assicurazioni qualcuno ha continuato ad utilizzare in modo fraudolento ed illegale, come presto sarà dimostrato, il simbolo del garofano nel centro-destra, generando non poca confusione nell’elettorato. E’ un caso che non può continuare a ripetersi all’infinito”.  La domanda spontanea che ci si pone è semplicemente questa: CHI HA ASSICURATO che il Garofano non sarebbe stato utilizzato per alleanze con la Casa delle Libertà? Chi si è arrogato il diritto (?!!?) di spingersi fino a tanto? A me, comunque, non interessa conoscere nome e  cognome di chi avrebbe dato le sue assicurazioni a Vittorio Craxi, a me interessa sottolineare che i conti vanno sempre fatti assieme all’oste, nel nostro caso, il Partito che, come dimostrano le vicende degli ultimi mesi, rifiuta d’essere sballottato a secondo di ciò che frulla nella testa del Segretario padre-padrone.

 C’è comunque materia per la Commissione di Garanzia.

                                                                   Giovanni ALVARO                                               Ex Direzione Nazionale – Reggio Calabria

VOTO: CRAXI (SI), ORGANIZZARE COSTITUENTE SOCIALISTI =

(AGI) – Roma, 29 mag – “Il risultato elettorale delle diverse liste socialiste del centro-sinistra nelle parzialissime consultazioni amministrative di questi ultimi giorni puo’ essere letto come un incoraggiamento a proseguire sulla strada della Costituente, anche quando esso, in alcuni casi, ha seguito il trend negativo dell’intera Unione. Infatti, si sono verificati casi assai incoraggianti, sia nel centro Italia, sia nel sud, come anche qualche esito negativo”. Lo afferma Vittorio Craxi (Socialisti italiani) commentando i dati delle amministrative.
“Naturalmente – prosegue Craxi – cio’ non puo’ essere considerato, per nessuna ragione, un primo ‘tavolo di prova’ della rinata unita’. Tuttavia, deve esortarci a perseguire in tempi rapidi una robusta proposta politica unitaria di tutta l’area socialista, al fine di superare quelle divisioni e quelle inutili dispersioni che non sono mancate anche in questa tornata elettorale. In tal senso, la Costituente politica per la riunificazione di tutti i socialisti puo’ rappresentare uan risposta imemdiata ed efficace”.
“Nonostante le assicurazioni – aggiunge Craxi – qualcuno ha continuato ad utilizzare in modo fraudolento ed illegale, come presto sara’ dimostrato, il simbolo del garofano nel centro-destra, generando non poca confusione nell’elettorato.
E’ un caso che non puo’ continuare a ripetersi all’infinito”.
“Occorre – conclude Craxi – decidersi a superare definitivamente tutte le nostre divisioni e la nostra stessa diaspora, organizzando una posizione, critica e pratica, nel centro-sinistra che, a questo punto, ha bisogno di un momento di riflessione e di verifica, per affrontare con coesione e responsabilita’ le prossime sfide politiche dell’autunno.
Organizzare con determinazione la Costituente politica dei socialisti: questo deve essere l’obiettivo prioritario delle prossime settimane”.(AGI) Mal 291839 MAG 07

SD: SPINI, FAREMO ANCHE UN INCONTRO CON BOSELLI =

SD: SPINI, FAREMO ANCHE UN INCONTRO CON BOSELLI =
Roma, 30 mag. (Adnkronos) – ‘L’attivita’ politica di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo e’ in pieno svolgimento. Stasera si svolgera’ una riunione congiunta dei gruppi parlamentari di Camera e Senato sulla situazione politica e le prospettive del DPEF con la partecipazione del ministro Fabio Mussi. Domani risponderemo positivamente alla richiesta di incontro delle sinistre rivoltaci da Franco Giordano segretario di Rifondazione Comunista per un esame della situazione economico sociale’.Lo dice Valdo Spini,vicepresidente del gruppo Sd alla camera, che annuncia l’intenzione di ‘promuovere anche un incontro bilaterale con lo Sdi, centrato in particolare sui temi della comune azione nell’Internazionale Socialista e nel Partito del Socialismo europeo e sui temi della difesa della laicita’ dello Stato’.

Secondo Spini, ‘il risultato elettorale non puo’ essere archiviato con una alzata di spalle. Il tema dei costi della politica lo avevamo posto a suo tempo insieme a Salvi e Villone e gia’ allora il governo avrebbe potuto rispondere. Il tema del rapporto tra unione di centro sinistra e suo elettorato popolare non e’ risolto con la formazione del Partito Democratico. Per tutti questi motivi non solo confermiamo ma intensifichiamo la nostra iniziativa’.

Apc-NUOVO PSI/ CONGRESSO NAZIONALE 23-24 GIUGNO A HOTEL MIDAS DI ROMA

Congressi territoriali dal 6 al 19 giugno

Roma, 29 mag. (Apcom) – La Commissione di Garanzia per il Congresso, riunita oggi a Roma sotto la presidenza di Lucio Barani ha fissato il calendario dei congressi territoriali che si svolgeranno dal 6 al 19 giugno. E ha convocato il Congresso Nazionale del nuovo psi sarà celebrato a Roma nei giorni 23 e 24 giugno 2007 presso l’hotel Midas, celebre alle cronache politiche per l’elezione di Bettino Craxi alla segreteria socialista. Lo rende noto una nota del nuovo psi

AMMINISTRATIVE:ZAVETTIERI,PREOCCUPA TENDENZA VOTO SOCIALISTA

(ANSA) – CATANZARO, 30 MAG – ‘Il voto socialista a macchia di leopardo e poco rilevante specie nelle citta’ capoluogo, segna una tendenza preoccupante verso il declino di una forza storica come quella socialista vuoi a causa della frammentazione delle forze, vuoi per la debolezza del messaggio politico che solo un progetto credibile e convincente di unita’ dei socialisti e dei riformisti carico di contenuti e di proposte innovative puo’ bloccare ed invertire’. A sostenerlo e’ il segretario nazionale de ‘I Socialisti Italiani’, Saverio Zavettieri.
‘I Socialisti Italiani – prosegue Zavettieri – continueranno a spendersi con tutte le loro energie su questo progetto sapendo che esiste un grande deficit riformista e uno spazio politico non residuale nella societa’ italiana e un potenziale di energie fresche di giovani, donne, operatori motivati che hanno voglia di tuffarsi nella politica vera per cambiarla e metterla al servizio degli interessi generali della democrazia e del Paese’.
A parere del segretario nazionale del partito, poi, ‘il voto delle regioni del Nord e non solo del Lombardo Veneto contiene un inequivoco messaggio politico alla maggioranza ed al governo che non puo’ essere disatteso essendo stata la prima risposta, dopo il referendum sulla riforma della Costituzione voluta dalla CdL, che l’ elettorato delle aree settentrionali dove era prevalso il Si’ ha inteso dare contro l’ inerzia di un centro-sinistra che, senza leggere il significato di quel voto, si e’ seduto sugli allori di un successo che portava con se’ tante contraddizioni’. (ANSA).

IL PARTITO DEMOCRATICO-di Antonio Caldoro

Articolo tratto dall’ Avanti di Giovedì 31 maggio 2007

 

Condivido pienamente l’analisi compiuta dal carissimo Venerio Cattani sulle colonne dell’Avanti! di ieri e aggiungo un’ulteriore riflessione sul perché il progetto del Partito democratico sembra “morto prima di nascere”. A sentire i dirigenti del costituendo Pd, si impone spontanea una domanda: chi ha stabilito che solo il nuovo movimento di Fassino e Rutelli ha il diritto di scegliere il futuro premier (che sarà, forse, anche il leader del partito)? Giriamo la domanda a Mussi, Giordano, Diliberto, Salvi, Angius, Boselli e, suvvia pure a Mastella e Di Pietro. Supponiamo che a questi signori venga in mente di considerare che, tutto sommato, la distanza di consensi elettorali con il Partito democratico non è poi così rilevante da concedere a priori il diritto al premierato. A quel punto, a lume di naso, potrebbero dire: “Va bene, voi scegliete il vostro leader come e quando volete, ma sappiate che per il premier ci siamo anche noi. E se primarie dovranno esserci (non come quelle precedenti, ma quelle vere tra tutti i potenziali leader del centrosinistra) allora e solo allora sarà assegnata la pelle dell’orso. Anche perché, e lo ricordate in quanto lo avete eletto anche voi, noi possiamo contare sulla terza carica dello Stato”.

Modesta analisi del voto Socialista

 

Non credo sia molto importante verificare ed analizzare se la CDL ha vinto per merito proprio o per demerito altrui. Ha vinto, com’era prevedibile, e basta.

Penso sia invece più opportuno analizzare il risultato del dato SOCIALISTA.

E questo dà spunto per alcune riflessioni che, modificandosi necessariamente in seguito all’evoluzione che subirà l’attuale scenario Politico, devono indirizzare il percorso che noi del Nuovo PSI dobbiamo compiere.

Il primo dato, da tutti condiviso, è che tranne rare eccezioni, tutte locali, la posizione Terzo Polista attualmente non ha motivo di esistere.

In un sistema che diventa sempre più bipolare, la presenza di una forza debole, sia politicamente che economicamente, non dà spazi per una scommessa di ampio respiro.

E questo è tanto più verificabile laddove l’elezioni hanno più un carattere Politico e meno locale, quale quello delle elezioni Provinciali.

Una forza per essere dirompente sul piano politico deve essere rivoluzionaria nei modi di agire e nelle proposte da fare.

Non basta dire che noi siamo i SOCIALISTI, che l’Italia ha bisogno di noi, che siamo gli unici che riescono a trovare le soluzioni ai problemi.

Credo che questo sia più un problema che noi abbiamo con noi stessi e la scusa per trovare una giustificazione di esistere che una vera e propria necessità che il “popolo” sente.

Né credo, in una società moderna come la nostra, sia sufficiente riproporre vecchi schematismi, anche comunicativi, che ripropongono soluzioni che il tempo ha inesorabilmente modificato.

Riprendendo un vecchio ragionamento di Sergio Moroni, non è il posto che fa di una persona un grande politico, ma è la politica che fa che gli permettere di raggiungere un determinato posto.

O siamo in grado di svolgere una Politica innovativa o non saremo mai in grado di esprimere dei Dirigenti che potranno “occupare” dei posti.

Ecco la vera novità e la vera presa d’atto che dobbiamo essere in grado di cogliere.

Queste elezioni hanno sancito, in maniera definitiva, la fine di un percorso storico, che non sapendo rinnovarsi finisce per consumarsi.

Il secondo dato Politico è la chiara conclusione ed il conseguente fallimento della “COSTITUENTE SOCIALISTA”.

Laddove ci siamo presentati insieme allo SDI ed agli altri profughi della diaspora il risultato della somma è stato inferiore, come sempre accade, al totale della somma dei singoli Partiti.

Cosa vuol dire questo?

Semplicemente che alla gran parte dell’elettorato dei Socialisti non interessa nulla.

E anche questo ha alla base almeno due semplici motivi.

Il primo è anagrafico; molti dei Socialisti degli anni 70-80 non esistono più.

Il secondo è che il Socialismo moderno deve essere in grado di dare risposte concrete ai problemi emergenti.

E qui, individuato il problema di fondo, cioè capire se siamo in grado di trovare risoluzione ai problemi, nasce il dibattito e la discussione su quali sono le strade per risolvere i problemi.

Mi pare riduttivo, semplicistico e superficiale ricondurre il tutto a divisioni personali.

Non fa onore a chi viene tirato in ballo, non fa onore a chi lo enuncia.

Credo che quello che ci troviamo di fronte è una chiara e netta divisione sull’approccio che dobbiamo avere.

Da una parte ci sono i Socialisti Liberali, che ritengono che la soluzione dei problemi sia attuabile solo da una posizione che si collochi alla Sinistra della CDL e alla destra del Centro Sinistra e dall’altra invece i Socialdemocratici, che sono convinti che la risoluzione dei problemi la si debba affrontare da una posizione che sia alla Sinistra del Partito Democratico.

Solo il tempo, unico giudice imparziale e inesorabile lo potrà dire, ma certamente queste elezioni non lasciano margini per un Partito, che privo di idee, di prospettive, pieno invece di rimpianti del proprio passato, si collochi in una situazione extra-polare.

Troppi sono i sacrifici inutili a cui ogni elezione chiamiamo e siamo chiamati a fare senza vedere risultati concreti del nostro agire.

E la colpa non può sempre essere degli altri, della radicalizzazione della lotta politica, della mancanza di risorse economiche, del complotto mediatico che regolarmente si manifesta contro una sparuta minoranza che nessuno teme e che sa esistere; se così fosse, prima o poi per il calcolo delle probabilità qualche successo l’avremmo avuto.

Né è d’altra parte conferma che i Socialisti non hanno mai in questi anni, avuto la capacità di emergere al Nord, il fulcro trainante del nostro Paese, quello che, come giustamente viene detto, pone all’Italia intera la questione Settentrionale; la zona del Paese che ha le maggiori problematiche economiche, sociali, di integrazione con le altre culture e rispetto alle quali, non siamo mai stati in grado di dare risposte concrete.

Abbiamo un compito allora, se non vogliamo essere fallimentari fino in fondo; quello di trovare almeno tra di noi, la soluzione per identificare la miglior strada affinché ognuno si giochi, senza rancore, senza forzature, senza cattiverie, senza tatticismi, quelli si di solo ed esclusivo interesse personale, la propria Partita.

La politica, e molti me lo insegnano, ha delle regole non scritte ma ben codificate.

Se pensi una cosa la Politica ti porta su una strada, che non sarà mai la negazione di quello che pensi; su quella strada troverai compagni di viaggio che mai avresti pensato, persone con le quali poco prima magari ti eri scontrato per altre cose.

Cerchiamo almeno per una volta non di pensare di essere dei “DIRIGENTI POLITICI NAZIONALI”, cerchiamo di fari I dirigenti.

 

 

 

I SOCIALISTI ANDRANNO NEL PD-LUCA GUGLIELMINETTI

  ” Alla spicciolata i socialisti andranno nel Partito Democratico. E’ lo scenario più facilmente prevedibile avvallato, da una parte, dalla presenza, più cospicua di quanto appaia dai media, di ex PSI nella Margherita, dall’altra, dalla nascita di un  corrente come quella di Del Turco nello Sdi che già guarda al PD invece che a Mussi.

    Del resto le speranza sorte dal Congresso dello Sdi sono durate lo spazio di poche ore. De Michelis fatica a tenere coeso il Nuovo Psi, Bobo Craxi possiede un simbolo dietro al quale non c’è pressoché organizzazione, la Costuente socialista si avvia verso il binario morto di una difficile dialogo con i fuoriusciti dai Ds, Mussi e Angius, ben diversi da quelli usciti ai tempi della Rosa nel Pugno.

    

    Un discorso a parte meritano i giovani di Tivoli (Associazione per La Rosa nel Pugno – FGS – Nuovo MGS Giovani “I Socialisti italiani” – Costituente PSE – Giovani sinistra DS per il socialismo – Giovani PSDI – NGS) , cioè “Noi siamo quelli che”, i quali hanno elaborato un manifesto che giustamente sottolinea la questione generazionale e l’uso della rete web, ma debolissimo di idee concrete e attento solo alla salvaguardia della questione identitaria che contraddice la cifra moderna del socialismo europeo fatta di ibridazione con il pensiero liberale.  Arrivano, inoltre, ultimi anche nell’uso di internet, per di più utilizzato in un debole formato di pensiero stile SMS.

    

    C’ è poi la considerazione generale che ha scritto Sofri: “Il tempo vuole i suoi diritti. Può succedere però che il tempo dell’offesa e della rivincita duri troppo di più di quello delle cose da fare”.

    Il tempo è veramente durato troppo e i dirigenti dell’ex Psi che hanno guidato le piccole formazioni politiche, in questi quasi quindici anni, hanno largamente dimostrato l’incapacità o l’impossibilità di ridare fiato alle trombe. C’è così da prendere atto che gli ex-PCI sono ormai sciolti dopo l’ultimo congresso Ds: la scissione di Livorno del 1921 ha perso ora entrambi i suoi attori. Si tratta solo più di guardare avanti, ciascuno con le proprie storie fatte di torti e di ragioni.

    

    Concludo sottolineando che sarebbe stato preferibile che la Rosa nel Pugno aderisse per intero al Partito democratico. Il valore politico della scelta sarebbe stato alto e coraggioso. Assisteremo, invece, a partire dai prossimi mesi, al fluire lento e costante verso il PD di singoli e piccolo gruppi di compagni. Cioè, ancora una volta, ad operazioni di ben minore profilo di quanto la tradizione e le circostanze avrebbero richiesto. ”

    (Luca Guglielminetti)

Socialismo Moderno

Le novità politiche italiane ed internazionali sono e saranno talmente rivoluzionarie che noi non possiamo non tenerne conto.Non possiamo non considerare quello che in queste settimane sta avvenendo sotto i nostri occhi e non possiamo conseguentemente pensare che anche il nostro Partito non ne subisca le conseguenze.Tutte le situazioni sono nella direzione del rafforzamento del sistema Bipolare, l’incognita riguarda o meno il bipartitismo.Ma vediamo di andre con ordine.Il primo fatto è ai più ormai noto ed è la costituzione del P.D., che seppur con numerose traversie e con i normali scontri ha preso la sua strada.Non voglio su questo soffermarmi ulteriormente nell’analisi di un fatto, che seppur superficialmente abbiamo già trattato.Il secondo fatto nuovo è l’elezione di Sarkozy.Non è tanto sconvolgente la sua elezione, quanto il nuovo impulso che lo stesso sembra aver trasmesso alla Francia.Rivoluzionario nella presenza femminile nel Governo, rivoluzionario nella presenza totale dei membri del suo Governo, totalmente rivoluzionario nello stravolgere schematismi che a questo punto appaiono obsoleti e che avranno conseguenze anche a livello Europeo, nominando, lui di destra, un ministro (agli ESTERI) Socialista e quindi, secondo gli schemi che conosciamo, di sinistra.Eppure molto interessante per chi, da addetto ai lavori, dovrebbe cogliere l’elemento di novità e partecipare al cambiamento che la storia Politica Europea sta vivendo.é evidente o per lo meno dovrebbe esserlo a chi vuole fare il dirigente Politico, che la nuova forma trovata da Sarko produrrà degli stravolgimenti negli schemi che noi siamo abituati a vivere dalla Rivoluzione Francese in poi.Durante i nostri trascorsi scolastici ci hanno insegnato che il Parlamento Francese nel suo insediamento posizionò alla destra ed alla sinistra i due schieramenti contrapposti. Da lì nacque poi l’attuale schematismo che si rafforzò negli anni a seguire con la costituzione dei Partiti che poi si ricondurranno all’ideologia Marxista (PSI compreso) e che avrebbero fatto gli interessi della “massa” e quelli della nobiltà o della borghesia che viceversa difendevano la propria casta.Ovviamente mi verrà perdonato se la mia ricostruzione è molto semplicistica e certamente superficiale, ma non vuole essere un’analisi storica.Negli anni ci siamo abituati quindi a considerare la lotta di classe, la rivendicazione di diritti, la conquista di condizioni dignitose per tutti, la tuela dei lavoratori, il voto alle donne, come, giustamente battaglie in difesa dei più deboli, e conseguentemente come battaglie di sinistra.Ma oggi questo schema è riproponibile?Ecco a mio parere la novità di Sarko; con le sue nomine ha stravolto i precedenti schemi.Ma questa è davvero una novità così stravolgente?Credo di no!Il Socialismo Craxiano credo sia stato il precursore di questa nuova forma “francese”. Il nostro era un Socialismo moderno, che non solo cercava di creare condizioni miglior per tutti, ma si aggiornava con l’evoluzione della Società, era al passo con i tempi.E paradossalmente i primi rivoluzionari, siamo stati noi, quando, obbligati dal colpo di Stato “a Mani Pulite” abbiamo, obbligatoriamente scelto di stare con Berlusconi, ben sapendo che lì c’era il MSI, c’era la Lega e quant’altro più lontano da NOI!Lo abbiamo fatto, in parte inconsapevolmente, come quasi sempre avviene nei cambi epocali, senza porci il minimo dubbio nel dove stare. Abbiamo scelto la storia naturale della LAICITA’ dello STATO, dell’approccio antidogmatico, della ricerca “LAICA”, priva di preconcetti, delle soluzioni ottimali.Ed ecco a questo elemento di novità che già ci puo far capire alcune cose aggiungersene un altro, recentissimo, che rafforza questo mio pensiero:l’intervento di Cordero di Montezemolo.Non è molto interessante sapere se entrerà o non entrerà in Politica, o meglio lo sarà se e quando avverrà, lo è di più cercare di cogliere l’aspetto nuovo del suo intervento.Io ovviamente non c’ero all’assemblea di Confindustaria, e posso solo rifarmi a quello che ho letto.Quado parla nel suo intervento ponendo l’accento sulla necessità di alcune riforme e chiede se queste sono di destra o di sinistra, non ha per caso fatto lo stesso passo di Sarko che affronta i problemi non secondo una logica antica ma trovando le soluzioni, a suo modo di vedere ottimali, e che quindi vanno contro il sistema?Ed oggettivamente le riforme possono essere catalogate in uno schema riduttivo che ne riduce la portata?Io credo di no!E tutto questo cosa c’entra con il Nuovo PSI?Beh credo che questa sia la Partita della NOSTRA sopravvivenza.O cogliamo il senso del cambiamento di epoca e di contesto nel quale viviamo oppure, noi, siamo dei perdenti.Qualcun altro un giorno farà quello che avremmo dovuto fare noi, ma l’occasione, per noi, che abbiamo la presunzione di saper cogliere i fatti perchè SOCIALISTI, sarà perduta per sempre.In questa logica credo che sia addirittura superata la contrapposizione tra PSE e PPE (e anche in questo caso perchè non immaginare il PD nel PSE così come era emerso a OPORTO?).Del resto se cerchiamo di guardare alla naturale storia del MONDO, tutto è in divenire, e quindi nulla è per sempre, conseguentemente perchè gli schemi che noi siamo abituati a concepire non possono modificarsi, e quindi perchè non proviamo noi ad essere protagonisti della STORIA?In questa logica credo che lo spazio che una forza a-dogmatica come la nostra, deve occupare è certamente quella di netta contrapposizione alle forze DOGMATICHE, che anche attraverso il sistema Bancario, vedi ultimi fatti, stanno occupando scientificamente tutti gli spazi che vengono lasciati vuoti.Noi abbiamo il dovere di compiere un forte atto di rottura con il PASSATO, dobbiamo saper guardare oltre le nostre abitudini, riprodurre in tempi moderni, e con i dovuti adeguamenti, quello che SARAGAT fece quando ebbe la forza di avviare il processo RIFORMISTA.Ecco perchè la FALSA COSTITUENTE è una BUFALA, ecco perchè dobbiamo avere il coraggio di guardare oltre, ecco perchè dobbiamo avere la presunzione di identificare un progetto di LAICITA’ delle riforme che siano verso la direzione di uno STATO moderno ed efficiente.Ma davvero crediamo che questa sinistra sia la nostra? davvero siamo convinti che in un processo di avvicinamento al Centro-Sinistra noi saremmo in grado di non essere assorbiti da chi è più grande di noi e che si vuole occupare, da una prospettiva diversa, delle cose di cui ci vogliamo occupare noi?Dobbiamo essere alternativi al PD, che rappresenterà la nostra faccia speculare.E per essere alternativi non possimo che essere contrapposti.I nostri rivali non sono nè la Lega nè AN, bensì, sono coloro i quai pensano a delle riforme per noi inconciliabili, antiche e dannose.Poi forse avranno ragione loro, questo lo dirà la Storia, ma abbiamo almeno il dovere di provarci.Dobbiamo costruire un progetto LAICO di riforma dello STATO, ammodernando l’Università, rinnovando il sistema SANITARIO, stravolgendo l’attuale sistema del LAVORO e anche del sistema bancario.Credo che questo progetto sia più facilmente attuabile dalla CDL, per alcuni ragionevoli motivi.Il primo, è che la maggior parte dei componenti della CDL sono a-dogmatici; il secondo, elemento che forse è più importante del primo, perchè qui non ci sono SOCIALISTI LIBERALI, spazio che è nostro e che noi dovremmo coprire.E’ difficile pensare di fare una battaglia con chi vede la prosptettiva della vita in maniera diversa rispetto a noi.Poi lasciamo spazio alle speculazioni di bassa meschinità di alcuni poveracci che dietro a questo mio pensiero intravvede chissà quali manovre oscure che il CAV., con l’aiuto di qualche parlamentare ex Nuovo PSI, sta facendo per sfasciare (cosa poi? non siamo nenache considerati pulviscolo) il Nuovo PSI.Qui sta il motivo della nostra divisione, non sulle posizioni personali di Stefano Caldoro e del suo gruppo di “Napoletani”; Stefano, io e molti altri pensiamo di dover giocare questa scommessa rivoluzionaria, di voler dare un contributo alla storia del Liberal-Riformismo Socialista, trovando le motivazioni, le tracce i presupposti per fare un percorso nuovo e rinnovato.Siamo per uno Stato LAICO, Riformista, Liberale, siamo per rivendicare la nostra presenza nella costruzione di questo STATO, siamo per rivendicare l’autonomia di un pensiero moderno, innovativo, libero.Non abbiamo bisogni di collocazioni, abbiamo voglia di fare, di costruire, di giocare la partita della riforma dello Stato, con le nostre idee, con i nostri sogni, con i nostri progetti.Siamo convinti che non ci si debba prendere in giro nè si debba prendere in giro molti compagni che credono ancora nel Riformismo Socialista. Siamo per la chiarezza e se  questa dovesse anche creare la divisone siamo perchè questa divisione di strategia avvenga nel miglior modo possibile e con il minor trauma possibile.Ma per piacere basta con l’ambiguità della politica dei due forni, basta con la tattiche rivolte a imbrogliare qualcuno, basta con il cambio della posizione politica ogni 24 ore.Che qualcuno abbia il coraggio di dire una volta e per tutte che cosa pensa di fare da grande, senza problemi senza preoccupazioni, senza tatticismi e senza remore.Noi non vogliamo finire sotto le macerie per la seconda volta, vogliamo fare la nostra scommessa e vogliamo farla in grande.Siamo pronti al confronto, siamo pronti alla partita, siamo preparati a dare al Socialismo Rifromista Liberale un bel futuro. 

 

Come sono state gestite le risorse economiche del Partito?

Grande confusione, nessuna comunicazione, zone d’ombra. Interessi e gestione di parte? Scelte discrezionali? Viene da chiedere come in quest’ultimo anno sono state gestite le risorse economiche del Partito, che, è utile ricordare, sono il frutto del sacrificio dei compagni sul territorio, i quali con i loro voti determinano la quantità del finanziamento pubblico.
Nell’ultimo anno il segretario nazionale ha accorpato anche l’incarico di tesoriere e ha lasciato al nuovo tesoriere le casse vuote.
Cosa c’e’ dietro? Vogliamo sapere chi ne ha beneficato e chi no. I compagni hanno il diritto di sapere la verità .
Avv. Maurizio ZUCCARO
Membro della Direzione Nazionale Nuovo PSI

V Congresso nazionale 23 e 24 giugno Roma HOTEL MIDAS

Cosi come sancito dal Consiglio Nazionale del 31 MARZO 2007 e dalle decisioni assunte dalla Commissione Nazionale di Garanzia per il Congresso si avvisano i compagni che il V Congresso del Nuovo PSI si svolgerà a Roma il 23 e 24 giugno 2007 presso l’hotel MIDAS.
Seguiranno indicazioni per l’organizzazione logistica e per eventuali prenotazioni per il soggiorno nella capitale

Commissione Nazionale di Garanzia – illegittima la convocazione di De Michelis

A tutti i compagni interessati

La C. N. di Garanzia del Partito Socialista Nuovo Psi nella riunione del 22 cm ha deliberato l’illegittimità della convocazione del Consiglio Nazionale indetta dal segr. De Michelis per il giorno 26 maggio 2007 presso l’hotel “Melia Roma Aurelia Antica”. 

Firmato 
Vittorio Lopez
Presidente della riunione del 22.05.2007 della Commissione Nazionale di Garanzia
Press Releases

Dispositivo Commissione Nazionale di Garanzia – Ricorso avverso CN del 26.05.2007

COMMISSIONE NAZIONALE DI GARANZIA – PARTITO SOCIALISTA NUOVO PSI SEDUTA DEL 22 MAGGIO 2007 

Addì martedì 22 maggio 2007, alle ore 16,00, in Roma presso la sede della Direzione Nazionale del Partito Socialista Nuovo PSI alla Via Torre Argentina n.47, ai sensi e per gli effetti dell’art. 36 dello Statuto, si riunisce
la Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Socialista Nuovo PSI, composta dai seguenti componenti:Guglielmo Trillo, Vittorio Lopez, Silvano Melani, Ugo Lenzi e Michelangelo Frisini, per discutere del seguente OdG:
1)      Ricorso avverso convocazione Consiglio Nazionale per il giorno 26.5.2007, presentato da Marone, Formaggia, Alvaro, componenti
la Direzione Nazionale del Partito.
2)      Varie ed eventuali.Sono presenti i seguenti componenti della Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Socialista Nuovo PSI: Vittorio Lopez, Silvano Melani, Michelangelo Frisini e Ugo Lenzi.Il Compagno Melani propone Vittorio Lopez quale Presidente dell’Assemblea, il quale richiede al Compagno Silvano Melani di redigere il verbale di assemblea fungendo da segretario; il Compagno Melani accetta.Interviene il Compagno Lenzi che ritiene che l’autoconvocazione non sia la cosa da lui gradita e che se dovessimo arrivare a decisioni formali ritiene di non considerarsi presente in quanto non ha mai ricevuto avvisi di autoconvocazione ma è presente solo perché si trovava nella Sede del Partito per un’altra riunione prevista per le ore 19,30. Nutre perplessità anche circa la possibilità di nominare un Presidente per gestire la riunione odierna.Il Compagno Frisini dichiara che oltre alle email e ai telegrammi ha sollecitato personalmente a mezzo telefono il Compagno Trillo, invitandolo sia alla convocazione urgente che alla presenza alla riunione.Gli altri presenti approvano la proposta Melani e quella di Lopez. Il presidente passa poi a constatare la regolare convocazione dell’assemblea e la sua validità a deliberare sull’ordine del giorno.Il Presidente, constatata:– la regolare convocazione della riunione odierna;– la presenza dei Compagni Silvano Melani, Michelangelo Frisini e Ugo Lenzi e l’assenza del Compagno Guglielmo Trillo;– la presenza della maggioranza dei componenti della Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Socialista Nuovo PSI,– che i presenti si dichiarano edotti dell’ordine del giorno e pronti a deliberareDichiarache l’assemblea è regolarmente costituita a norma di legge e di statuto e quindi validamente riunita ed atta a deliberare sugli argomenti posti all’o.d.g..Si passa all’esame del primo punto all’Odg, relativo al ricorso presentato dai Componenti della Direzione Nazionale del Partito Socialista – Nuovo PSI, compagni Giovanni Alvaro, Roberto Formaggia e Guido Marone, pervenuto a questa Commissione in data 18.5.2007 a mezzo posta elettronica, ed a mezzo posta celere n. PX 261982198IT – 82184IT – 82211IT – 82207IT – 82171IT.Il Compagno Vittorio Lopez rappresenta che in data 15 maggio 2007, il Segretario Gianni De Michelis, ha convocato una riunione del Consiglio Nazionale del Partito Socialista Nuovo PSI per il giorno 26 maggio 2007, e che avverso tale convocazione i compagni suindicati, hanno presentato regolare ricorso presso questa Commissione, già pervenuto in copia a tutti i componenti. Il Compagno Lopez procede alla lettura integrale del ricorso presentato, incluso l’allegata trascrizione del processo verbale relativo al Consiglio Nazionale del 31 marzo 2007.Prende la parola il Compagno Melani, il quale, lette le motivazioni poste alla base del ricorso presentato, e preso atto del processo verbale allegato allo stesso, significa alla Commissione che, secondo quanto approvato dal Consiglio Nazionale in data 31 marzo 2007, tutti gli organismi statutari sono sciolti, salvo per gli atti di ordinaria amministrazione, e, pertanto, la convocazione del Consiglio Nazionale per il 26 maggio p.v. non poteva essere formulata.Prende la parola il Compagno Lopez, il quale fa notare che non è pervenuta a questa Commissione alcuna denuncia relativa a presunte irregolarità avvenute nella seduta del Consiglio Nazionale del 31 marzo u.s..Inoltre, evidenzia che il Consiglio Nazionale del 31 marzo u.s. ha convocato il Congresso Nazionale del Partito per il giorno 23 e 24 giugno 2007, approvando le relative norme congressuali, e che, successivamente a tale approvazione, si è regolarmente riunita
la Commissione Nazionale di Garanzia per il Congresso, facendo proprie le norme congressuali approvate, e definendo all’unanimità gli adempimenti necessari per il Congresso suindicato.
Il Compagno Melani, prende nuovamente la parola, facendo notare alla Commissione che, oltretutto, l’Odg della illegittima convocazione del Consiglio Nazionale, di cui è discussione, prevede l’approvazione del tesseramento per l’anno 2005/2006, laddove lo stesso è già stato fatto proprio dal Consiglio Nazionale in data 31 marzo 2007, come si evince chiaramente dal documento approvato in tale sede. Pertanto, è indubbio che il Tesseramento per l’anno 2005/2006, così come approvato dalla Commissione Nazionale di Garanzia per il Tesseramento, ed annunciato nel Consiglio Nazionale del 31 marzo 2007, è già stato regolarmente approvato. D’altra parte, in caso contrario, si arriverebbe all’assurdo giuridico di una doppia approvazione del Tesseramento per l’anno 2005/2006, contrariamente a quanto previsto dallo Statuto del Partito, con ripercussioni sulla composizione degli organi ancora vigenti.Inoltre, il Consiglio Nazionale del 31 marzo u.s., come prassi, non avendo espressamente dato mandato ad altri, con la nomina della Commissione Nazionale di Garanzia per il Congresso ha dato alla stessa la delega diretta per l’accettazione di eventuali documenti ed adempimenti inerenti il Congresso convocato per il giorno 23 e 24 giungo p.v..Al riguardo,
la Commissione approva all’unanimità il seguente dispositivo, che costituisce sin d’ora parte integrante del presente verbale:

La Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Socialista Nuovo PSI, riunitasi in data 22 maggio 2007, alle ore 16,00, inRoma presso la sede della Direzione Nazionale del Partito Socialista Nuovo PSI alla Via Torre Argentina n. 47 , decide all’unanimità di accogliere il ricorso presentato in data 18.05.2007 dai Compagni Giovanni Alvaro, Roberto Formaggia e Guido Marone, avverso la convocazione del Consiglio Nazionale per il giorno 26 maggio 2007.
 

AccertataLa regolare composizione della Commissione Nazionale di GaranziaPreso atto-         della convocazione del Consiglio Nazionale indetta dal Segretario del Partito, Gianni De Michelis, per il giorno 26 maggio 2007; -         del ricorso presentato ai sensi dell’art. 36 dello Statuto del Partito, in data 18.05.2007, dai compagni Giovanni Alvaro, Roberto Formaggia e Guido Marone, avverso la convocazione del Consiglio Nazionale del Partito Socialista Nuovo PSI, indetta dal Segretario del Partito, Gianni De Michelis, per il giorno 26 maggio 2007;-         della trascrizione del processo verbale relativo al Consiglio Nazionale tenutosi in Roma in data 31 marzo 2007;-         del documento regolarmente approvato dal Consiglio Nazionale del 31 marzo u.s., con cui è stato convocato il V Congresso Nazionale del Partito Socialista Nuovo PSI per i giorni 23 e 24 giugno 2007; -         della riunione, e del relativo verbale approvato all’unanimità, della Commissione Nazionale di Garanzia per il Congresso, tenutasi in data 11 maggio 2007, in Roma;Considerato-         che il Consiglio Nazionale del Partito Socialista Nuovo PSI, riunitosi in data 31 marzo 2007, era regolarmente costituito, come preso atto dallo stesso Consiglio Nazionale; -         che il Consiglio Nazionale del Nuovo PSI del 31 marzo 2007, ha regolarmente approvato un documento, con alcuni voti contrari, così come si evince dalla trascrizione del processo verbale allegata al ricorso;-         che, nella suindicata seduta del Consiglio Nazionale, fu preso atto, altresì, che “avendo convocato il Congresso, tutti gli organismi nazionali statutari sono sciolti e per quanto di competenza gestiranno l’ordinaria amministrazione”;-         che, a norma dell’art.29 dello Statuto del Partito, il Consiglio Nazionale è un organismo nazionale, e pertanto, risulta regolarmente sciolto sin dalla data del 31 marzo 2007;-         che,  non è stato presentato alcun ricorso avverso la deliberazione del Consiglio Nazionale del 31 marzo u.s. e che, pertanto, non è necessaria alcuna sanatoria relativa alla riunione del Consiglio Nazionale del 31 marzo 2007;-         che, altresì,
la Commissione Nazionale di Garanzia per il Congresso si è regolarmente riunita in data 11 maggio 2007, definendo unanimamente gli adempimenti per la celebrazione del Congresso nazionale per i giorni 23 e 24 giugno 2007;
-         che il Consiglio Nazionale del 31 marzo u.s., ha regolarmente preso atto del Tesseramento 2005/2006, così come enunciato dal Presidente della Commissione Nazionale di Garanzia per il Tesseramento durante la seduta del Consiglio Nazionale, come si evince dalla trascrizione del processo verbale.Il Compagno Lenzi alle ore 18,05 lascia la riunione.Tanto accertato, preso atto e considerato,
la Commissione Nazionale di Garanzia,
 

DELIBERAdi accogliere il ricorso, e le relative motivazioni, presentato dai compagni Giovanni Alvaro, Roberto Formaggia e Guido Marone, e, per l’effetto, accerta la illegittimità della convocazione del Consiglio Nazionale del Partito Socialista Nuovo PSI, indetta dal Segretario del Partito, Gianni De Michelis, per il giorno 26 maggio 2007.
La Commissione Nazionale di Garanzia da mandato al Compagno Vittorio Lopez  di inviare la presente delibera, ed il relativo verbale, al Segretario Nazionale del Partito Socialista Nuovo PSI e di rendere noto a tutti gli interessati anche a mezzo stampa la presente delibera, incluso ovviamente il Sito del Nuovo PSI.
Sul Punto 2 all’Ordine del giorno nessuno prende la parola.Non essendovi null’altro da discutere e da deliberare e non avendo nessuno chiesto la parola il presidente dichiara sciolta la seduta alle ore 18:30 previa stesura, lettura e sottoscrizione del presente verbale. 

22/05/2007

Salvatore: La guerra è stata preparata, ma la chiarezza politica può ancora fermarla!

Fà bene Del Bue a non arrendersi ad una nuova scissione del Partito e, penso, che tutti nessuno escluso voglia provare fino in fondo a ragionare dell’unità possibile. Certo la convocazione di un “nuovo” Consiglio Nazionale è un atto di rottura politica prima che un atto illegittimo.
Mauro nella sua lunga lettera ripercorre con onestà intellettuale gli ultimi mesi del nostro confronto interno, che, al di là dei documenti approvati, ha però evidenziato due convincimenti diversi rispetto alle scelte che il Partito dovrà adottare nelle prossime settimane. Ignorarlo non renderebbe un buon servizio a nessuno
Ma la proposta di Mauro ,a mio avviso, può ( e sarebbe auspicabile) essere condivisa, da tutti, nella logica della posizione “corsara”,
il Nuovo PSI ,
1) dentro la questione socialista e favorevole ad un cantiere che la faccia evolvere nel permanere all’opposizione al Governo Prodi e all’UNIONE, stante l’attuale bipolarismo;
2) al tempo stesso, pronto a rinegoziare da subito alleanze politiche con le forze di opposizione (ex Cdl ) e con quelle che si libereranno.
In questo quadro la proposta organizzativa unitaria di duopolio, così come Mauro l’ha definita, avrebbe ragione di esistere.

Gennaro Salvatore Segretario Regione Campania