Alla Regione Friùli VG candido Isidoro Gottardo purché …

 
Da tempo sto sostenendo la necessità di un progetto per la prossima legislatura e competizione elettorale del Friùli VG.
Non “programmi” vani e vacui bensì tre o quattro progetti da far partire nei primi cento giorni, per dare un segno di operatività fattiva.
Dico fattiva anche se pleonastico al seguito di operatività.
Di parole si è stanchi servono pochi progetti operativi.
Il programma? Marcia a vista. Di più non è dato. Con questa impostazione indico quale prossimo Candidato per la Regione Friùli V.G. l´attuale coordinatore di Forza Italia: Isidoro Gottardo.
Mandi, Renzo Riva
referente per l´Alt(r)o Friùli
Nuovo PSI

MINNITI, A SOVRANITA’ LIMITATA

                      Eravamo stati facili profeti quando, dopo l’abbandono dei diversi concorrenti a Segretario del PD e la permanenza della sola candidatura del signor Minniti, avevamo predetto che lo stesso, al di là  dai facili osanna che lo hanno interessato,  sarebbe stato ostaggio delle potenti consorterie confluite nel nuovo Partito,  e chiaramente messo sotto scopa da parte anche di quei settori del suo vecchio partito che, in questi anni, si sono costruiti spazi di potere inattaccabili.

                         La prima sortita, dopo gli annunci, i proclami e la divulgazione, urbi et orbi, delle più trite e ritrite frasi fatte (le primarie: una festa della democrazia),  conteneva l’impegno a costituire ‘gruppi unici in ogni assise elettiva’ liquidando immediatamente i gruppi dei partiti di origine. Il nostro, tronfio d’ebbrezza per il successo conseguito (era stato il primo degli eletti in una corsa solitaria), si era incautamente avventurato in un campo fortemente minato, perchè non aveva fatto i conti con i vari osti che, col gruppo unico, si vedevano espropriati di consistenti fette di apparato organizzativo ‘sommerso’ lautamente finanziato dagli enti di appartenenza, soprattutto alla Regione Calabria. L’impegno assunto tanto trionfalmente, è diventato, all’assise di insediamento, semplicemente un auspicio. 

                        Figurarsi se Peppe Bova, Presidente del Consiglio, specializzato in proclami sul risparmio nei costi della politica, ma altrettanto specializzato a fare in modo totalmente diverso dai suoi proclami avrebbe potuto accettare una deminutio capitis nel suo regno (il Consiglio Regionale) che, Dio glielo ha dato e guai a chi glielo tocca. Infatti è così abbarbicato al ruolo che si è costruito che sdegnosamente ha rifiutato di entrare in Giunta al posto di quell’Adamo che ne è uscito ed era ed è desideroso di dirigere il gruppo unico. E se non lo si fosse capito il Bova ha platealmente disertato l’assise d’insediamento. Come altrettanto platealmente l’ha disertata il Presidente Loiero (se è necessaria una Giunta nuova la faccio io e nessuna altro).

                        Nel braccio di ferro Loiero-Minniti vedremo chi la saprà spuntare. Sui bluff di Bova (riduzione costi politica) è comunque necessario ritornarci. Oggi ci basta rilevare quanto avessimo ragione a pronosticare vita dura per il signor Minniti. Potrà continuare a parlare con frasi fatte, fare l’elengantone, consolidare il suo ruolo lothariano, ma a lui è riservato, almeno in Calabria, il ruolo di megafono delle scelte altrui.

                       

                                                                                                       Giovanni ALVARO

                                                                                              Direzione Nazionale Nuovo PSI

Reggio Calabria, 14.11.2007

SOLIDARIETA’ AL SINDACO DI REGGIO CALABRIA

 

                        Ha ragione Berlusconi quando dice che c’è aria di campagna elettorale. Anche se si resiste accanitamente per far passare la finanziaria ed evitare le elezioni anticipate, ogni occasione è buona per mantenersi in allenamento e predisporsi per l’eventuale chiamata alle urne. Così è in tutt’Italia, e così è anche a Reggio Calabria.

                        Anche se l’invio di un avviso di garanzia è a garanzia dell’imputato, esso viene presentato e usato per criminalizzare il Sindaco della città, e tentare di indebolirne la leadership. E la solita orchestrina che la cosiddetta sinistra mette in moto per spostare l’acqua al proprio mulino. Pur non volendo imitare un noto ex Presidente della Repubblica, diciamo subito: non ci stiamo. Il Nuovo PSI non solo non ci sta, ma esprime a Peppe Scopelliti, e agli altri ‘avvisati’, la propria netta, chiara e convinta solidarietà.

                        Le assunzioni dei 110 vigili, usando uno strumento previsto dalla legge, ha permesso di dotare la città della presenza di una polizia municipale, forte di strumenti e numeri, che oltre ad essere adibita alla gestione di un traffico che diventa ogni giorno problematico, offre psicologicamente alla cittadinanza sicurezza e fiducia. E questo è tanto più importante in momenti difficili come quelli che il Paese sta attraversando.

                        I gruppuscoli del centrosinistra dovrebbero abbandonare il doppiopesismo, di togliattiana memoria, tra quanto realizzato da loro che viene presentato come perfetto, e quello realizzato dalla CdL che solo per detta matrice è chiaramente negativo.

                        Il signor Sindaco sappia, anche se  non ne ha bisogno, che (pur essendo noi in posizione critica nei suoi confronti) gli siamo sinceramente e politicamente vicini. Deve solo non curarsi di lor, ma continuare la propria azione di rinascita e ricostruzione del tessuto civile e democratico della nostra amata città. Su questo, i suoi e nostri concittadini saranno chiamati ad esprimersi.

                                                                                                       Giovanni ALVARO

                                                                                              Direzione Nazionale Nuovo PSI

Reggio Calabria, 11.11.2007

LEGGE ELETTORALE: CALDORO, VELTRONI SBAGLIA

L.ELETTORALE: CALDORO, VELTRONI SBAGLIA, RITOCCARE PORCELLUM
(ANSA) – ROMA, 11 NOV – ‘Bastano poche modifiche alla attuale legge elettorale. Basta prevedere il premio di maggioranza al Senato e la legge garantirebbe il bipolarismo e la governabilita”. Lo afferma in una nota Stefano Caldoro, segretario nazionale del nuovo psi.
‘Veltroni sbaglia – continua – si illude di risolvere problemi politici con la legge elettorale e con accorgimenti tecnici. Se pensa di non poter governare con la sinistra radicale non faccia alleanze’.
‘Ha ragione berlusconi – conclude Caldoro – non c’e’ il clima per le riforme in questa legislatura: e’ partita male ed e’ bene che finisca presto’.(ANSA).

LETTERA APERTA A FILIPPO FACCI

Caro Filippo,
pur non conoscendoti personalmente sento il bisogno di esprimerti tutta la mia solidarietà per ‘l’editto romano’ che ti riguarda, e che indirettamente, ma non tanto, riguarda tutti noi. Ho avuto modo di apprezzarti, conoscendoti giornalisticamente, quando hai messo a nudo l’ex figlio di Bettino, che cercava di vendere per oro colato uno strapuntino che lor signori gli avevano riservato sulla corriera dell’Unione dopo che Zavettieri, vero detentore di un congruo pacchetto di voti, aveva ‘regalato’ una vittoria insperata al signor Prodi.

Perché ti dico che ‘l’editto romano’ ci riguarda, e non è una faccenda personale tra te e il signor Cappon? Perché, purtroppo, è il sintomo di uno strisciante regime che va costruendosi giorno dopo giorno, e di cui preoccuparsi sinceramente. E’ uno scenario, quello italiano, che si modifica continuamente e adotta metri di valutazione chiaramente influenzati da quella che può essere vista come la famosa ‘egemonia’ gramsciana.

Prodi viene iscritto nel registro degli indagati? Non succede nulla, ti ricordi invece quando ad essere iscritto era Berlusconi? D’Alema è indagato assieme a Fassino? Niente male, non fanno parte della banda nera, sono di altro colore. Emerge da indagini dei Ros qualche ombra su Minniti? Il silenzio è d’ordinanza. Enzo Biagi, amaramente, ed in ritardo, si accorge d’essere stato utilizzato strumentalmente dalla sinistra, e lo scrive in un libro che vedrà la luce prossimamente? Non c’è problema: viene letteralmente ignorato. Ed a ignorarlo ci sono i soliti familiari. E’ un film già abbondantemente visto con Falcone, e poi con Borsellino, e poi con altri (Parigi val bene una messa).

Ma dov’è la stampa libera? Latita per non disturbare il manovratore? E la TV, non si vergogna di mandare in onda una trasmissione sulle epurazioni, epurando, con atteggiamento più santoriano di Santoro, chi sicuramente non avrebbe cantato nel coro? Basta. E’ ora di chiudere una parentesi che rischia di diventare tragica. Bisogna accelerare i tempi e far sciogliere il Parlamento, prima che sia troppo tardi.

Perdonami, Filippo, se ti ho tediato più di tanto, ma intendevo esprimerti la mia più schietta solidarietà e assicurarti che terremo gli occhi ben aperti per far passare ‘a nuttata’.

Giovanni ALVARO
Direzione Nazionale Nuovo PSI

Reggio Calabria, 10.11.2007

Oggetto: Questione lasciti Samueli e Toniatti a La tisana. 

Noi, Nuovo PSI, crediamo che la giunta di La tisana, del sindaco Micaela Sette, debba, al più presto, istituire una COMMISSIONE DI PROBI formata da persone note per la loro onestà, irreprensibilità nonché competenza e saggezza al fine di gestire i lasciti del geometra Aldo Samueli e della professoressa Teodolinda Toniatti con la massima trasparenza tenendo costantemente informati i cittadini del loro uso e dell’aggiornato profitto.Il patrimonio, milionario in Euro, se gestito in maniera oculata e corretta dovrebbe avere una ricaduta sulle politiche sociali del territorio ed, in special modo, nel settore socio-sanitario degli anziani con l’istituzione di centri ricreativi di aggregazione, di svago, di socializzazione ludica con la partecipazione di un volontariato giovane coltivato sul territorio nell’ottica di una proficua collaborazione giovane-anziano.La Villa Samueli deve diventare un accogliente albergo per anziani autosufficienti o bisognosi.È tempo che i nostri illustri e generosi concittadini siano omaggiati dalla comunità che essi hanno voluto arricchire non solo con le loro sostanze ma anche con un ricordo che tarda ad arrivare.Il Nuovo PSI ricorda che chi si pone al servizio della collettività e del Bene comune deve lasciare da parte i favori clientelari e gli interessi personali.Oggi, nel tempo della Casta, c’è bisogno di chiarezza e rispetto per i cittadini che devono riacquistare fiducia nelle istituzioni e in una politica etica.

Lauretta Iuretig

Segretaria Provinciale

Udine

INTERESSA SOLO L’APPARIRE

 

Le due vicende, purtroppo dolorose, che hanno catalizzato l’attenzione nazionale e quella calabrese sono la cartina di tornasole sulla capacità di governo di Prodi e di Loiero. Il massacro della povera signora Giovanna a Tor di Quinto a Roma e la morte assurda, per malasanità, del dodicenne Flavio a Reggio Calabria, hanno segnato negativamente, ma come se fossero in replica, le azioni espresse dai due governi per tentare di contrastare le dure e legittime critiche dell’opinione pubblica.

 

Messa a nudo la politica della libera immigrazione nel paese dei balocchi, così come viene visto dai disperati che scelgono di entrare in Italia, e denudata la sanità regionale che viene vista come mera occasione di occupazione, senza alcuna remora, di ogni posto di sottogoverno che essa offre, il duo Prodi-Loiero si è lanciato in iniziative (comunque tardive)  e proclami (comunque solo verbali) che hanno il sapore del mettere la coscienza in pace e nascondere ad una opinione pubblica frastornata, ‘incazzata’ e pronta ad esplodere, l’inconsistenza di chi ha in mano le redini nazionali e regionale.

 

Prodi ha cincischiato per settimane su un pacchetto sicurezza che, per mettere d’accordo tutte le componenti della propria ‘armata Brancaleone’, si era ridotto ad un disegno di legge che avrebbe navigato per mesi nel Parlamento e, nel migliore dei casi, avrebbe visto la luce almeno due anni dopo (sempre se l’attuale legislatura continuasse il proprio cammino). Dinanzi allo shock causato dal massacro di una inerme cittadina per mano di un criminale ‘comunitario’, è maturata la scelta del decreto legge, su suggerimento di Veltroni che tenta, così, di occultare le responsabilità nel proprio ruolo di  sindaco che ‘ignorava le favelas’ ai margini della città o lungo il Tevere.

 

Loiero, indaffarato solo a misurarsi col signor Minniti, nella creazione del PD, annuncia, urbi et orbi,  che cadranno delle teste per la morte del dodicenne. Non coglie la palla al balzo dimettendosi con la sua Giunta, né decide di licenziare, su due piedi, l’ex Magistrato, ‘prestato alla politica’,
la Doris Lo Moro, per acclarata e palese incapacità a gestire
la Sanità calabrese, ma pensa solo a colpire chi avrebbe ritardato la pratica delle assunzioni di autisti di autoambulanza.

 

L’uno e l’altro, Prodi e Loiero, sanno che devono superare il momento critico dell’attenzione dell’opinione pubblica, per cui puntano ad apparire quelli che non sono, ben sapendo di non essere.

 

La vicenda di Roma può innescare un mai sopito razzismo con azioni squadristiche contro cittadini rumeni che nulla hanno a che fare con l’ignobile vicenda di Tor di Quinto (e in questa direzione va fortemente criticata

la Magistrata Matone che, perennemente ‘ospite’ di trasmissioni tv, ha buttato benzina sul fuoco con le sue personali statistiche divulgate senza alcuna cautela).

 

La vicenda invece deve essere assunta come occasione per affrontare e definire l’atteggiamento italiano nei confronti della immigrazione comunitaria o meno. Il Nuovo Psi deve battersi per ottenere che la permanenza sul nostro territorio, in alloggi adeguati messi a disposizione dai poteri locali, non deve superare i tre mesi entro i quali l’immigrato deve trovare lavoro pena la sua espulsione reale. E qualora venga effettuato il reingresso usare la mano forte con il reale espletamento delle sanzioni anche restrittive. L’obiettivo è quello di evitare una permanenza in condizioni disumane che favorisce il degrado fisico e morale, per selezionare chi può vivere perché trova lavoro da chi magari vuol vivere di espedienti, elemosine, furti e quant’altro.

 

La vicenda della Calabria può essere assunta per realizzare quel salto di qualità nella sanità per evitare, da una parte, il mantenimento di livelli qualitativi veramente bassi,  e dall’altra, la fuga dei nostri medici che affollano gli Ospedali di ogni città del Nord. Per questo obiettivo però non bastano i proclami, c’è da voltare veramente pagina. Sarebbe ora, carissimo Loiero, di sgombrare il campo,
la Calabria, ne stia certo non avrebbe alcun rimpianto.

 

                                                                                       (Giovanni Alvaro)

                                                           Segretario Provinciale e membro della Direzione Nazionale

Reggio Calabria 04.11.2007

Tratto dal forum della costituente Socialista

Con l´adesione di De Michelis e di Battilocchio al gruppo del PSE si chiude definitivamente l´operazione di “voltagabbana” più articolata degli ultimi tempi!
Con l´aggravante della grande illusione della Costituente socialista! Legittimi potevano essere i dubbi (politicamente parlando, nell´ambito del dibattito interno al Nuovo PSI) sulla opportunità di mantenere una alleanza con la Casa delle Libertà all´indomani delle elezioni politiche del 2006, al fine di evidenziare le anomalie più volte denunciate di quello che è stato definito il nostro bipolarismo “bastardo”; meno convincente, anzi del tutto opportunistico appare ora agli occhi di tutti i socialisti che avevano creduto nella necessità di rafforzare l´identità del partito, questa operazione dell´ex segretario De Michelis ed amici che, di fatto, ora si trovano a sostenere più o meno direttamente un Governo (per il tramite della neo costituente socialista), in alternativa al quale si erano presentati agli elettori.
Più coerente e credibile, eventualmente, sarebbe stato un atteggiamento di equidistanza da entrambi i poli, sostenendo con forza la modifica della legge elettorale nella direzione di un modello proporzionale con sbarramento alto, riprendendo da tale posizione una politica che parlasse finalmente ai cittadini su come affrontare i temi più caldi della nostra quotidianità.
A conti fatti quindi, lungimiranti sono stati Caldoro, Barani ed amici nel prevedere un passaggio di campo che ogni socialista liberale e riformista non avrebbe mai potuto condividere. Ciò che risulta veramente inaccettabile è l´inganno perpetuato ai danni dei tanti ed onesti socialisti che, ancora una volta hanno dovuto assistere ad una operazione trasformistica che certo non aiuta nel difficile compito di mantenere forte e viva nel paese la presenza della cultura e dei valori del socialismo liberale e della socialdemocrazia, alternativi come sempre, alla cultura cattocomunista oggi incarnata dal neonato partito democratico.
Per questi motivi, ora è quantomai necessario radicare su tutto il territorio la presenza del Nuovo PSI di Caldoro, a partire da quei luoghi, come l’Emilia Romagna, di forte tradizione socialista, dove oggi impera la confusione e lo sconcerto e dove, soprattutto, bisognerà far sapere che c´è chi vuole ancora mantenere alto il simbolo del garofano e non si vergogna di ricordare uno dei padri storici del socialismo italiano: Bettino Craxi.
Arrivederci!
AURELIO

FVG: quale le scelte per la Regione?

 Informazione o disinformazione?

Che vogliano farci credere di un Edi Snaidero ostaggio di presunte pressioni dei poteri forti per muoverci a sua difesa e votarlo?

Deve premettere che la sua discesa in campo quale candidato della Casa della Libertà Nella regione Friùli VG non l’apprezzo.

Prima di tutto perché é un segno della latitanza dell’attuale personale politico che s’arrende alle logiche dei cosiddetti “poteri forti”, a cui gli Snaidero non sono alieni.

Stimo gli Snaidero perché imprenditori capaci e la loro attività ha significato quasi tutto per Majano e comuni limitrofi.

Però paracadutare nell’agone politico un personaggio come Edi Snaidero digiuno delle attuali ritualità della “Politica” è azzardato.

Ricordo che Riccardo Illy fece la trafila da sindaco prima d’approdare alla regione.

Non è detto che ciò sia però stato un bene per la “Politica” qui in regione.

Positivo invece l’impegno di Edi Snaidero in “Liberaidea”.

Spero che questa “fucina politica” possa forgiare argomenti politici indispensabili, considerato la vacuità politica odierna che s’affida ai “grillini” di turno.

Un plauso ad Isidoro Gottardo, coordinatore regionale di FI (membro effettivo del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea ed in questo organismo è il capo della delegazione italiana e presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo), che sta nobilitando la “Politica” con un’azione determinata e incisiva.

Renzo Riva

referente per l’Alto Friùli

Nuovo PSI

Riva (FVG): Prodi a casa ma sia il Parlamento a deciderlo

Benvenuto al Compagno Saglibene,
ed al figlio Vincenzo con il quale ho avuto alcuni scambi epistolari, tempo addietro, sul forum del Nuovo PSI, che oggi non si sa ancora a chi appartiene.

Al Segretario Nazionale, Compagno Stefano Caldoro,
dico che è sbagliato pensare e tentare di mandare a casa Prodi con una manifestazione di piazza, per quanto numerosa essa sia.

La manifestazione deve eventualmente servire perché il presidente della repubblica senta la necessità di chiudere la legislatura dopo un voto di sfiducia che compete esclusivamente ai parlamentari.

È il parlamento che deve sfiduciare Prodi.
Le scorciatoie alla fine sono pericolose per non dire anti-democratiche.
Una classe politica deve avere al suo interno le risorse per fare il bene del Paese.

Altrimenti riproporremmo lo stesso cliché degli anni ’20; e sappiamo com’è finita.

Un caro saluto al Compagno Franco Spedale che sabato 20 cm. ho potuto conoscere ed apprezzare a Pordenone nell’incontro avuto con la federazione regionale del Nuovo PSI.

Mandi, Renzo Riva

Prodi ed il suo Governo: l’isola che non c’è!

L’isola che non c’è.

Così Bennato intitolava una sua canzone, anni fa; così mi pare sia l’illusione di Prodi, che nonostante tutto e contro tutti, continua a dire che il suo Governo è saldo, coeso, presente.

Il corteo rosso, che i giornali, riportano come una manifestazione anni 70, mostrano lo scollamento tra le due linee del centro sinistra; da una parte il PD, che deve tentare di Governare secondo le necessità oggettive, e la COSA ROSSA, che invece si ancora al più antico e drammatico tradizionalismo, superato dai tempi e dalla storia.

È evidente, e non dico una cosa nuova, che ormai la frattura tra le due componenti del centro sinistra è arrivata a limiti che difficilmente si placheranno,

Tutti tirano la giacca di Prodi: Giordano, Salvi, Mussi, Pecoraro richiamano Prodi ad una maggiore attenzione a quello che il mondo della sinistra radicale vuole; dall’altra l’inquietante “questione” Mastella, e la moderazione dei Diniani obbligano invece Prodi a cercare una mediazione.

Ma la cosa più inquietante è il nostro Presidente del Consiglio, che senza dignità, senza orgoglio, senza alcuna attenzione del futuro del nostro Paese è lì a studiare le mosse per non cadere.

E continua affannosamente a ricercare quell’isola che non c’è!

Si affanna, s’adopera, mostra sicumera e poi si rivolge all’amico Bazoli, azionista del Corriere della Sera, affinché la linea editoriale torni ad essere un po’ meno oggettiva ed un po’ più filogovernativa.

Nel frattempo la finanziaria viene bocciata a livello europeo perché non risana i conti, in Europa ci tolgono 8 seggi dal Parlamento Europeo, poi al termine di una grande mediazione, uno ci viene rassegnato, ma lo scarso ruolo dell’Italia viene evidenziato quando Gran Bretagna, Germania e Francia fanno uscire un documento nel quale, al di là dei contenuti, mostrano che loro hanno potere decisionale sul futuro dell’ Europa.

Guarda caso tre paesi che hanno in comune il fatto di svolgere una politica riformista, sia di destra che di sinistra.

In un caso addirittura, quello della Germania, si è preferito fare una grane coalizione con gli avversari piuttosto che affidarsi alla sinistra Radicale.

Un grande atto di dignità sarebbe gradito a noi del Nuovo PSI che non condividiamo nulla del Governo Prodi, ma ancora di più sarebbe gradito a tutti gli italiani, che il “professore” faccia davvero gli interessi del Paese e si dimetta.

Non sono tra coloro che ritiene necessario ritornare alle urne subito; probabilmente questa è la soluzione migliore; di sicuro il peggio che possiamo avere noi italiani, e che non meritiamo, è vedere questa lenta agonia di un presidente del Consiglio, che vivendo sulla luna, non si accorge che il tempo è passato, che lui ha finito il suo show e che solo per soddisfare il suo orgoglio l’Italia sta sprofondando sempre di più.

Professore visto che non lo vuol fare per gli Italiani lo faccia almeno per lei: se ne vada.

Dimostrerebbe di essere davvero un Presidente del Consiglio di un grande Paese; diversamente continuerà ad essere quello che è uno che con la Politica non ha proprio niente a che fare.

Franco Spedale  

Le primarie del PD ed il nuovo PSI

Finalmente siamo arrivati al 14 Ottobre; una data che per la politica Italiana può rappresentare un punto di novità.

Credo che un momento di così profonda crisi politico-istituzionale non sia mai capitato nel nostro paese dal dopoguerra ad oggi.

Nemmeno il colpo di Stato di Tangentopoli aveva mostrato i limiti di una classe politica che non si mostra degna di tale nome.

Un Governo, quello di Prodi, che fa rimpiangere i Governi Balneari della Prima Repubblica, che cerca di sopravvivere senza alcuna dignità e senza orgoglio, provocando la lenta agonia di un Paese che già deve affrontare numerose difficoltà.

Si parla di un’imminente caduta del Governo, di una Finanziaria che non sarà approvata, e quindi di un “commisariamento” dello Stato con l’esercizio provvisorio.

Non credo che ciò avverrà così presto, vero è tuttavia che soprattutto nel centrosinistra ogni giorno si vive un imbarazzo crescente.

Le sparate di TPS, i malumori della FIOM, i malesseri della sinistra Radicale che minaccia la rottura sul welfare, Dini che minaccia la sinistra Radicale.

Per non parlare di Mastella, che subisce un attacco mediatico vergognoso, che al di là delle possibili e corrette osservazioni, sembra più una forma di pressione ricattatoria al fine di obbligarlo a votare questo Governo; un tipico atteggiamento integralista del tipo “ o ti adegui o ti massacro”.

Ecco perché, indipendentemente dall’esito, in sé già scontato, e dal numero dei partecipanti, problema interno alle guerre del nuovo soggetto politico, quello delle primarie del PD è un fatto nuovo.

In primo luogo lo è perché è un passo verso la semplificazione del sistema politico verso uno schema bipartitico oltre che bipolare; in secondo luogo perché esso obbliga i protagonisti della nuova formazione politica a trovare una piattaforma programmatica e ad un modo necessariamente nuovo di procedere al confronto sia con gli alleati che con gli avversari.

È auspicabile che il Partito Democratico sia un partito, così come esiste in tutte le civiltà democratiche europee e mondiali, così come lo erano i partiti nella Prima Repubblica in Italia, che abbia una leadership una classe dirigente, che abbia un programma.

Questo non solo gioverebbe alla coalizione di Governo, poiché servirebbe ad evitare equilibrismi e tatticismi inutili e dannosi, ma diventa necessario anche per la CDL che così finalmente si troverebbe obbligata ad un confronto programmatico e culturale rispetto al quale potrebbe far emergere quegli elementi di novità che lo caratterizzano.

E la forte presenza del Partito Democratico ha ovviamente una fondamentale ripercussione sull’area Socialista ed in particolar modo sul futuro del Nuovo PSI.

La collocazione che in qualche maniera cercherà anche di occupare il PD sarà presumibilmente anche quella della storica collocazione dei Socialisti.

Qui per noi si apre uno spazio enorme che se saremo capaci di occupare ci potrà far tornare protagonisti della Politica Italiana.

Finita la fase dell’ambiguità Politica della collocazione e da alcuni giorni conclusosi anche l’imbarazzo della titolarità del nome e del simbolo, i Socialisti del Nuovo PSI devono saper trovare il loro percorso di crescita.

Da socialisti, riformisti, liberali, dobbiamo saper trovare le risposte ai bisogni che avanzano, costruendo un progetto che non sia mirato solo al tamponamento dell’emergente ma che viceversa preveda l’evoluzione della società e ne prevenga i possibili guasti.

Credo che un elemento fondamentale sia quello di ridare autorevolezza alle Istituzioni; tutto passa da lì.

Non vi può essere nessun provvedimento che riguardi la sicurezza se non vi è contemporaneamente autorevolezza dello Stato; uno Stato che troppo spesso viviamo come lontano da noi e come il nostro principale nemico.

Non vi può essere nessun provvedimento che riguardi la rimessa in ordine dei conti dello stato se non vi è un sentimento di uno Stato che tuteli i propri cittadini.

Nella visione dello Stato consiste la grande differenza oggi tra noi e loro.

Noi siamo per uno Stato moderno, agevole, snello, che garantisca i più meritevoli, che protegga i più deboli; ma non siamo per uno Stato ancorato alle vecchie logiche del passato, che non segue la modernità, che non sa prendere atto del progressivo ed inesorabile allungamento della vita e delle problematiche connesse.

Noi siamo perché la Politica abbia un ruolo centrale e non crediamo che screditandola, la vita quotidiana di ognuno di noi migliori; noi siamo per sgomberare le ipocrisie, siamo contro gli opportunismi, siamo per un Paese civile moderno.

Speriamo che Veltroni dia una svolta a questo stallo politico, perché senza confronto serio tutti noi siamo indeboliti.

Speriamo che Veltroni raggiunga quei consensi popolari tali per cui si senta autorizzato a far cadere il Governo, e che si giunga presto ad una nuova consultazione Popolare, pur sapendo che in questo momento la sconfitta per loro sarebbe quasi certa.

Sarebbe un modo nuovo per fare Politica, sarebbe il ritorno degli interessi del cittadino rispetto a quelli personali di un gruppo di persone autoreferenziate e nulla di più.

 

Franco Spedale

 

 

A Latisana (Ud) i socialisti con la CDL


Anche i Socialisti del Centro-destra nella persona di Lauretta Iuretig, segretario provinciale del Nuovo PSI, hanno partecipato al Congresso Comunale di Forza Italia a Latisana.
È stato ribadito che la costituente di Borselli anche in regione non pone fine alla diaspora ma la codifica definitivamente. Ora il quadro della galassia socialista risulta più chiaro e semplificato.
Rimangono in campo due organizzazioni di tradizione socialista, una collocata nell’Unione con il Partito Socialista formata dai socialisti di E. Boselli, di G. De Michelis e di Bobo Craxi, e una collocata nella Casa della Libertà con il Nuovo PSI di Stefano Caldoro che è l’unico legittimato ad utilizzare la sigla “Nuovo PSI”.
Abbiamo scelto di stare con la Casa della Libertà non per tatticismo né per opportunismo ma perché convinti che questo sia il luogo dei veri riformatori e innovatori nonché custodi della nostra cultura e tradizione.
Nell’augurare un buon lavoro ai congressisti forzisti, Iuretig ha affermato che tutti noi dobbiamo lavorare all’interno dei nostri partiti per fare pulizia etica e per fare rispettare le regole democratiche. Anche Forza Italia dovrà avviare un dibattito con tutti i Circoli, della Brambilla e di Dell’Utri, con i quali rapportarsi perché solo nella dialettica c’è la possibilità di crescita.
Quando all’interno di un partito si perdono di vista le procedure democratiche e prevalgono le logiche del più forte, si disconosce la dignità dell’uomo e così agendo si scivola verso la corruzione e l’immoralità che è la morte del sistema democratico.
Iuretig poi ha sottolineato come i Socialisti che lei rappresenta dal 2001 abbiano sempre coerentemente sostenuto la Casa della Libertà in tutti gli appuntamenti elettorali ed in tutte le province del Friùli Venezia Giulia, ricevendo in cambio poco o nulla. Ed è per questo che ha chiesto ad alta voce agli alleati ed in particolare a Forza Italia, che spesso all’interno delle loro liste ha ospitato socialisti, rispetto e confronto a pari dignità. Nelle competizioni elettorali anche uno 0,5% può fare la differenza. La Fondazione “Libera Idea” è un’iniziativa indubbiamente importante perché finalmente si mettono delle persone al servizio di un programma e non il contrario ma il programma deve essere il risultato di una riflessione aperta a tutte le componenti della Casa della Libertà anche a quelle considerate fino ad oggi delle cenerentole.
Potrebbero essere proprio queste a fungere da stimolo, pungolo al vero rinnovamento politico.

Segretario Provinciale di Udine
Lauretta Iuretig

Gli incoerenti

Coerenti solo nell’incoerenza, i nostri ex compagni di partito continuano a messaggiarsi e a confessarsi utilizzando lo stesso sito e Forum che non ha più ragione di esistere e non è più ” solo ” loro. Se si reputano Partito Socialista, noi siamo Nuovo Psi… pertanto…Può darsi pure che esista una clausola d’uso negli accordi susseguenti la separazione consensuale del recente 4 ottobre… Tuttavia mi rifaccio alla dignità: individuale e di rappresentanza. Poi alla coerenza. Sanno senz’altro che esiste un sito intestato ” Costituente socialista “e allora perchè utilizzare un ambito che non interpreta più il loro partito ? Non credo alla buona fede, nè   aspetto sconti, qui in Veneto, da De Michelis, Laroni, Verrecchia, De Bona e dal “di nuovo amico Cresco” o dal “questo o quello per me pari sono” Romeo”. Ciò premesso e traendo spunto dalle solite improperie che da quel ” blog ” ci vengono indirizzate, voglio esprimere, in loro risposta, alcune considerazioni.
Si è parlato, in questi giorni, della sola Costituente. Si parlerà della rinascita del Partito Socialista. Nessun accenno, sui media, al Nuovo Psi che continuerà il suo cammino, con ancora maggiori difficoltà, sulle stesse posizioni che lo videro nascere 15 anni fa, dalle twin towers socialiste di tangentopoli : rappresentare l’ala riformista e laicoprogressista della Cdl, non credere a questa falsa sinistra ambientalmassimalista, non dimenticare il passato e la politica del compromesso cattolico-comunista che i buoni discepoli Fassino, Veltroni e D’Alema, stanno concretizzando con la nascita del Pd ( complice ancora una volta la Chiesa…. non la parrocchia, badate bene… ).
Il fattore K, il flagello di questo paese inventato da Gramsci, è stato prima concausa ( ripeto: concausa; non ” ha causato ” ) del fascismo, poi del terrorismo armato, infine, dopo la caduta del muro, della distruzione, con tangentopoli, del sistema politico italiano. Il Nuovo Psi,cosa diversa dal Partito Socialista, non è, non era e non sarà un partito di destra, ma per dirla giusta, non è, non era e non sarà un partito conservatore. Se traduciamo la politica agli slogan, come spesso accade, sviliamo irrimediabilmente questo Forum, nel quale mi colpì tempo fa un intervento di un certo ” Ciccio “, e talvolta le dichiarazioni di un altrettanto ” Paolo socialista e basta “… Insomma scritti che erano pregni di signiicati politici.
Può essere accettabile ridurre il tutto ad un tifo ” noi ” e ” Voi ” ? intendendo, come ancora qualcuno fa, lo Sdi ed il Nuovo Psi ? non dovrebbero essere forse il dialogo ed il confronto i nostri primi connotati caratteristici ? Dispiace, in tal senso, leggere le affermazioni del compagno di Palermo… mi ricordano l’alterigia dei comunisti berlingueriani, anche amici, ai quali, in domeniche di proselitismo, andavo a proporre, per un’offerta, ” L’Avanti “, il nostro quotidiano… lo stupore spregevole con il quale si schernivano, a me che libertario e pacifista, non esitavo a visitare i loro Festival dell’Unità… offendeva non poco, oltretutto troivandolo assai farisaico, doroteo… insomma falso !! L’approdo ad una scelta diversa dalla Costituente, non è dovuta per noi Riformisti ( spero che presto si addivenga a così identificarci )del NuovoPsi, a calcoli politici da osteria ( e peralrltro simili a quelli di Del Bue o De Michelis,Battilocchio, Angius, Spini, Intini…loro alla riconferma in Parlamento non ci pensano ? ) per non dimenticare l’esempio più eclatante e svenduto di Bobo Ahinoicraxi ! Ma, sforzandoci un poco, anche ad un’analisi di previsione e ad una sintesi di conclusione, entrambe politiche, vivaddio, immagino che quanti convintamente hanno aderito al progetto della Costituente lo abbiano fatto scevri dai soliti luoghi comuni ( destra, sinistra, sano, insano e sciocchezze simili … ). Bensì dal cammino e dallo sbocco che la società italiana dovrà fare e potrà avere. Ancor più dalle tematiche, semplificando, che mi( ci ) consentiranno di parlare ai nostri figli offrendo loro ipotesi di rappresentatività ” più garante ” per il loro futuro, un miglior futuro… Sono convinto che i nostri obiettivi e quelli di coloro che hanno aderito all’invenzione ” non socialista ” del Partito Socialista, sono, quasi certamente, gli stessi. Tuttavia abbiamo scelto strade diverse, meglio: percorsi ritenuti più sicuri, per arrivarci. Cammin facendo parecchi di noi si accorgeranno dell’abbaglio… e su queste convinzioni, magari errate, i riformisti del Nuovo Psi aspetteranno gli amici del Partito Socialista… Per molti di qua, sarebbe stato facile l’approdo in Forza Italia, ma come vedete, non tutti facciamo di cognome Cicchitto, Sacconi o Stefania Ahinoicraxi.. Per qualcuno tale porto non sarà mai quello della sua nave ! ” La politica è l’arte del possibile ” diceva Nenni. Consapevole che dal bipolarismo non si tornerà indietro – e qualche intervento alla Conferenza Programmatica l’ha anche detto – la scelta che già da mesi, e più, noi del Nuovo Psi ci sentivamo di fare era semlice: ” rafforzarci di qua o rafforzare di là “. La terza via è, oggi, utopia, e la politica è cosa diversa da ” scienze politiche “. Agli ex Npsi ora amici e compagni nella Costituente voglio dire che saremo nella Cdl a rappresentare anche le loro istanze. Lì noi lo potremo fare. Ci auguriamo che loro, nell’alleanza che obbligatoriamente dovranno accettare con comunisti e cattolici episcopali – non parrocchiani – , riescano a fare altrettanto. Confermiamo, intanto, che la nostra posizione circa questo Governo in carica non è ” autonoma ” ma contraria. Vedremo, a breve, il loro “sano” voto parlamentare. Il tempo come sempre sarà galantuomo.
In virtù di quanto sopra, nulla da eccepire sull’uso di quel sito ( a proposito un sincero abbraccio a Carlo Di Russo ). Un’unica richiesta: tolgano almeno la dicitura “nuovopsi.com “  cioè noi. Perchè continuare a confondere i lettori ?

Angelino Masin

Nuovo PSI LECCO: No “Costituente Comunista”

 

Il 4/ottobre, il Consiglio Nazionale del “Nuovo P.S.I”,conferma coerente la posizione Politica di sostegno alla C.D.L.,ed ha aderito alla federazione di forze politiche che si richiamano agli ideali di democrazia e libertà.

Dal Nuovo P.S.I.,sono usciti alcuni compagni che fanno capo a Gianni De Michelis,ed hanno scelto di confluire nella cosiddetta“costituente socialista”di  Angius e Boselli.

Di fatto,rimarranno in campo due organizzazioni di tradizione socialista:una,dogmatica e conservatrice collocata nell’Unione di Prodi,D’alema,Fassino,Bertinotti,Caruso ed altri; l’altra il “Nuovo P.S.I”.,moderata e riformista che ha avviato il processo di federazione,confermando la scelta di campo all’interno della C.D.L.

Due diverse e legittime posizioni che avranno,anche nella simbologia,diverse espressioni.

Enrico Borselli,con quanti lo hanno seguito e con la rosa del socialismo europeo,rimane ancorato nell’unione di Prodi in compagnia della sinistra massimalista;il “Nuovo P.S.I”.,con il garofano rosso,conferma la posizione con coerenza ed in autonomia ,all’interno della coalizione composta di forze politiche liberal democratiche.

Ormai è chiaro lo scenario Politico,dopo le elezioni al Parlamento Europeo, il N.P.S.I.con alla guida del partito Gianni De Michelis,ha vissuto nel limbo e con l’elezione a Seg. Nazionale di Stefano Caldoro;al Midas di Roma il 23/24 giugno U.S.,è emerso come la contrapposizione non è tra destra e sinistra  ma tra,laici,moderati e riformisti e dogmatici,conservatori ed integralisti.

Il partito di Boselli,scegliendo di confluire a nozze con Gavino Angius,e fare alleanze di coalizione insieme a chi orgogliosamente si ritiene ancora comunista,ha fatto una scelta chiara,facendo emergere quanto poco veritiera sia la motivazione della  riunificazione dei socialisti.

Una costituente seria non può prescindere da quello che è avvenuto negli anni novanta ad opera di coloro i quali sconfitti dalla storia non hanno esitato alla distruzione del glorioso P.S.I.e del suo ultimo segretario Bettino Craxi uno dei più grandi statisti in europa e nel mondo che il nostro paese abbia mai avuto, morto esule in terra straniera.

Il “Nuovo P.S.I.,guidato da Stefano Caldoro ha messo in evidenza l’imbroglio che si cerca di nascondere dietro la pseudo costituente. Enrico Boselli,dica chiaramente che questo è un modo per alzare la voce e chiedere dopo le primarie del Partito Democratico,un ministero al tandem Prodi/Veltroni.

Sulla coerente scelta Politica del Consiglio Nazionale,L’esecutivo provinciale del “Nuovo P.S.I.”ha deciso di programmare una serie di iniziative volte a rilanciare l’azione politica dei socialisti:

 

La prima di queste riguarda il tesseramento 2007 allo scopo di ristrutturare l’organizzazione dei socialisti di Lecco e provincia.

La seconda la convocazione di riunioni informative,organizzative ed operative del “Nuovo P.S.I.”di Lecco.Grazie e cordiali saluti

                                                                                     L’esecutivo della

                                                                                     Federazione Lecco:

                                                                                     Gianmarco Beccalli

                                                                                      Angelo Panzeri

                                                                                      Luigi Monolo

                                                                                      Valentino Mandelli

                                                                                      Lino Guglielmo

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