Non c´è dubbio,che l´iniziativa di Berlusconi ha spiazzato l´intero quadro politco,e sopratutto i principali leader della c.d.l.,dimostrando che in quanto a tatticismi non ha da imparare niente da nessuno ed in particolare da chi lo voleva scavalcare a sinistra.
Detto questo,è doveroso che si comprenda che fine farà il”N.P.S.I.”.
Con la nascita,del”P.P.L.che berlusconi ha partorito;le prospettive del “N.P.S.I.”,che nell´ultimo Congresso Nazionale aveva fatto la scelta di aderire alla federazione dei partiti,con la propria autonomia all´interno della C.D.L.,oggi sono cambiate.
La “chiara scelta di campo”,di cui Antonino Di Trapani ha dichiarato alla stampa ha bisogno di ulteriore chiarezza;che il seg.nazionale,Stefano Caldoro,per il bene ed il rispetto di tutti i compagni che hanno deciso di seguirlo e che sicuramente continueranno a seguirlo deve fare.
Lino Guglielmo(lecco)
Categoria: Generale
Ancora un opportunità per i Socialisti
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Il problema “NON E’ Se†salvaguardare identità ed autonomia, “ma comeâ€farlo !
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Siamo finalmente alla fine della transizione, nei prossimi mesi si scriveranno i capitoli e si adotteranno le decisioni che consentiranno il decollo della 2°Repubblica.I socialisti, purtroppo, avranno un ruolo marginale di fronte ai processi in corso, ma sono riusciti, sovvertendo le previsioni ed i calcoli di molti, a mantenere accese piccole fiammelle, testimonianza di una storia e di una cultura essenziale per la democrazia italiana.Il problema che abbiamo davanti è quello di capire in che modo traghettare nella seconda Repubblica i nostri valori, la nostra storia, le nostre idee, la immutata esigenza che siano scritte pagine di verità sul socialista Craxi e sull’attualità delle sue intuizioni.Come sempre un organizzazione politica ha davanti a se la possibilità di scegliere tra più strade per realizzare i propri obiettivi, e, come sempre, vi sarà disparità di vedute su quella da scegliere, pur partendo dagli stessi presupposti o volendo perseguire gli stessi obiettivi: Scissioni docet.Un confronto sereno e serrato tra di noi ci potrà aiutare a scegliere tutti insieme la strada migliore.Il nuovo Partito proposto da Berlusconi è sicuramente un opportunità di movimento e bene ha fatto il Segretario a sottolinearlo con tempestività , ma non dimentichiamoci che sarà un Partito che guarda al popolarismo europeo, liberal- democristiano più che socialista riformista.Alla stessa stregua, nell’altra metà del campo va prendendo forma un PD che aspira ad essere socialista in gran parte del suo elettorato, ma che socialista non è, e con Veltroni non aspira nemmeno a diventarlo.Se PD e Popolo delle Libertà riuscissero a tavolino a scambiarsi un po’ di truppe i problemi sarebbero risolti con maggiore celerità , ma questo avverrà naturalmente in un arco di tempo chi sa quanto lungo, ed in questo arco di tempo si può e si dovrebbe sviluppare l’iniziativa politica dei socialisti.Un sistema elettorale proporzionale e senza vincolo di coalizione aprirebbe grandi possibilità di iniziativa, e mai come adesso, a mio avviso, il Nuovo Psi dovrebbe riprendere il forcing sulla necessità di un Partito Socialista che, forte della sua storia, dei suoi valori,delle sue esperienze sappia riempire autonomamente un vuoto che sia Veltroni che Berlusconi tendono ad inglobare all’interno dei loro movimenti allungando oltremisura una coperta già troppo lunga.Non mi aspetto da Boselli nessun sussulto di autonomia, ma non per questo il Nuovo PSI deve rinunciare all’iniziativa politica sul potenziale elettorato socialista e, in ragione di questa convinzione,il Partito dovrebbe attrezzarsi di conseguenza svolgendo una funzione utile non solo alla salvaguardia della propria identità ma anche funzionale ai disegni dell’alleato che si è scelto.Â
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SALUTARE PORRE UN FRENO ALL’ONNIPOTENZA DELL’ON. BOVA
L’avvio di un’indagine, da parte della Procura della Corte dei Conti, con l’ausilio della Guardia di Finanza, presso il Consiglio Regionale della Calabria, è una notizia che, pur non facendoci gioire per le conseguenze che potrà determinare, è politicamente positiva perché, come minimo, pone un freno a chi si pensava d’essere il padrone assoluto dell’Istituto Regionale.
Dispiace, purtroppo, che l’Ufficio di Presidenza nel suo complesso e gli stessi dirigenti regionali non siano stati capaci di prendere le distanze da chi si è vestito di onnipotenza confondendo la res pubblica con la res privata, e da chi ha pensato che con l’arroganza, la prepotenza e gli abusi di potere si potesse diventare grandi dirigenti, e non con il rispetto pieno delle regole e delle norme.
A chi oggi sostiene che si “può discutere sulla moralità si alcune prassi, ma non sulla loro legittimità â€, vorremmo chiedere se era legittima la struttura speciale consentita al duo Racco-Chieffallo sotto il nome di Nuovo PSI avendo gli stessi abbandonato quel partito per averne fondato un altro. Ed anche quando l’on. Chieffallo è stato dichiarato decaduto ed è subentrato al suo posto l’on. Galati, se era non solo politicamente, ma anche legalmente, oltre che moralmente, possibile che il Nuovo PSI potesse avere un Capogruppo aderente ad altro Partito (guarda caso lo stesso del signor Presidente) mentre l’altro componente aderisce ad altro schieramento. Sulla questione l’avv.to Catanzariti (Segretario de I Socialisti) chiosava sull’assurdità di un Gruppo BIPOLARE.
La comunicazione all’on. Galati del rifiuto a riconoscerlo Capogruppo avviene per lettera firmata da un Dirigente che, a convalida della decisione, allega alla missiva un parere dei cinque Consulenti giuridici del Presidente con il quale si sostiene, assurdità giuridiche (!!!!), che essendo già formato il Gruppo non si poteva modificarne la direzione. Nascondersi dietro un parere, pur prestigioso (sic.!), non assolve dalle responsabilità che la legge attribuisce ai dirigenti pubblici.
E’ ora che chi non ha interessi politici da difendere abbia il coraggio di tirarsi fuori, prendendo le distanze da scelte cervellotiche. Sul periodo precedente sarà la Corte dei Conti che deciderà se c’è stato o meno sperpero di denaro pubblico. Dopo l’entrata in Consiglio di Galati, pur non essendoci sperperi erariali, si registra un danno ad un Partito di cui risponderanno dinanzi alla Magistratura tutti i responsabili, nessuno escluso.
Segreteria Regionale Calabrese Nuovo PSI
Cosenza, 21.11.2007
E´iniziata la terza Repubblica. Con Silvio e con il garofano
La prima considerazione che a caldo m´è venuta tra me e me subito dopo l´annuncio di Berlusconi, è stata ” Che c..o, non sono di Forza Italia, non me lo lavano “, la seconda, sempre d´impulso, ” E´ finita “.
Ho visto Cicchitto in Tv che, a domanda, non sprizzava gioia… La sua è pur sempre una scuola politica socialista…quindi partecipata, dibattuta, congressuale…
Una decisione che sa da detentore di un pacchetto di maggioranza di una società , un´iniziativa unilaterale, improvvisa che impone il chi ci sta ci sta, non può essere condivisa ed ancor meno gradita da un uomo libero.
Sono tra coloro che pensano che il Npsi aveva una funzione in un sistema bipolare, anzi per alcuni aspetti questa anomalia italiana diventava per noi – di Caldoro – una necessità virtù.
Il conio ” a sinistra nella Cdl, la sinistra della Cdl “, aveva pur sempre una sua valuta, un potere di scambio. Nelle trattative già in corso per le prossime elezioni, il nostro tratto era rapportarci e definire alleanza e cooalizione con i partners degli ultimi tempi, con i partiti del Centro Destra Progressista, ed, in primis, tra loro, con Forza Italia.
Orbene tutte le fatiche, molte, e le soddisfazioni, poche, sin qui realizzate, dal venerdì al lunedì scorsi, si sono volatilizzate, disperse, annullate…
Adesso i nostri interloquiti, ci dicono che è tutto bloccato, incerto, rinviato…a data da destinarsi. Non sono tra coloro che entusiamano all´analisi di questa novità Pdl…sia per il come sia per il quanto. Anzi… provo già un pò di malinconia. Perchè quella nicchia che ci stavamo costruendo con caparbietà , coerenza e sacrificio, nell’opinione pubblica di riferimento Cdl,è stata spazzata via.
Leggo in questo sito diverse dichiarazioni al proposito, alcune delle quali ” conformiste “, scontate, similprone… Se è vero, come ci siamo detti al Congresso, che la nostra proposta federativa nella Cdl era stata accolta ed accettata dai partners, quanto meno l´idea di suicidare Forza Italia doveva essere discussa da tutti, ipotizzando un eventuale nuovo soggetto politico che oltre a partire rendesse noto a tutti, l´obiettivo, il punto d’arrivo.
Il richiamo che Berlusconi fa al Ppe, cozza con quanto ho sempre inteso fare ed essere io nel Npsi. E´ evidente che la nuova figura politica lanciata dal Presidente di Fi, mette la parola fine alla Cdl, e apre la fase del bipartitismo.
Cambia tutto, compagni ed amici. Per cui più che mai attinenti e politiche sono le preoccupazioni di Gennaro Salvatore: se tra Pd e Pdl ci potessero essere domani accordi di governo, a tutti i livelli, noi che faremmo ?
La cultura e filosofia del mio socialismo cozza, idiosincratizza con questo partito clericocomunista e quello che vuol rappresentare ! Le favole di “uolter Kennedy de’ noantri “ sono solo fanfaluche.
Sotto batte sempre un cuore leninista ! Nel momento, attuale, in cui non basta più dire Prodi sì, Prodi no, il dibattito giocoforza si allarga. Perchè adesso dovremo discutere su quello che vogliamo fare di questo Paese, quale democrazia politico-economica riteniamo di indicare, dovremo approfondire il concetto di laicità , di forma Stato e di tutto il resto.
Nel mio animo ho sempre ritenuto che il mio socialismo per i tempi attuali fosse il più corrispondente ad una società creata per il bene e la felicità dei miei figli.
Io non aderirò al Ppe e farò fatica a votare qualcos´altro che non sia il mio Garofano ! Pensate, gli scenari futuri potrebbero addirittura creare le condizioni per il nostro ingresso nel Pse ! Un governo Pdl, Udc, Ps, Nuovopsi, Udeur, Liberaldemocratici,Dca, forse i Radicali, non sarebbe la riedizione aggiornata di un Centro Sinistra rafforzato ?
Il nostro ” CentroSinistra ” ! Il nuovo sistema elettorale, che sarà comunque proporzionale ( ed al proposito perchè non dire che riterremmo ancor più valido quello della prima repubblica ? ) rimette in discussione tutto.
Tempo fa in questo partito si discuteva sulla necessità di ” scomporre e ricomporre “.
Orbene, il dado è tratto e l´inizio della terza repubblica avviato. In tal senso, Silvio, siamo con te. Ma se vuoi essere con noi dacci una mano : no allo sbarramento, no al sistema americano, tedesco od altro, bensì il migliore, quello italiano ante1992, quello più libertario e democratico possibile.
Potremo insegnare al mondo anche in questo settore ed invece copiamo da culture, tradizioni e storie cui nulla abbiamo da invidiare. Garantire la libertà di espressione di voto, credo sia una conquista che l´Italia aveva fatto e che poi la battaglia comunista ( quelli del Pd di oggi non altri )- aveva annientato nella spasmodica corsa alla conquista del Potere, con Tangentopoli, con l’eccidio politico del Psi.
Io sono certo che in una politica di alleanze il Pd non andrà mai più al Governo in questo paese ! L´ipotesi bipartitica è l´unica che gli resta per poter sperare… Nelle dinamiche possibili ma anche probabili, nella duplice fagocitazione che avverrà di qua e di là , gli schieramenti si riproporranno, nel tempo, giocoforza ed i pesci grandi mangeranno i piccoli.
Per cui la sinistra estreme confluirà nel Pd e viceversa di qua. Si creeranno – forse – margini di più coesa governabilità ( anche perchè aumenteranno gli irreggimentati ), ma a pagarne sarà la nostra tradizione liberalsocialista, il nostro amore di politica, la nostra identità laicocristiana, la civiltà italiana delle future generazioni.
Sia chiaro, lunga vita al ” liberale” Berlusconi, ma finchè ci sarà la fortuna e la possibilità di un confronto, diamoci l´obiettivo di batterci, da topolino, con l´elefante.
Non possiamo accettare e condividere l´Italia dei blocchi ! Spero e mi auguro che il dibattito interno ci dia convinzione e coraggio per indicare dove , secondo noi, bisogna arrivare salendo sulla corriera del Pdl ! Certamente non ad un´alleanza col Pd.. C´è, nella testimonianza dei molti post di questo nostro sito, dopo una premessa di plauso spesso troppo acritica dell´ atteggiamento di Berlusconi, un richiamo costante alla ” salvaguardia della nostra identità “. Condivido pienamente, ma dobbiamo riempirla questa identità , attualizzandola ai giorni nostri, di contenuti e scelte.
Ricordo ancora, sempre per dar ragione al mio omologo Salvatore, che non dovremo esimerci da trattare e parlare, adesso ancor più, con tutti i partner minoritari della ex Cdl…Sarà da qui in avanti il Pdl che ci rappresenterà nel quadro politico ? L´adesione repentina che abbiamo dato ( che forse non è come sembra, cioè senza se e senza ma ), poteva sì rappresentare il biglietto di salita su un autobus vuoto, dove andavamo ad occupare i primi posti davanti… ma il rischio poteva essere di essere i soli… Guarda caso con noi sono saliti solo i timorosi di non avere neanche una bicicletta…
C´è ancora, e forse più di una settimana fa, spazio per far sentire la nostra voce e quello che intendiamo per la realizzazione delle nostre aspettative. Rappresentiamo o no il vero socialismo riformista, progressista laico libertario etc etc ? Io ci ho sempre creduto, e sono qui per idealità , convinzione e coerenza.
La politica è l´arte del possibile. Facciamo conoscere a tutti gli Italiani, Berlusconi per primo, quello che vogliamo e dove li porteremo ( porteremmo… ). Per sopravvivere, per qualche “tribuna” e due-tre “listini” abbiamo ancora tempo. Anche se sarà ( spero sarebbe ) la fine.
Angelino Masin Segretario regionale Veneto
Cdl: Di Trapani, il Nuovo Psi ha fatto una chiara scelta di campo
| “Ancora una volta Berlusconi con la sua iniziativa ha scosso l’intero quadro politico, superando i tatticismi e le titubanze della maggioranza e dell’opposizione. Per quanto ci riguarda il Nuovo Psi ha già fatto con chiarezza la propria scelta di campo nell’ultimo congresso nazionale, e sarà senz’altro disponibile a discutere e valutare le soluzioni più opportune per rafforzare l’opposizione a questa falsa sinistra, salvaguardando la propria identità ed autonomiaâ€. Lo ha sottolineato Antonino Di trapani, coordinatore della segreteria nazionale del Nuovo Psi |
Dalla parte di Berlusconi
Il dibattito politico in Italia, dopo l’approvazione della finanziaria da parte del Senato, non poteva che diventare rovente sia su un fronte che sull’altro sulla prospettiva di vita del governo e sui posizionamenti che ogni partito – sia di maggioranza che di opposizione – sta costruendo.
Intanto va riconosciuto al Presidente Berlusconi un dato di fatto incontrovertibile: grazie alla sua tenacia e alla battaglia quasi solitaria con la quale ha, in maniera asfissiante, tallonato la maggioranza, l’Unione si sfalda, approva la finanziaria e decreta essa stessa la fine del Governo Prodi, cosi come dalle dichiarazioni del Senatore Dini. L’azione incisiva del leader di Forza Italia in tutti questi mesi ha fatto emergere in maniera chiara le contraddizioni, le beghe, le lotte e, soprattutto, le distanze politiche tra i vari partiti che compongono l’Unione.
A fronte di questa battaglia sostanzialmente vinta, il giorno dopo l’approvazione della finanziaria alcuni esponenti della Casa delle Libertà , pensando in prospettiva al loro avvenire personale nel panorama politico, hanno incominciato a fare i distinguo e a far emergere le differenziazioni, che pure ci sono e, a parer mio ci debbono essere, fra alleati diversi, ma lo hanno fatto in maniera maldestra in questa fase ed hanno finito per dare la sensazione che da una vittoria si sia passati ad una sconfitta.
Le dichiarazioni di alcuni leader dell’Unione uscita malconcia dal dibattito parlamentare, hanno da subito cercato di far prevalere questa linea, tentando di isolare il Presidente Berlusconi come se il fatto stesso che la maggioranza avesse finito per approvare al Senato la finanziaria fosse quasi colpa di Berlusconi. Il Presidente Berlusconi ha invece dimostrato ancora una volta, annunciando la nascita del nuovo soggetto politico, di poter catalizzare su di sé non solo l’attenzione dei media e della classe politica, ma anche dei cittadini.
Noi socialisti del Nuovo P.S.I., che in tempi lontani avevamo stretto un patto con la stessa CdL ed il suo leader – oggi ribadito e riconfermato dal nostro Congresso che ha visto l’elezione di un giovane alla guida del nostro partito, come l’ On. Caldoro – non abbiamo alcun tentennamento in questa fase, quando si gioca una battaglia vitale per il futuro del nostro Paese, a schierarci in maniera chiara senza se e senza ma al fianco del Presidente Berlusconi con la nostra identità per affrontare assieme questa durissima battaglia per il futuro democratico dell’Italia.
Responsabile associazioni
Segreteria Nazionale Nuovo P.S.I.
Comunicato stampa dell’Emilia Romagna
Modena, 20 novembre 2007
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Un battuta d’arresto per lo sviluppo tecnologico dell’Italia. E’ questo il risultato determinato dalla recente delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni sull’assegnazione delle licenze WiMax ed è indicativo della potenza delle lobby economico-finanziarie di questo Paese.
Giovanni Bertoldi
Segreario Regionale
Emilia Romagna
IL RIFORMISMO STA CON BERLUSCONI
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                       Quando avevamo invitato a fermarsi, smettendola con le polemiche assurde che tanto sembravano strumentali, o meglio ancora puerili, non mettevano nel conto la capacità gramsciana di Berlusconi di far delle difficoltà sgabello, per un salto di qualità , trasformando in positivo quello che appariva negativo. Confessiamo sinceramente che non pensavamo mai a questa grande capacità che, al paragone, fa dei vecchi alleati dei nanetti della politica.
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                       Già in quella riflessione, fatta il giorno prima del tsunami Silvio, criticavamo aspramente l’immagine che le polemiche davano della fu CdL, quando imploravamo di “smetterla di fare come quegli eredi che, a babbo ancora vivo, si accapigliano attorno al letto del presunto moribondo per accaparrarsi l’eredità . Per quell’eredità non c’è notaio che tenga, né possono esistere investiture da delfino. Il leader che potrà aspirare a sostituire Berlusconi, quando sarà , deve anzitutto diventare punto di riferimento, per capacità , carisma e atteggiamento unitario, dell’intera coalizione o almeno della sua grande parteâ€.Â
                       Già allora, fra le righe ma non troppo, scrivevamo che all’orizzonte non scorgevamo grandi condottieri in grado di afferrare il testimone.  Del resto, in cuor nostro, non perdonavamo la sconfitta elettorale subita che non può essere imputabile al ‘destino cinico e baro’ ma a quegli strateghi che hanno lasciato solo a battersi come un leone il Berlusca nazionale. E dopo la sconfitta per un soffio, che ancora grida vendetta, si è dovuto assistere ai balletti ed ai corteggiamenti casiniani ai vari Mastella e company (per costruire il centro!!!) che sono stati, decisamente, respinti al mittente. Non è bastata quell’esperienza, assurda e vergognosa, ma ci si è appostati per cogliere qualche errore del leader per aggredirlo platealmente.
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                       L’occasione è stata la finanziaria, e anziché lavorare per far crescere il dissenso diniano all’interno del centrosinistra, ci si è collocati miopemente sul versante interno senza alcuna vergogna. Ha ragione allora Giuliano Ferrara quando sostiene che non era più tollerabile questa situazione: è mancato totalmente il gioco di squadra, e chi non ha voti e consensi adeguati si arroga il diritto di aggredire chi è il motore trainante delle forze moderate.
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                       Ora il dado è tratto. Bisogna partire da questa nuova realtà . Il Nuovo PSI non ha dubbi: riconosce a Berlusconi capacità e intuizioni, e quindi la sua leadership. Noi siamo con lui, portando in dote la nostra storia, la nostra autonomia e la nostra identità . Altri sono scappati al primo stormir di fronde. Buon viaggio. Noi guardiamo all’Italia, ai suoi problemi, alle riforme necessarie. Vogliamo, assieme a Berlusconi, chiudere con la fase ingessata che sta alle nostre spalle, chiudere con le aggregazioni militari, avviare una nuova stagione fatta, come nella migliore stagione riformista, di confronto, dialogo e positività .
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                       Il Nuovo PSI non avrà tentennamenti. Già le prime dichiarazioni dei suoi massimi dirigenti vanno in questa direzione.
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                                                                                                    Giovanni ALVARO
                                                                                             Direzione Nazionale Nuovo PSI
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Reggio Calabria, 21.11.2007
Cdl: Spedale, il Nuovo Psi sempre con i riformisti
| Cdl: Spedale, il Nuovo Psi sempre con i riformisti |
| “La nuova proposta che il Presidente Berlusconi ha tracciato, non può non essere avvincente sia come sfida nel panorama politico, sia come prospettiva nell’evoluzione del sistema bipolare Italianoâ€. Lo sottolinea il vice segretario nazionale del Nuovo Psi Franco Spedale. “I Socialisti non possono che seguire con grande attenzione questo processo di novità che, fatta salva l’ identità ed autonomia di ogni singolo partito, concilia con la proiezione politica del Nuovo Psiâ€. “Con la nascita del nuovo soggetto politico – chiarisce Spedale – diventa sempre più evidente come l’evoluzione del sistema politico diventi tra riformisti, tra i quali ci sono i Socialisti del Nuovo PSI e i conservatori, rappresentati dal compromesso storico Bonsai incarnato dal Partito Democraticoâ€. |
L.ELETTORALE: CALDORO (NPSI), DOPO LA RIFORMA IL VOTO
| L.ELETTORALE: CALDORO (NPSI), DOPO LA RIFORMA IL VOTO | |||
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PDL: BARANI (NUOVO PSI), CON BERLUSCONI CONTRO POSTCOMUNISTI
| PDL: BARANI (NUOVO PSI), CON BERLUSCONI CONTRO POSTCOMUNISTI | |||
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Apc-BERLUSCONI/ CALDORO: NUOVO PSI PRONTO A PROCESSO UNITARIO
| Apc-BERLUSCONI/ CALDORO: NUOVO PSI PRONTO A PROCESSO UNITARIO | |||
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PPL: ANNUNCIO BERLUSCONI ACCENDE CONFRONTO ANCHE SUL WEB/ADNKRONOS (3) =
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Apc-BERLUSCONI/ CAVALIERE PRESENTA SIMBOLO NUOVO PARTITO
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PREPOTENZA, PREVARICAZIONE E ABUSO DI POTERE
                       Il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, on. Peppe Bova, espertissimo in proclami ed annunci, razzola veramente male nel cortile della politica, e pensa che avere qualche giornale amico può bastargli per continuare a fare e disfare all’interno del Consiglio che lui presiede.
                       Messo alle strette, da una campagna del Corriere della Sera che ha messo il dito nella piaga dei minigruppi, ha dovuto salvare il salvabile ed avviare una riforma delle Strutture speciali, previste nel Consiglio Regionale, e composte da uno staff formato da un Segretario Particolare, un Responsabile Amministrativo, due dipendenti pagati con la qualifica di funzionari, due dipendenti pagati con la qualifica di impiegati di concetto, e un autista, oltre alla sede fornita di telefono, fax, internet, il tutto per una cifra annua di circa 400.000,00 (quattrocentomila/00) euro, ovviamente comprensivi di stipendi, assicurazioni e mantenimento della sede.
                       La legge partorita si è limitata a regolamentare l’esistente, a far finta di cambiare pagina, rimodellando gli appannaggi spettanti ai gruppi, alle Commissioni, all’Ufficio di Presidenza. Il risultato finale vede 5 membri dell’Ufficio di Presidenza, 14 Gruppi consiliari, 6 Commissioni permanenti, 6 Commissioni speciali (alcune veramente speciali come quelle per la fattibilità e qualità delle leggi, o quella tripartita, o ancora quella di vigilanza). Si tratta di ben 31 ‘Uffici’ che hanno diritto alle Strutture speciali. E chi non ne ha diritto gli si riserva una ministruttura. Aboliti i minigruppi si sono inventate le ministrutture.
                       Bova però si presenta come l’alfiere della riduzione delle spese della politica, e da buon comunista lancia proclami a destra e manca, dicendo che vanno ridotte le presenze nelle Commissioni. Ma riducendo i consiglieri nelle Commissioni il risparmio è pressoché nullo, mentre Bova assurge a moralizzatore con il proprio semplice annuncio. Se veramente si vuole realizzare il risparmio del costo della politica vanno ridotte le Commissioni (alcune delle quali semplicemente inutili ma messe in piedi per dotare i Presidenti delle previste strutture speciali), e va realizzato l’accorpamento dei gruppi deciso, in pompa magna, dal nuovo Segretario Regionale del PD.
                       Ma a sbugiardare ulteriormente l’attuale Presidente del Consiglio, vi è la vicenda del Gruppo del Nuovo PSI che vale la pena ricordare. Alla nascita detto gruppo era composto da 3 unità , ma si è ridotto quasi subito per l’abbandono dell’on. Stancato. I due sopravvissuti (Racco e Chieffallo) hanno nominato Racco capogruppo ed hanno ottenuto la struttura speciale in forza di una clausola dello Statuto regionale che prevede che a formare un gruppo si può essere anche meno di tre componenti a condizione d’essere espressione di un partito nazionale o di lista che alle elezioni abbia superato il 5% dei voti.
                       Nel caso specifico sussisteva questa seconda clausola almeno fino a ottobre 2005, quando Racco e Chieffallo hanno abbandonato il Partito (Nuovo PSI) per costituire un nuovo partito (I Socialisti). Ma anche dopo questo cambio di casacca il Presidente Bova ha mantenuto la struttura speciale all’on. Racco con un consistente sperpero di danaro pubblico (sulla vicenda è stata interessata
                       La decadenza da Consigliere di Leopoldo Chieffallo e la surroga con l’on. Galati ha riaperto, dopo la scelta di aderire al Nuovo PSI nelle cui liste è stato eletto, la questione. Neanche dopo questa decisione di Galati, Bova ha sentito ragione dimostrando la sua vera indole caratterizzata da prepotenza, prevaricazione e abuso di potere. Non si tratta solo di casta, pervasa da vera onnipotenza, ma anche di gente che pensa e agogna al regime.
                       A nulla serve nascondersi dietro il dito e far rigettare la richiesta di normalizzazione dei ruoli ad un Dirigente regionale che si assume anch’egli la responsabilità di quanto deciso: La motivazione poi, espressa da cinque, diconsi cinque, Consulenti giuridici del Presidente (a proposito: quanto ci costano?) è di quelle da far sbellicare dalle risate.
                       Si sentenzia, infatti, che il gruppo è costituito e non può ricostituirsi. Racco è come il Papa è stato eletto vita natural durante e potrà cessare nel ruolo solo dopo la sua dipartita. Ci si dimentica, però, che è stato eletto Presidente da Racco e Chieffallo e che con l’ingresso di Galati, come minimo, la partita è riaperta. Va rieletto il nuovo Presidente. Ci si trova, comunque, in una situazione paradossale, che solo in Calabria e con
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                       Il Gruppo del Nuovo PSI ha, infatti, un Presidente che aderisce  ad altro Partito (nella fattispecie il PD) ed è collocato a sinistra, e un componente che è collocato nella CdL proprio dove gli elettori lo hanno eletto. Ne consegue che un conto sono i proclami e lo sbandieramento sul ruolo di moralizzatore e ferreo censore dello sperpero, e un conto è l’attività pratica che deve tenere conto delle collocazioni politiche. Tra l’altro nelle recenti primarie Racco e tutta la sua struttura sono stati o candidati o sostenitori della lista di Bova intitolata, ma guarda l’ironia, A TESTA ALTA per
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                                                                                                     Adolfo COLLICE
                                                                                    Vice Segretario Nazionale Nuovo PSI
Cosenza, 19.11.2007
